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Fucilieri dell'Aria/Uomini in azzurro per la sicurezza delle forze

Pubblicato da: Categoria: ATTUALITA'

20
SET
2018

Proteggere personale, aerei, basi e materiale dell'Aeronautica Militare, in Italia e all'estero, è la missione dei Fucilieri dell'Aria, che da ormai 15 anni operano nelle fila del 16° Stormo "Protezione delle Forze" di Martina Franca e del 9° Stormo di Grazzanise. L'emozionante testimonianza di un Fuciliere impiegato in un Paese del Nord Africa

Pronti a muovere con tempi di preavviso ridottissimi, i Fucilieri dell'Aria operano a bordo dei velivoli da trasporto o sugli elicotteri per raggiungere Teatri Operativi, aree sensibili o particolarmente impervie dove solo l’Aeronautica Militare può arrivare. Unità specializzate per la sicurezza delle forze, in autonomia, in dispositivi interforze o alleati, i Fucilieri dell'Aria possono concorrere al dispositivo di difesa dello spazio aereo nazionale. A bordo di elicotteri, nel ruolo di Slow Mover Interceptor Operator, per il contrasto di velivoli dalle piccole dimensioni, con velocità e quote basse, di difficile gestione con aerei convenzionali. Da terra, per l’avvistamento e la neutralizzazione di droni anche piccolissimi.
All'estero i fucilieri difendono, proteggono e contrastano le minacce di medio/corto raggio delle basi aeree, in particolare lungo i sentieri di avvicinamento, atterraggio e decollo, anche con l'utilizzo di sistemi a pilotaggio remoto. Molti di essi sono paracadutisti e tiratori scelti, alcuni specializzati nel recupero di persone in aree critiche. Sono un'importante risorsa specializzata del dominio aeroportuale, un deterrente contro potenziali aggressori.
Tra le specialità pregiate dei Fucilieri dell'Aria il Joint Terminal Attack Controller. Un'importante figura per gli aerei da combattimento in missioni di supporto ravvicinato alle truppe o per obiettivi complessi. L'indispensabile elemento umano nelle operazioni più complesse per perseguire - sempre e comunque - "danni collaterali zero".
Nelle attività di trasporto strategico squadre di Fucilieri dell'Aria assicurano il servizio di sicurezza a bordo degli aerei, più noto con il termine anglosassone "Air Marshall Security Service" (AMSS), durante l'imbarco sui velivoli dell'Aeronautica Militare, all'atterraggio e subito dopo nelle fasi di movimento negli aeroporti. Una funzione particolarmente apprezzata ad esempio nelle operazioni di rimpatrio di connazionali da aree di crisi, quando le inevitabili difficoltà e il comprensibile disagio di momenti talvolta concitati rendono più vulnerabili ai rischi.
Abbiamo chiesto al Sergente Michele F. di condividere un'esperienza maturata nell'ottobre del 2017, durante un'attività AMSS su un velivolo C-130J della 46ª Brigata Aerea di Pisa, impiegato in un Paese del Nord Africa. A capo della squadra di Fucilieri dell'Aria AMSS, Michele si è trovato catapultato in un contesto di imprevedibile conflittualità fra gruppi di miliziani.
Ci racconta che, dopo essere atterrati nel primo pomeriggio nell'aeroporto della capitale di quel paese, i Fucilieri dell'Aria hanno messo in sicurezza l'area più prossima al velivolo, per consentire le operazioni di sbarco dei passeggeri e, successivamente, l'imbarco protetto dei civili da riportare in territorio italiano.
Il repentino inasprirsi dei combattimenti tra le fazioni, immediatamente all'esterno dell'aeroporto, ne hanno imposto la chiusura. "Dopo aver avviato le procedure di rullaggio precedenti il decollo", aggiunge Michele, "il Capo Equipaggio mi ha informato che lo scalo era stato dichiarato chiuso. Il nostro C-130J si è riportato immediatamente nell'area di parcheggio per evitare il pericolo di decollare in quelle condizioni. Abbiamo così assicurato l'evacuazione di tutto il personale a bordo, scortando ogni passeggero e membro dell'equipaggio verso un'infrastruttura ritenuta più "sicura" e meglio difendibile fra quelle disponibili. Gli scontri sono proseguiti intensamente per diverse ore, durante le quali potevamo chiaramente udire esplosioni e colpi d'arma da fuoco provenienti dall'esterno della base".
Per tutto il tempo di stazionamento, i Fucilieri dell'Aria hanno garantito la sicurezza del velivolo e l'incolumità del personale italiano. Continua Michele: "Quando le autorità locali hanno finalmente concesso la riapertura dell'aeroporto, abbiamo accompagnato il personale verso il velivolo, per garantirne l'imbarco in sicurezza e consentire il successivo decollo verso l'Italia".
La tensione maturata in quegli attimi si è dissolta allorquando il velivolo ha staccato le ruote dalla pista. "Solo in quel momento ho potuto osservare il personale rivolgersi reciprocamente cenni di intesa e di riguadagnato sollievo, per essere nuovamente al sicuro e diretti finalmente verso casa." Con la timidezza che si nasconde in ogni giovane, Michele ci confida "Gli sguardi rasserenati dei passeggeri una volta in volo sono stati il vero appagamento di questa missione: un ricordo indelebile, il premio per anni di addestramento con gli equipaggi. Un risultato possibile solo con il lavoro di squadra."
L' Air Marshall Security Service dei Fucilieri dell'Aria rappresenta una specificità esclusiva per l'intero strumento militare. La complessità dell'attività impone elevatissima integrazione tra equipaggi di volo e personale combat. Tante e complesse procedure, senza mai perdere di vista la sicurezza del volo, che rimane un'attenzione inderogabile per gli uomini in azzurro. 

(Per testo e foto si ringrazia l'Aeronautica Militare, www.aeronauticamilitare.it)


 



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