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Topi avvisati

Pubblicato da: Categoria: ATTUALITA'

21
GIU
2013
Fauna varia ed eventuale terrorizza i residenti di un intero quartiere martinese. I cittadini, esasperati dagli “ospiti” e dalla una burocrazia, non sanno più a chi rivolgersi
 
Può ricordare la fiaba del pifferaio magico, una comitiva di topi che infesta una cittadina, ma qui nessuno impugna un flauto magico, e più che fiaba, si tratta di un incubo, soprattutto per i residenti di Via Trieste e dintorni. Dopo il serpente in centro, altra fauna –e non occasionale- infastidisce i cittadini e chi vive al piano terreno è costretto a barricarsi all’interno della propria abitazione, utilizzando come protezione e come barriera mezzi di fortuna reperibili in casa: chi tampona gli stipiti della porta con vecchi stracci, chi riempie le giunture e le cerniere delle porte con il nastro adesivo, e chi, non potendo creare delle “barriere difensive”, tenta di appellarsi alle autorità competenti.
Numerose sono le lamentele esposte nel corso degli ultimi mesi. Lamentele cadute nel vuoto, o sfociate in risposte al limite del ridicolo. I residenti del quartiere “invaso” si sono sentiti consigliare di auto fabbricarsi trappole per topi, di uscire con meno frequenza, o di provvedere da sé, senza contare che c’è prima bisogno di verificare a chi spetta l’onere di un’eventuale disinfestazione.
«Bisogna vedere quanto sono grandi; se sono parecchio lunghi allora è colpa dell’acquedotto, altrimenti se sono piccoli dovrà provvedere l’amministrazione». Una risposta che ha lasciato a bocca aperta i residenti della zona.
Di certo, quando un sorcio varca la soglia della vostra casa, l’istinto primario è quello di bloccarlo, abbatterlo, cacciarlo via o chiedere aiuto. Difficilmente il Piero Angela che è in ognuno di noi farà intuire la lunghezza esatta dell’animale che sfreccia fra le caviglie e fa la gimkana tra i mobili di casa.
E mentre le segnalazioni aumentano, non sono solo i topi ad affollare le strade ma anche gli scarafaggi, un’invasione di animaletti indesiderati imputabile, a seconda di molti cittadini, all’inciviltà di molta gente che trova ristoro nelle numerose rosticcerie dei dintorni, e che, incuranti dell’igiene e del buon uso comune, gettano via rifiuti e avanzi agli angoli delle strade. Si sa che animali del genere sono attirati dagli scarti di cibo, e in una zona così piena e prospera di punti ristoro, è stato semplice stabilirsi e proliferare a dismisura.
Causa non primaria di certo, ma è una questione che ha portato parecchi residenti stessi a pulire le strade da sé, cercando di debellare, o quantomeno affievolire, il fenomeno degli “ospiti indesiderati”.
Gli abitanti al piano terreno vivono ora nel panico e nello sconforto. Molti episodi hanno dell’incredibile. Un anziano signore di vico II Trieste, infermo e impossibilitato a muoversi, ha urlato alla vista di un topo nella sua camera da letto affinché i vicini allarmati accorressero in suo soccorso. 
 


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