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"SkinHunger": l´astinenza da contatto fisico

Pubblicato da: Categoria: ATTUALITA'

2
GEN
2021

Il distanziamento fisico è una delle condizioni necessarie per estinguere la pandemia da Covid-19. Un anno senza abbracci, indispensabileper limitare le occasioni di contatto fisico per proteggere noi stessi e gli altri dal contagio, rischia di lasciare ricadute psicologiche su quanti vivono da soli. Coccole, strette di mano, cene in compagnia e le altre forme di vicinanza fisica permettono al virus occasioni di diffusione,

L'astinenza dovuta al contatto fisico ha un nome scientifico preciso ovvero skinhunger ed ha importanti ricadute sull'umore, dallo stress all'insonnia, fino alla depressione.

Il bisogno di contatto fisico per l’essere umano è una necessità biologica primaria, ed è il motivo per cui i bambini appena nati vengono appoggiati al petto nudo dei genitori, e una delle prime mancanze avvertite da chi trascorre lunghi periodi in isolamento carcerario.

Questo bisogno ci accompagna attraverso l'età adulta, la stretta di mano riequilibria la tensione prima di una riunione, la pacca sulla spalla rassicura durante un test o un esame, il cinque battuto rafforza il senso di appartenenza alla squadra. Il tocco della pelle stimola i recettori della pressione e manda informazioni al nervo vago, uno dei nervi cranici. L'attività del nervo vago distende il sistema nervoso, rallenta il battito cardiaco, abbassa la pressione. Toccarsi sulla pelle stimola il rilascio di ossitocina, ormone caratteristico del momento del parto e dell'attività sessuale che facilità il consolidamento dei legami.

Toccarsi abbassa i livelli degli ormoni dello stress come il cortisolo, infatti quando siamo spaventati cerchiamo istintivamente la mano di chi ci è accanto. Alti livelli di cortisolo influiscono negativamente sul sistema immunitario, perché abbattonoi linfociti che riconoscono e attaccano le cellule colpite da tumori o infezioni virali.

Essere abbracciati o accarezzati sulla pelle stimola il rilascio di serotonina, livelli troppo bassi di questo ormone del benessere sono connessi a disturbi come insonnia, ansia e depressione.

Gli esseri umani sono creature sociali, la natura ha progettato la modalità sensoriale per aumentare le nostre sensazioni di benessere nei contesti sociali. È presente soltanto negli animali sociali che hanno bisogno di stare insieme per ottimizzare le chance di sopravvivere.

Le videochiamate, i messaggi, le chat non riescono a integrare il senso del tatto nelle modalità di comunicazione sensoriale, un aspettodestinato a rimanere a lungo sacrificato nelle prossime fasi di contenimento dell'epidemia, almeno fino a quando non saremo vaccinati. Limitare i contatti con chi amiamo è il primo modo necessario per proteggerli.

 



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