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Addio Cosimo De Vito, custode della memoria

Pubblicato da: Categoria: ATTUALITA'

6
OTT
2020

Che privilegio è stato poter ascoltare dalla voce dell'aviere Cosimo De Vito la sua lunga storia, fatta di date, numeri e luoghi. E l'ha ripetuta ancora anche per noi, due anni fa, con il racconto dei momenti più importanti della sua vita da militare, culminati con la deportazione da parte dei tedeschi nel 1943 e terminata con l’insperata liberazione da parte dell’esercito sovietico. Ora Cosimo De Vito ci ha lasciati, dopo una vita serena e trascorsa nell'impegno di tramandare la memoria di quanto è stato.

La guerra
De Vito, martinese, nato nel febbraio 1923, è stato “richiamato alle armi” nell’aprile del ‘43. Presentatosi all’aeroporto di Grottaglie, dopo aver effettuato la “vestizione”, fu condotto a Brindisi, dove effettuò un corso di addestramento al termine del quale fu inviato presso il fronte albanese. All’aeroporto di Valona, De Vito lavorò come elettricista sino a quando, nel settembre 1943, gli fu proposto di aderire alla Repubblica di Salò. Il suo rifiuto gli costò la deportazione, prima a Zagabria in Croazia, poi a Colonia in Germania e infine al campo n° 47 ad Auschwitz in Polonia. Rimase nel campo di concentramento fino al gennaio del 1945, quando l’Armata Russa mise in fuga le truppe tedesche, liberando i prigionieri ("Aiutai una donna, una professoressa, cedendole il mio posto letto"). Dopo aver lasciato la Polonia, gli italiani sopravvissuti transitarono attraverso la Cecoslovacchia e la Jugoslavia. Il suo rientro a Martina avvenne solo nel giugno del 1945 (《Mi accolse mia madre, che per la sorpresa ebbe un mancamento. Ma poi si riprese e mi preparò un bagno caldo》).

Le onorificenze
Il 2 giugno 2012 gli è stata conferita la Medaglia d’Onore concessa dal Presidente della Repubblica ai cittadini italiani, militari e civili, deportati e internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto, nonché ai familiari dei deceduti.

La famiglia
De Vito ha avuto una vita felice. Ormai vedovo ("Con mia moglie siamo stati più di settant'anni insieme. Fino all'ultimo le sono sempre stato vicino") è stato circondato dall'affetto dei figli.



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