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MINISTRO CENTINAIO, VENGA A TARANTO

Pubblicato da: Categoria: ATTUALITA'

21
GIU
2018

Dal MarTa al Castello Aragonese, dai riti della Settimana Santa all’imponente Palazzo della Provincia. C’è tanto da fare e da vedere che non basterebbe un giorno

Perché Taranto non è soltanto la capitale, forse ormai in decadenza, dell’acciaio. Ma è anche una città strategica per l’economia e la cultura del mare, per la sua Marina Militare e per le sue bellezze naturali. Così come per l’arte e per le antiche tradizioni religiose in genere. Basterebbe passeggiare solo un po’ per le vie della Città Vecchia per scorgere le mitiche colonne del Tempio Dorico o gli affascinanti Frantoi Ipogei - luoghi di fascino sotterranei nei palazzi nobiliari della Taranto più antica - e affezionarsi incondizionatamente alle cantilene dei caratteristici tratti dialettali della gente del posto.
E poi c’è ancora tanto da assaporare: dal pane di Laterza al capocollo di Martina Franca, dal primitivo di Manduria alle prelibatezze dei mitili raccolti nel bacino del Mar Piccolo, preparati ad arte in tutte le specialità e da accompagnare rigorosamente ad una particolare birra gelata che è l’emblema di un’intera città. Pare inoltre che Taranto stia anche diventando un polo importante per la coltura del melograno: l’esoterico frutto rosso dalle notevoli proprietà benefiche per la salute.    
Non ci facciamo mancare niente, dunque. Dai bellissimi e attrezzati campi da golf in riva ai Tessali alle bellissime e selettive discoteche nel versante del litorale salentino. E per gli amanti del turismo nautico c’è solo l’imbarazzo della scelta in quale porticciolo attraccare: se a Campomarino o al Sant’Eligio. Ne converrebbe con noi persino Vasco Rossi, un testimonial pubblicitario involontario per le innovative strutture alberghiere di Castellaneta Marina. Come ne converrebbero i tanti esperti dell’industria della moda che bene conoscono le potenzialità del settore tessile proprio della stessa Martina Franca, o ancora i manager dell’industria del petrolio che spesso e volentieri soggiornano a lungo per motivi di lavoro nei nostri hotel (ed è un dato di fatto che proprio queste strutture, insieme ai più economici B&B, negli ultimi anni sono cresciuti davvero in modo esponenziale).
Forse Taranto non sarà mai una grande Eurodisney, una gigante capitale dello svago e del divertimento. Forse Taranto è piuttosto una città colpita profondamente nella mentalità e nell’orgoglio da scandali politici, guerre di mala anni Novanta e problemi di salute di notevoli proporzioni per l’intera popolazione. Ma resta sicuramente un luogo espressione di grande storia ed essenziali caratteristiche geografiche, che lo rendono intriso di formidabili potenzialità turistiche, purtroppo ancora in parte, inespresse.
Si tratta pur sempre di una città che ha dato i natali a grandi filosofi, ospitalità a grandi classicisti del passato, molti dei quali ne hanno apprezzato i suoi posti incantevoli come Virgilio col Galeso. Si tratta pur sempre di una città in cui hanno studiato statisti come Aldo Moro, hanno alloggiato grandi capi militari, vescovi o patrioti risorgimentali. Persino in termini sportivi ha prodotto molto: dal grande “Atleta” della Magna Grecia, la cui opera qui conservata è stata esposta persino alle scorse Olimpiadi di Pechino, a importanti protagonisti dello sport moderno che hanno dato lustro alle proprie origini: non ultima la giovanissima numero uno al mondo sui campi di tennis Roberta Vinci.  
Taranto non vuole togliere niente al nord. Probabilmente anche in termini economici. Sa essere orgogliosa ed avere le giuste idee quando vuole. E per questo merita rispetto. Sicuramente più attenzione. Perciò ministro, accolga l’invito e venga a farsi un bagno nelle nostre incantevoli acque. Non ci crederà, ma le sembrerà di essere davvero in Italia.



 



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