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Tap, Tav, Ilva, Vax ecc: pareri labili e memoria corta

Pubblicato da: Categoria: ATTUALITA'

14
FEB
2019
Ormai non è più un luogo comune. “Gli italiani hanno la memoria corta”, salvo essere molto commemorativi quando è loro ricordato di farlo. NoTap, SìTap, Ilva-salute, Ilva-lavoro, NoTav, SìTav, NoVAX, SiVAX, sì alla riforma costituzionale, no alla riforma costituzionale, sì all’Europa, no all’Europa, pro accoglienza, contro l’accoglienza, sono fra gli argomenti che hanno diviso e dividono gli italiani in merito alla loro visione di come governare il Paese. Il dubbio nasce da quanto le scelte degli italiani siano frutto delle loro attente valutazioni e quanto, invece, siano solo derivate da condizionamenti esterni o posizioni di comodo scelte per non affrontare, seriamente e in prima persona, i problemi. Eppure, delegare alcune responsabilità a chi si ritiene più competente non è un male, anzi, a condizione che il delegato sia davvero degno di fiducia. I politici sono delegati ma non hanno le stesse caratteristiche delle altre figure cui deleghiamo la nostra salute, le nostre finanze, i nostri diritti. Mentre i secondi, da bravi e scrupolosi professionisti, curano i nostri interessi raffrontandoli alla concretezza, i primi seguono le loro linee di principio convincendo gli elettori che siano giuste. Questo, però, non sempre coincide con gli interessi della popolazione, favorendo quelli propri e della propria compagine politica. In breve, se uno o più medici ci indicano una cura, è saggio ascoltarli, mentre fidarsi completamente di un politico, potrebbe non sortire gli stessi risultati positivi. È così che, per i politici la TAV e la TAP sono opere che ledono l’ecosistema e favoriscono il capitalismo salvo poi divenire fondamentali per l’economia del Paese pur di contrastare lo schieramento politico opposto, il Ministro della Sanità, un medico, stabilisce che i vaccini possano essere somministrati discrezionalmente ma, quando il suo mentore cambia opinione, divengono improvvisamente necessari come in realtà sono, la Costituzione deve essere riformata specie in merito alle maggioranze per governare ma questo non vale se la maggioranza non è più tale, l’Ilva uccide la popolazione ma non deve essere chiusa per non dover affrontare i problemi occupazionali e i rapporti commerciali con gli altri stati, l’Europa è utile se dispensa finanziamenti e accoglie gli immigrati ma non deve dettare la strada per la crescita dei paesi aderenti. La cosa più ragionevole, quindi, è affidarsi a medici, ingegneri, avvocati, commercialisti ma scegliere i propri rappresentanti politici dopo aver formato profonde convinzioni su ogni argomento indipendentemente dalle influenze politiche e i condizionamenti, scegliendo il proprio rappresentante soltanto fra chi ha una base di principio simile. I politici devono divenire delegati di coloro i quali condividano principio omogeneo e non il contrario. Farsi condizionare dalle idee di un politico per pigrizia, indolenza, ignoranza, snatura la politica e gli elettori. Molto meglio ascoltare i consigli dei medici, degli avvocati, dei commercialisti, dei meccanici, degli elettricisti, e fidarsi di politici che sappiano ascoltare e rappresentare senza volersi sostituire a medici, avvocati, commercialisti, meccanici, elettricisti.
 


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