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Cannabis/Il verde che fa bene

Pubblicato da: Categoria: ATTUALITA'

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LUG
2014
Prosegue la coltivazione della canapa per bonificare i terreni inquinati, insieme alle azioni di Assocanapa per sensibilizzare ai vantaggi di questa coltura. E in Puglia si parte con la produzione a fini terapeutici
 
 
Proseguono a cura di CanaPuglia di Conversano le visite guidate nella coltivazione di canapa alla masseria Fornaro di Taranto nei pressi dello stabilimento siderurgico ILVA. L'intento di queste visite, oltre a quello di verificare e seguire costantemente l'andamento della crescita della pianta, è quello di sfatare i pregiudizi su questa preziosa pianta che a tutt'oggi non è ancora considerata con la giusta importanza a causa anche di chi ne fa un uso illegale.
Come già scritto nel precedente articolo (30 maggio 2014), è importante ricordare che la canapa (Cannabis sativa) cresce in una sola stagione e può essere utilizzata per vari scopi (purché si rispetti la normativa vigente). Ricordo infatti che la sua coltivazione, che avviene per fibre o per semi, è regolata dallo Stato che obbliga gli agricoltori a seguire un iter preciso che, tra le altre cose, prevede l'utilizzo di una varietà compresa nel Registro Europeo delle Sementi contenente livelli di THC (uno dei maggiori principi attivi della cannabis) inferiori allo 0,2 %. La normativa prevede anche la denuncia di inizio attività di piantagione e coltivazione all'autorità giudiziaria e il rispetto dei limiti dei quantitativi.
Nonostante dal punto di vista normativo ci siano stati dei recenti cambiamenti in Italia con la cancellazione della Fini-Giovanardi e la depenalizzazione della coltivazione a scopo agricolo-industriale in casi di presenza di THC superiore alla percentuale consentita, si registrano dei problemi nella gestione burocratica delle regolari denunce di inizio attività pervenute dagli agricoltori a Enti e Forze dell'Ordine.
E' infatti accaduto a Genova che Anna Carrossino, con l'ausilio dell'associazione Assocanapa, ha acquistato una partita di semi di canapa, la monoica "Futura 75" disponibile per la semina 2014 e certificata UE in quanto costituita da livelli di THC inferiori allo 0,2%. Ha poi eseguito la semina a fine maggio 2014 e il 6 giugno si è recata al comando dei Carabinieri di Serra Ricò (GE) per la comunicazione di avvenuta semina ma il Maresciallo non ha autorizzato la coltivazione evidentemente perché non conosceva la normativa che invece imponeva di accettare la regolare richiesta. Ne è nato un braccio di ferro tra gli avvocati di Assocanapa cui la signora si è rivolta.
Dopo alcuni giorni, il 16 giugno, la Procura di Genova, tramite un avviso di garanzia, notifica alla signora le indagini per violazione dell'art. 73 del Dpr. 309 (produzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente) incaricando l'Agenzia delle Dogane di Genova di sequestrare campioni della canapa coltivata per analizzarli. Cosa che poi avviene il 19 giugno insieme alla richiesta della certificazione d'origine dei semi. Ma la Certificazione non viene rilasciata ai produttori perché esiste un catalogo ufficiale stilato dall'Ue.
Sta di fatto che la signora ha dovuto bloccare la sua attività di coltivazione della canapa in attesa degli sviluppi della vicenda che le costerà anche molto dal punto di vista legale e psicologico.
Abbiamo incontrato Vincenzo Fornaro dell'omonima masseria per sapere da lui come vanno le cose.
Vincenzo, a che punto è la coltivazione della canapa ?
«La coltivazione è a metà strada le piante hanno raggiunto l'altezza di circa un metro e novanta il raccolto è previsto per i primi di settembre».
Cosa ti aspetti da questa piantagione ?
«Mi aspetto che questa pianta sia in grado di contribuire a bonificare il terreno e possa creare nuovo reddito visto che sui nostri terreni è impossibile coltivare altro a causa dell'inquinamento».
Dicci il tuo pensiero riguardo all'episodio della signora di Genova e se nel tuo caso ci sono stati intoppi burocratici causati dall'impreparazione e il pregiudizio di enti preposti e polizia giudiziaria.
«Io non ho subito intoppi burocratici ma penso sia normale in alcuni casi avere situazioni come quella della signora di Genova. C'è ancora poca informazione intorno alla coltivazione della canapa perciò per prevenire questo organizziamo visite e convegni».
E' la seconda visita guidata di Canapuglia oppure ce ne sono state altre?
«Ne abbiamo già fatte due e altre ne faremo. Stiamo preparando anche una grande festa in occasione del raccolto».
Quali effetti ha scaturito in chi ha visitato la piantagione ?
«Chi viene alle visite apprende i metodi di coltivazione e i tantissimi usi che si possono fare della canapa».
 


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