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Delibere ad hoc/Il vizietto

Pubblicato da: Categoria: ATTUALITA'

28
GIU
2013
“Ecco la musica è finita/gli amici se ne vanno/che inutile serata amore mio/ho aspettato tanto per vederti/ma non è servito a niente”. Era il 1967  e Ornella Vanoni dal palco del festival di Sanremo, faceva capolino nelle case degli italiani  proponendo un brano che sarebbe entrato di diritto nella storia della musica leggera italiana. Nel 2013 prima ancora che la musica iniziasse, ad aspettare tanto non un amore ma un bando di evidenza pubblica sarebbero state le imprese o le associazioni interessate all’organizzazione della “Festa Europea della musica” svoltasi a Martina Franca nel weekend appena trascorso. L’attesa però si sarebbe rivelata inutile perché anche in questo caso come, per esempio, nella costituzione dello staff del Sindaco, i giochi era stati già fatti. Come sia possibile affermare questo, è molto semplice: basta ripercorrere dal suo inizio la storia della “Festa della musica”.
- il 9 maggio sul sito ufficiale del Comune di Martina Franca, viene pubblicato l’Avviso Pubblico per la “Festa europea della musica 2013” (Richiesta disponibilità artisti);
- nell’avviso si chiede agli artisti, che vorranno tenere le proprie esibizioni gratuitamente, di palesare la propria disponibilità entro e non oltre il giorno 30 maggio alle ore 12:00;
- venerdì 31 maggio alle 16:00 (giorno e ora in cui si riunisce) poco più di ventiquattro ore dalla chiusura del bando, con una rapidità mostruosa, la Giunta Comunale ha già pronto il programma della manifestazione, con annesso l’elenco di: artisti, orari, location, attrezzature  e tutto il necessario per lo svolgimento della festa (dati che solo il vero organizzatore poteva conoscere così nel dettaglio);
- sempre nella stessa riunione di venerdì 31 maggio - ore 16:00 - la Giunta Comunale: “premesso che… considerato che… DELIBERA di demandare ed autorizzare gli uffici a sostenere la relativa spesa, fino ad un massimo di €. 4.000,00 mediante affidamento a soggetto economico (impresa o associazione) con procedura di evidenza pubblica comparativa tra n. 10 soggetti.”
A questo punto così come previsto in delibera, gli “uffici autorizzati” appena entrati in possesso delle determinazioni della Giunta (presumibilmente lunedì 3 giugno) dovevano procedere all’evidenza pubblica nei modi e nei tempi previsti. Ma il tempo passa e non succede nulla, perché? Semplice perché tutto era già “scritto”. Infatti sabato 1 giugno su Facebook viene creata la comunità “Festa Della Musica Europea Martina Franca” che, come immagine di copertina, riporta la grafica ufficiale della manifestazione con l’aggiunta dei loghi della “Città di Martina Franca” e delle associazioni organizzatrici. Preveggenza o “pacchetto” preconfenzionato ancora una volta? Nulla da dire sulle associazioni che hanno realizzato in maniera egregia l’evento e le poche note stonate, tra tanta musica, ci stanno pure. Però ancora una volta lascia perplessi il comportamento dell’Amministrazione Comunale. Perché nella delibera di Giunta si parla di procedura di evidenza pubblica quando chi doveva organizzare aveva già ben cominciato ed era ben oltre la metà dell’opera? Dov’è finita la tanto decantata trasparenza, se mai c’è stata? Così mentre in piazza si canta e si balla, negli uffici si continua con la pratica messa in atto già dai primi passi di questa Amministrazione: dare evidenza pubblica a un incarico già assegnato o assegnare incarichi e lavori di un importo che poco si discosta dai 40.000,00 euro in modo da evitare una regolare gara d’appalto. A margine di tutto questo poi, c’è il capitolo “Rotonda”. La location, non prevista nella delibera di Giunta (il concerto di Pasquale Mega si doveva tenere in Piazza Maria Immacolata), è diventata subito un nuovo spot propagandistico pro amministrazione. Ma paillettes e luci molto spesso accecano e fanno perdere la strada maestra. La riapertura, anche se solo per una sera, di quello che era il punto d’incontro della “dolce vita” martinese, è stata fortemente voluta dall’Amministrazione Comunale ed è stata possibile grazie al lavoro manuale proprio degli organizzatori, che hanno fatto di tutto pur di non mancare all’appuntamento. Ma in una situazione normale a un comune mortale l’uso della Rotonda sarebbe stato concesso? Una struttura chiusa da tanti anni è agibile?  Ma soprattutto: è in sicurezza? Secondo l’assessore alla cultura Tonino Scialpi sì, tanto da affermarlo pubblicamente sulla sua pagina Facebook: “La Rotonda di Martina è stata abbandonata da circa un ventennio… Era solo una prova, in sicurezza, per consentire a tanti cittadini di riappropriarsi di una parte della loro città e della storia abbandonata in tonnellate di rifiuti.” Siamo felici di apprendere, anche se a posteriori, che si trattava di una prova in “sicurezza” però, se l’assessore non ha mentito sapendo di mentire, ci piacerebbe vedere la documentazione che attesti tanta “sicurezza”. La vorremmo vedere non perché non ci fidiamo, ma perché ci piacerebbe essere messi sotto scacco da chi tanto spesso, così come la “trasparenza”, invoca anche per le cose più piccole il rispetto della legge. Potremmo, ad esempio, iniziare proprio dall’agibilità per continuare con il verbale della Commissione Comunale di vigilanza sui pubblici spettacoli che, per legge, doveva essere convocata. Non si discutono le iniziative, anzi un plauso enorme va a chi le pensa e realizza; ciò che dispiace è che tanto lavoro, molto spesso gratuito, venga strumentalizzato a fini propagandistici da chi ha la memoria corta o che, dopo anni di  buen retiro, rientra in gioco filosofeggiando. Un esempio? Il “ventennio” richiamato dall’assessore Scialpi ha visto anche il passaggio di un paio di amministrazioni di centro sinistra e la Rotonda chiusa era e chiusa rimase. 


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