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L´innalzamento del livello dei mari farà scomparire metà delle spiagge mondiali

Categoria: ATTUALITA'

30
NOV
2020

A causa del rapido scioglimento dei ghiacci di Antartide e Groenlandia l'innalzamento del livello dei mari prosegue con le acque che sottraggono alla costa centimetri preziosi. Sempre più persone saranno esposte alle conseguenze dell'avanzata dell'acqua e alle ondate di tempesta sollevate da cicloni e uragani.Ilitorali potrebbero mantenersi arretrando verso l'entroterra, se c’è spazio all’interno. A sostenerlo è un gruppo internazionale di ricercatori che ha esaminato dati e metodologia di uno studio in cui si ipotizza che la metà delle spiagge del mondo potesse scomparire nell'arco del ventunesimo secolo a causa dell'aumento del livello dei mari. La predizione è imprecisa perché non tiene conto della possibilità, per le spiagge esistenti, di estendersi verso l'entroterra, spazio permettendo.Lo studio conferma che i mari stanno avanzando, e che lo faranno per i prossimi anni, aumentando l'erosione costiera, ma indica anche una strada per scongiurare alcune delle prevedibili conseguenze. Le spiagge, precisano i ricercatori, possono conservarsi arretrando soltanto se hanno spazio a sufficienza per farlo. Le più grandi minacce alla loro futura esistenza sono le costruzioni in cemento che ostacolano la loro progressiva migrazione nell'entroterra.Le spiagge recintate da scogliere o altre strutture artificiali, come moli e frangiflutti, si troveranno tra due fuochi, schiacciate tra l'erosione marina e le barriere invalicabili. Quelle circondate da basse pianure costiere, paludi, lagune e dune potranno invece adattarsi alla trasformazione del territorio, arretrando, in posizione sopraelevata rispetto all'attuale e con dimensioni ridotte.Impossibile, con i dati attuali, stabilire quante e quali spiagge spariranno o cambieranno, e  la quantità di litorale destinato a scomparire da qui al 2100. Occorre mettere a punto altri metodi ancora per predire l'impatto dell'innalzamento del livello del mare sui vari Paesi, a partire dall'Italia, che per la sua forma frastagliata vanta oltre 8.000 km di coste. Saper anticipare quello che potrebbe succedere permetterebbe di operare in anticipo, per esempio rimuovendo gli ostacoli che potrebbero impedire al litorale di rimodellarsi in modo naturale in risposta all'erosione.

 



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