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Difesa Collettiva, la Marina: i compiti, le funzioni e le prossime sfide

Pubblicato da: Categoria: ATTUALITA'

15
APR
2019

Una serie di appuntamenti sotto il titolo di Difesa Collettiva: è la rassegna arrivata al terzo evento, dedicato alla Marina Militare.

A questo incontro, moderato dal sottosegretario alla Difesa, Angelo Tofalo, ha preso parte il ministro della Difesa Elisabetta Trenta, e ha visto la partecipazione del sottosegretario alla Difesa Raffaele Volpi, del capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Enzo Vecciarelli, del capo di Stato Maggiore della Marina Militare ammiraglio di squadra Valter Girardelli, e del comandante in Capo della Squadra Navale, ammiraglio di squadra Donato Marzano Tra gli altri relatori anche il comandante Logistico della Marina, ammiraglio di squadra Eduardo Serra, il comandante delle Scuole della Marina, ammiraglio di divisione Alberto Bianchi e il comandante generale delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, ammiraglio ispettore capo (CP) Giovanni Pettorino.

(Il Ministro della Difesa Elisabetta Trenta)

L’Italia dispone di una Marina Militare di altissimo livello in grado di assicurare le esigenze fondamentali di Difesa e di Sicurezza, di rispondere agli obblighi internazionali assunti dal Paese, con la professionalità del suo personale, per la prontezza, la versatilità delle unità navali, le capacità anfibie, l’autonomia logistica, le consolidate strutture di pianificazione, comando e controllo, le applicazioni e le competenze duali in piena operatività anche delle ultime unità della classe FREMM (Fregate europee multi missione). “In questi giorni nave Capri sede della Missione Bilaterale di assistenza e supporto in Libia – ha proseguito il ministro Trenta - è operativa nel porto di Tripoli per fornire su richiesta delle autorità locali attività di supporto e di sostegno alla Guardia Costiera Libica e alla Marina Militare libica”. Per continuare a mantenere efficace ed efficiente lo strumento militare, occorre sostenere il “Sistema Difesa”, pensare ad una politica di finanziamento della difesa con un investimento del Paese e per il Paese in grado di promuovere lavoro, ricerca e sviluppo.

La Marina è parte integrante del sistema di Difesa Collettiva, un concetto da declinare su tre dimensioni principali – ha puntualizzato il capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Enzo Vecciarelli - a livello internazionale nel sistema delle due alleanze, a livello nazionale nell’impiego sinergico con tutte le componenti dello Stato, a livello interforze proseguendo la sintesi e l’integrazione delle capacità operative delle singole Forze Armate. Nel futuro, due saranno le attività rilevanti tra quelle che la Marina è chiamata a svolgere: il controllo degli spazi marittimi e delle sea line of comunication e la proiezione di capacità dal mare. La Marina sta sviluppando la propria organizzazione e le proprie capacità per essere utile e rilevante nel contribuire alla Difesa Collettiva, sviluppando mezzi e capacità all’avanguardia ed interoperabili. Stiamo investendo nelle relazioni internazionali con tutti gli stake holders che partecipano alla Difesa nazionale e alla tutela degli interessi nazionali”.

(Il capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Enzo Vecciarelli)

Durante il suo intervento il capo di Stato Maggiore della Marina, ammiraglio Girardelli, ha descritto l’organizzazione della componente marittima della Difesa, l’approntamento, l’impiego dello strumento militare marittimo sino al personale (circa 29.000 tra militari, civili e Capitaneria di Porto, di cui il 5% donne) attivo su Unità di prima linea, di seconda linea e aeromobili nelle tre Basi Navali principali. La Marina Militare contrasta minacce che si muovono dal mare e sul mare come la pirateria, il terrorismo, i traffici illeciti, le armi di distruzione di massa, l’inquinamento e deve garantire la sicurezza marittima dei sottomarini. L’ammiraglio Girardelli ha sottolineato come l’innovazione, la cantieristica militare, l’impiego dell’elettronica, delle telecomunicazioni possa essere un volano per lo sviluppo economico, finanziario e sociale.

(Il capo di Stato Maggiore della Marina, ammiraglio di squadra Valter Girardelli)

La Squadra Navale, braccio operativo della Marina Militare, è costituita da quattro componenti fondamentali: le navi, la componente aerea, i sommergibili, la Brigata Marina San Marco e il reparto comunicazioni, ovvero comando e controllo fanno capo a CINCNAV dove sono gestiti gli assetti satellitari convenzionali. Coordina queste quattro componenti da approntare e rendere immediatamente disponibile al Paese. Se la mente della Squadra Navale sono le centrali comando e controllo presso la Base di Santa Rosa, le braccia sono le 70 unità navali, gli 8 sommergibili e gli 85 Aereomobili (aerei ed elicotteri), e il cuore sono gli equipaggi costituiti da uomini e donne, personale civile e militare. “La missione della Squadra Navale – ha sottolineato l’ammiraglio di squadra Donato Marzano, comandante del Comando in Capo della Squadra Navale – è la sicurezza marittima, mantenere libero e sicuro l’uso del mare come condizione necessaria per la sicurezza, l’economia e la prosperità del Paese”

Ad assicurare il supporto manutentivo logistico allo strumento aeronavale per garantire efficienza e prontezza operativa assicurando supporto al personale nei settori delle infrastrutture e del benessere, è il Comando Logistico della Marina Militare (COMLOG) con sede a Napoli. Numerosi gli ambiti di intervento come ha spiegato l’ammiraglio di squadra Eduardo Serra, dal mantenimento delle unità navali seguendo tutto il ciclo di vita alla garanzia della disponibilità di materiale di scorta necessari, tra cui il munizionamento combustibile, viveri, vestiario, materiale di casermaggio, farmaci, dispositivi ed apparecchiature e personale specialistico per la implementazione di assetti sanitari proiettabili. Il COMLOG segue tutte le fasi della progettazione, della costruzione dello strumento aereonavale, l’allestimento e prepara gli equipaggi attraverso l’attività di tutoring e un job training affinché alla consegna della nave o del sommergibile possono navigare in sicurezza.

Anche la formazione del personale è un’attività strategica per preparare equipaggi qualificati. La formazione di base è affidata all’Accademia Navale di Livorno, le scuole sottufficiali di Taranto e de La Maddalena, la Scuola Navale Morosini, l’Istituto di Studi Marittimi di Venezia e la Scuola di Telecomunicazioni Interforze di Chiavari. La formazione tecnico – professionale rivolta a tutti i militari della Forza Armata, prevede corsi di specializzazione, aggiornamento, di riqualificazione svolti presso i vari Istituti o presso altri comandi della Difesa, università, enti della NATO in Italia ed all’estero. “Come valore aggiunto della formazione militare - ha puntualizzato l’ammiraglio di divisione Alberto Bianchi - fondamentale è l’aspetto etico dell’educazione: amor di Patria, disciplina, senso dell’onore, onestà morale ed intellettuale, capacità di assumersi le proprie responsabilità, spirito di squadra e solidarietà. Sul senso dei valori si è soffermato il Sottosegretario alla Difesa, Raffaele Volpi ed in particolare sull’approccio umano che consente al personale della Marina Militare di operare in territori difficili come la Libia.

Il comandante generale della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera, ammiraglio ispettore capo (CP) Giovanni Pettorino ha concluso il seminario ripercorrendo la storia della Guardia Costiera sino all’ordinamento, le dipendenze funzionali attuali, i compiti militari del Corpo, l’organizzazione territoriale e le “mission” (salvaguardia della vita umana in mare, sicurezza della navigazione, l’attività amministrativa, la tutela dell’ambiente marino e costiero, la tutela delle risorse ittiche, la tutela dei beni archeologici sommersi). Particolare attenzione è stata rivolta dal Comandante Pettorino sulla organizzazione S.A.R. Nazionale. Dal piano terra del Centro Operativo Marina Militare si è svolta una visita guidata, dove sono situate la Centrale Operativa di sorveglianza marittima al primo piano dove sono ubicate la Maritime Air Coordination Authority (MACA), la Centrale Sommergibili di MARICOSOMM, sino all’area Comando e alla Sala decisionale.

(Il sottosegretario alla Difesa, Angelo Tofalo)



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