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CHIARA LODESERTO: SIAMO DONNE, OLTRE AL 50% C´E´ DI PIU´!

Pubblicato da: Categoria: ATTUALITA'

16
MAR
2012

 

Una raccolta firme per modificare la legge elettorale regionale e introdurre la metà dei candidati donne. La maggior parte dei firmatari? Uomini. Dov’è l’altra metà del cielo? Ce lo spiega l’assessore alle Pari opportunità del Comune di Crispiano  
 
Che la politica, in questi giorni, stia soffrendo è ormai acclarato: basti ascoltare l’ormai celebre sondaggista di Ballarò, il cheto Nando Pagnoncelli che, di settimana in settimana, ci aggiorna sulla statistica, sempre più alta, di gente che si astiene dall’esprimere una preferenza partitica. Certo, non è che questa disaffezione sia del tutto ingiustificata, ma è anche vero che senza politica una comunità non può funzionare. Più di una volta abbiamo ribadito quanto sia simbiotica la politica dalla città stessa, e che sentirsi antipolitico equivale a essere anti-cittadino.
Una dei tantissimi limiti di cui spesso si accusa essere colma la politica è, senza dubbio, la scarsa partecipazione alla stessa da parte delle donne. In provincia, per esempio, su 500 politici in tutto, solo 60 sono donne, quindi poco più del 10%. Eppure è un dato di fatto che le donne, per certe cose, possiedono una sensibilità maggiore rispetto agli uomini. C’è una massima di Gotthold Ephraim Lessing che recita “Ci sono certe cose dove l'occhio femminile vede sempre più acutamente di cento occhi maschili”.
Come rimediare a questo disequilibrio? E, soprattutto, perché le donne non riescono, o non vogliono riuscire, ad affermarsi come politiche, amministratici e statiste? Ce n’è abbastanza da iniziare un dibattito; intanto, questa settimana, sarà Chiara Lodeserto a rispondere a questi quesiti, secondo la sua sensibilità ed esperienza.
Chiara Lodeserto, classe 1980, è oggi assessore alle Pari Opportunità, Pubblica Istruzione, Sanità e Politiche Sociali, carica che ricopre dal 2008, con la riconferma del dottor Giuseppe Laddomada come primo cittadino di Crispiano. Domenica 11 marzo si è resa promotrice, con l’appoggio di tutte le maggiori compagini politiche del paese, dalla destra alla sinistra, passando per il Terzo Polo, della raccolta di firme per la modifica  dell’attuale legge elettorale regionale (n°2/2005), che prevede il pagamento di una mora per le liste che non presentino il 50% di “quote rosa”. Mora che, a quanto sembra, non paga nessuno. Con la petizione, quindi, si andrebbe a modificare l’articolo n°2 di tale legge, rendendo inammissibile tali liste; in più si andrebbe a introdurre la doppia preferenza: per ogni candidato uomo, bisognerebbe dunque indicare una candidata donna.
La raccolta a Crispiano ha avuto un buon esito: 220 firme raccolte dalle ore 8.30 alle 20.00. E la maggior parte dei firmatari sono stati uomini. E’ un segno di cambiamento? O forse, ancora una volta, le donne hanno preferito girare al largo?  
 
La legge, in realtà non ha mai “limitato” l’ingresso alle donne in politica. Come mai si è decisa di proporre questa modifica?
«Perché ci sono delle limitazioni all’ingresso. Le donne vengono usate come riempi liste, chiamate qualche giorno prima di chiuderle. È ovvio che anche i collegi uninominali costituiscono delle difficoltà da questo punto di vista. Non esiste una norma che impedisca alle donne di candidarsi , ma i problemi che insistono nei meccanismi politici, di fatto,  vanno a svantaggio della elezione per le donne.»
 
Non sembrerebbe però una forzatura quella di inserire per legge una candidata donna per ogni candidato uomo, se già le donne tendono ad essere lontane dalla politica?
«No. Nel modo più assoluto, ritengo che sia uno stimolo in più affinché ci sia più volontà di mettersi in gioco.»
 
Secondo Lei, e in base alla sua esperienza, perché poche donne si approcciano alla politica?
«E’ un problema culturale. Le donne sono ancora troppo identificate come l’angelo del focolare e come unica responsabile della cura dei figli. Questo ha impedito a tantissime donne di impegnarsi in politica, di lavorare e di realizzare le proprie ambizioni. La politica resta un ambito maschile in quanto le statistiche parlano chiaro: nella provincia di Taranto, su 500 politici, solo 60 sono donne, e questo è segno che le motivazioni della raccolta firme non nascono dal nulla ma da constatazioni evidentissime di qualcosa che va cambiato.»
 
Eppure ci sono alcuni esempi: la pornostar Amanda Fox si candida a sindaco di Taranto; Nicole Minetti (ci risparmiamo di dire chi sia e cosa abbia fatto in passato) è diventata consigliera regionale in Lombardia, così come Mara Carfagna, ex soubrette, è diventata ministro. Cosa ne pensa di questi esempi di “donne in politica”?
«La ministra Carfagna ha fatto un buon lavoro. La legge contro lo stalking sta aiutando tantissime donne. Ciò vuol dire che, anche se si è state soubrette, non significa che non si abbia l’intelligenza da mettere in campo in un ministero. Onestamente, non mi appassiono al passato dei nostri politici, piuttosto guardo a quello che fanno durante il loro mandato. Naturalmente non mi piacciono le persone che approfittano della politica per fare successo in tv. La politica è una cosa seria, non un gioco.»
 
Naturalmente ci sono anche donne che hanno dimostrato una grande serietà e intelligenza: Nilde Iotti (esempio di Iron Lady italiana), Adriana Poli Bortone, Rosy Bindi, Anna Finocchiaro… ecco, tra le donne che oggi siedono nelle Camere, quale vorrebbe come Premier?
«Naturalmente me! (ride) Scherzi a parte, spero solo che un giorno possa essere eletta davvero una donna come Premier e  una donna come Presidente della Repubblica. Sarebbe una svolta epocale!»
 
Curiosamente, oggi è proprio una donna a essere il personaggio chiave della situazione politica ed economica europea: Angela Merkel. Che ne pensa di lei, della sua figura e della sua politica? La vede più come un’egoista o come una statista lungimirante?
«Angela Merkel è una donna estremamente preparata che ha indovinato in Germania il sistema per resistere alla crisi di questo periodo. E’ un modello che dovrebbe essere seguito da altri paesi, e ritengo sia una donna più lungimirante che egoista: in politica, chi ha polvere spari, e questo è il suo caso.»
 
Lei e Floriana Caramia siete le uniche due donne presenti in Consiglio e sedete nella maggioranza. Com’è il vostro rapporto con i colleghi?
 «Il nostro rapporto con i colleghi è sempre stato ottimo. Non abbiamo ma avuto alcun problema in quanto sia in maggioranza che in  minoranza ci sono ottime personalità. E poi ci sappiamo difendere molto bene…»
 
A proposito, usciamo un momento fuori tema: novità dall’amministrazione? L’affare PUG è a buon punto?
«Agli sgoccioli!»
 
Un messaggio alle ragazze e alle donne di Crispiano.
«Vi invito a fare vita politica perché è una esperienza tosta! A me ha insegnato tanto; a oggi, mi sento una persona diversa. E’ come una università di vita; è un modo per esprimere e mettere a frutto le idee; si ha la possibilità di fare del bene, ma concretamente. Non abbiate timore, perché la politica è e resta una bella cosa.»


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