Pubblicato da: 
Categoria: ATTUALITA'
In pochi giorni 401 firme per l’adozione del registro che avrà valore solo per quanto concerne l’ambito di legislazione locale. Una vittoria dei diritti, ma anche della rete, virtuale e non, fra mezzi di informazione
Il Registro delle Unioni Civili a Martina Franca avrà valore puramente simbolico. Questa premessa è necessaria per essere chiari e trasparenti. Purtroppo non abbiamo una legge nazionale che inquadri questo tipo di unione. Nemmeno l’Unione Europea che, comunque, sancisce la parità di diritti anche per individui non eterosessuali. Quindi il Registro delle Unioni Civili, se sarà approvato dal Consiglio Comunale, avrà valore solo per quanto concerne l’ambito di legislazione locale, ovvero solo dove la giurisdizione tocca al Comune. Ma non è poco: basti considerare la possibilità di accesso alle case popolari.
A parte questa doverosa premessa, mentre scriviamo, la raccolta di firme (ne servono 400, affinché un amministratore sia costretto a prenderlo in carico, secondo quanto dice l’articolo 57 comma 3 dello Statuto del Comune di Martina Franca) è praticamente chiusa. 401 è il dato ufficiale. Non interessava una prova di forza, ma solo raggiungere l’obiettivo. Ora, dalle pagine di Vox Populi su Facebook, Giuseppe Cervellera ha assunto l’impegno di portare il Registro sulle Unioni Civili in Consiglio comunale: “Perché in un momento di forte disagio economico, Sel sostiene i diritti delle persone”. E l’idea di questa petizione online è venuto proprio da Donatella Infante, che dichiarò, durante un incontro in campagna elettorale, che presto a Martina Franca si sarebbe discusso di Unioni Civili.
Ma cosa sono le Unioni Civili? Indicativamente, per ora, uno scatto in avanti di alcuni comuni (in ordine di tempo, il primo è stato La Spezia, nel 2006, e durante la nostra raccolta firme, anche Genova ha approvato la delibera di Consiglio concernente l’argomento). I comuni sono più avanti, quindi, dello Stato, che su questo argomento latita. Le Unioni Civili, o meglio, il Registro delle Unioni Civili è una sorta di elenco di persone che dichiarano che convivono con altre persone a cui sono legate da vincoli affettivi. Non importa il genere o il sesso, importa solo che siano maggiorenni e che si vogliono bene. Se fatto bene, come si spera sia il caso di Martina Franca, il Registro dovrebbe valere almeno a livello comunale: per la costituzione di graduatorie per scuole e asili, per l’accesso ai servizi, per le case popolari, per cose del genere.
La battaglia portata a casa dimostra due cose: la prima è che i cittadini sono pronti ad affrontare un argomento delicato come le Unioni Civili, e la scusa “ci sono cose più importanti a cui pensare” non regge, anche perché cosa c’è di più importante di ufficializzare l’amore che si ha per qualcuno? La seconda cosa è che il web e i social network se opportunamente usati, possono essere strumenti consultivi efficaci, ma anche deliberativi, da supporto all’azione dell’amministrazione e non solo utili per postare la foto di un parcheggio abusivo. Chi sta su Vox Populi, ad esempio, ha anche una vita all’infuori di Facebook. Tutta sta nel saperlo coinvolgere e chiedere le cose giuste. Chi ha firmato, infatti, non si è limitato a farlo, ma ha condiviso la petizione e lasciato messaggi. Alcuni meritano di essere citati. C’è Donatella, di Martina Franca, che vive in Brasile e che da 4 anni convive con il proprio compagno e ha regolarizzato la loro unione con uno strumento simile; Ettore (che è un sacerdote missionario) che scrive a proposito delle motivazioni che l’hanno spinto a firmare: «semplicemente perchè non posso imporre agli altri di vivere secondo le mie convinzioni»; Stefania scrive, citando: «Perché è una cosa buona e giusta».
Siamo soddisfatti, sia per le firme, sia per aver dimostrato che il web è uno strumento buono per fare alcune cose. Ma ancora non basta, lo sappiamo benissimo: ora tocca al Consiglio Comunale farsi carico della proposta e decidere se approvarla o meno: Giuseppe Cervellera ha dichiarato che se ne occuperà personalmente. Noi vigileremo affinché accada.
*Direttore di Martina News
