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Contraffazioni/ "CE" o non "C E"

Pubblicato da: Categoria: ATTUALITA'

14
MAR
2014
Questo è il problema quando si parla di contraffazioni e qualità della merce. Un recente sequestro al Porto di Taranto svela un giro di affari imponente in cui a perderci sono tutti, compreso l’acquirente finale
 
Nei giorni scorsi la Guardia di Finanza con la collaborazione dell’Agenzia delle Dogane ha sequestrato nel Porto di Taranto oltre 1741 paia di scarpe recanti segni distintivi di note marche del valore di 70 mila euro provenienti dall’India. I marchi sono risultati contraffatti.
La merce era destinata a un’azienda leccese il cui titolare è stato denunciato per violazione degli articoli 473 c.p. e 474 c.p. oltre all’art. 517 c.p. (vendita di prodotti industriali con segni mendaci).
La contraffazione è un fenomeno molto diffuso in Italia ed è molto sviluppato anche nel territorio tarantino.
Si va dalle imitazioni di note marche a quelle dei marchi della Comunità Europea.
É infatti ormai nota la capacità soprattutto dei cinesi di riprodurre fedelmente tutto ciò che si può clonare.
Basta andare in qualunque negozio (anche non cinese) per capire che il fenomeno é dilagante e che spesso danneggia grandi e piccole aziende produttrici, negozianti e l’utente finale.
É bene peraltro sapere che la sanzione penale viene applicata nella identica misura anche ai soggetti che fanno uso dell'oggetto contraffatto seppur non coinvolti nella sua contraffazione e distribuzione.
Infatti le direttive europee impongono dal 1° luglio 2006 l'apposizione del marchio CE sulle etichette di tutti i prodotti provenienti dai paesi non appartenenti alla Comunità Europea.
Il marchio stabilisce gli standard di qualità di ogni prodotto per tutelare i consumatori da acquisti pericolosi per la salute e l'incolumità pubblica. Ne agevola l'esportazione nei paesi della stessa comunità oppure in Islanda, Liechtenstein o Norvegia. É valido per i prodotti realizzati sia all'interno che all'esterno dell'UE e commercializzati all'interno del suo territorio.
Altrettanto preoccupante è la contraffazione dei marchi di grandi aziende al fine di indurre l’utente finale a credere di acquistare merce di grandi marche pagandola a prezzi nettamente inferiori a quelli reali.
Facciamo quindi molta attenzione a riconoscere il vero marchio CE e i marchi delle grandi aziende.
Nei casi sospetti collaboriamo segnalando alla Guardia di Finanza ricordando che acquistare e/o rivendere merce contraffatta è un reato anche se lo si fa in maniera colposa.
 
 
 
Il marchio 
Sembra uguale, ma non lo è
Per ottenere il marchio CE le aziende produttrici devono seguire alcuni passaggi in maniera scrupolosa. Vediamo insieme quali
 
1) Identificare i requisiti UE per il prodotto;
2) verificare se risponde ai requisiti specifici;
3) verificare se un prodotto specifico necessita di un test da parte di un'autorità nazionale indipendente (in caso non fosse necessario spetta al produttore effettuare il test del prodotto individuando, valutando e segnalando eventuali rischi legati all'uso);
4) predisporre un fascicolo tecnico come prova di conformità;
5) apporre il marchio CE sul prodotto in maniera visibile, leggibile e indelebile insieme all'identificazione dell'autorità eventualmente intervenuta per il test;
6) preparare e firmare una dichiarazione di conformità CE.
Il fascicolo tecnico deve poi essere eventualmente messo a disposizione dei distributori e degli importatori.
I cinesi sono tuttavia riusciti a predisporre e introdurre il proprio ingannevole marchio CE (China Export) per facilitare l'importazione dei propri prodotti in Europa… peccato però che tutto questo sia illegale.
Per un'azienda e per l'utente finale non è semplice distinguere il marchio della CE da quello cinese tuttavia confrontando attentamente le etichette di due prodotti (uno di provenienza CE e l'altro di provenienza cinese), si nota che nel simbolo CE della Comunità Europea le due lettere sono più distanti tra loro rispetto a quelle del marchio cinese nel quale sono molto più ravvicinate.
Gli elementi del marchio CE non possono inoltre avere una dimensione verticale inferiore ai 5 mm.
 


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