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DON GIUSSANI/Innovatore di fede

Pubblicato da: Categoria: ATTUALITA'

6
MAR
2015
Nel decennale dalla morte, ricordiamo il fondatore del Movimento Comunione e Liberazione
 
 
«Tutto per me si è svolto nella più assoluta normalità, e solo le cose che accadevano, mentre accadevano, suscitavano stupore, tanto era Dio a operarle facendo di esse la trama di una storia che mi accadeva e mi accade davanti agli occhi.» 
(Luigi Giussani)
 
In ricordo di Monsignor Luigi Giovanni Giussani, morto il 22 febbraio del 2005, il 7 marzo, in piazza San Pietro a Roma, Papa Francesco darà udienza a tutti i componenti di Comunione e Liberazione, movimento fondato sessant’anni fa proprio da Don Giussani, chiamandolo inizialmente Gioventù Studentesca. 
Don Luigi Giovanni Giussani nasce a Desio in Brianza il 15 ottobre 1922 dove ricevette i primi insegnamenti religiosi dalla madre Angelina Gelosa mentre dal padre Beniamino, socialista e anarchico, apprese la passione per la musica e l’insegnamento politico. 
Nel 1945, l'incontro casuale con alcuni adolescenti, gli fece lasciare il seminario, perché stupito che i ragazzi non conoscessero i fondamentali insegnamenti del cattolicesimo. Lasciato il Seminario insegnò religione, sino al 1964, al Liceo Berchet di Milano.
Negli anni 1969-1970 il movimento giovanile da lui creato prese il nome di Comunione e Liberazione e Don Luigi Giussani ne assunse direttamente la guida. 
Fu nominato Monsignore da Papa Giovanni Paolo II nel 1983, nonché Prelato d'onore di Sua Santità. Sei anni dopo, nel 1989, contribuì in maniera determinante alla costituzione del Banco Alimentare, iniziativa di assistenza ai più bisognosi. L'11 dicembre 1997 il suo testo fondamentale, Il senso religioso, venne presentato nell'edizione inglese al Palazzo dell'ONU di New York.
Don Giussani morì a Milano il 22 febbraio del 2005 e fu sepolto nel Famedio del Cimitero monumentale di Milano. Migliaia di persone gli resero omaggio nella camera ardente e il suo funerale fu celebrato dall'inviato di Giovanni Paolo II, l'allora cardinale Joseph Ratzinger, che a distanza di poche settimane sarebbe stato scelto come suo successore alla guida del Movimento di Comunione e Liberazione. 
Il nome attuale, Comunione e Liberazione (CL), compare per la prima volta nel 1969. Esso sintetizza la convinzione che l’avvenimento cristiano, vissuto nella comunione, sia il fondamento dell’autentica liberazione dell’uomo. Come ha affermato Benedetto XVI: “Comunione e Liberazione oggi si offre come una possibilità di vivere in modo profondo la fede cristiana, da una parte con una totale fedeltà e comunione con il Successore di Pietro e con la Chiesa; dall’altra, con una spontaneità e una libertà che permettono nuove e profonde realizzazioni apostoliche e missionarie”. 
Comunione e Liberazione, guidata da don Julián Carrón, attualmente è presente in circa ottanta Paesi nel mondo e si occupa di comunità, liturgia, preghiera, cooperazione, cultura, insegnamento, carità e sostegno ai più bisognosi. 
 
 


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