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Tares/L´insostenibile pesantezza delle sanzioni

Pubblicato da: Categoria: ATTUALITA'

25
APR
2014
Pochi giorni per pagare l'esoso saldo Tares. Per i tanti che non avranno la possibilità di rispettare la scadenza, sono previste sanzioni che vanno dal 2 al 30%. Interessi legali a parte
 
Siamo arrivati agli ultimi giorni di aprile è il caos/caso Tares, come avevamo pronosticato da tempo, molto tempo, è esploso in tutto il suo fragore. La coppia Amministrazione Comunale - SOGET ha atteso il venerdì santo per dare il via alla consegna, per altro non certificata, degli avvisi del saldo 2013. A oggi sono ancora tanti i contribuenti in attesa della "mazzata", così come sono già tanti quelli che hanno preso d'assedio l'ufficio tributi per chiedere spiegazioni sugli aumenti, ma soprattutto sugli errori contenuti dagli avvisi (e menomale che avevano prorogato la scadenza, proprio per evitare gli errori). Pochi giorni per trovare i soldi, in alcuni casi, tanti soldi.  Ma a chi quei soldi non ce li ha, cosa succede? Dovrebbero farlo sapere da Palazzo Ducale, così come avrebbero dovuto informare su esenzioni e detrazioni, ma la segreteria del Sindaco, soprattutto in questi giorni, sembra diventa più un Box Office di spettacoli e manifestazioni soprattutto private e che godono, ancora una volta, di contributi pubblici. Ma il  "chiagne e fotte" e lo spostare l'attenzione sugli altri dà sempre i suoi frutti. Così, mentre da un lato si fa appello alla solidarietà perché mancano i soldi per il pane, dall'altra si finanziano, in primavera come in inverno ed estate, attività che hanno esclusivamente scopo di lucro. In fondo, tutto ha un prezzo; anche il silenzio. Ma torniamo al dopo 30 aprile. Cosa succede a chi paga in ritardo? Semplice, se non si ha la possibilità di aderire al ravvedimento operoso, con le sanzioni riportate nella tabella pubblicata, i ritardatari dovranno aggiungere il 30% al dovuto. Una piccola nota di cronaca: nella vicina Fasano i cittadini, molto spesso dileggiati dai martinesi, sono scesi in piazza e hanno ottenuto sia la riduzione del tributo che la proroga della scadenza al 31 maggio.
 
 


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