Fabio Matacchiera: La Mia Lotta Contro Il Gigante
MENU

Fabio Matacchiera: La mia lotta contro il gigante

Pubblicato da: Categoria: ATTUALITA'

23
MAR
2012

 

Fabio Matacchiera: La mia lotta contro il gigante 
 
No, non si tratta di un gigante buono, ma di un’industria che ammorba aria, acqua e avvelena anche il latte materno. Ecco le parole di chi quel mostro – battaglia impari - tenta di sconfiggere 
 
Fabio Matacchiera, il noto ambientalista tarantino, si occupa di strumentazione per il monitoraggio sottomarino. L’amore per Taranto, la preoccupazione per il futuro dei concittadini e soprattutto dei tanti bambini che vivono nella “città dei veleni”, l’ha portato a intraprendere coraggiosamente un cammino che, attraverso la consapevolezza di una devastante realtà, possa motivare i tarantini verso quel cambiamento che, giorno dopo giorno, si fa sempre più urgente e indispensabile…
Fabio sei il Presidente della Onlus  “Fondo Antidiossina Taranto” e da decenni lotti affinché i tarantini comprendano cosa significhi realmente per la loro città detenere il primato di  “più inquinata d’Europa”…
«La realtà di oggi certamente non si è palesata all’improvviso. E’ il risultato di decenni di noncuranza, di disattenzione e di superficialità, di cui le stesse istituzioni - i politici - sono stati gli autori principali. Infatti i primi segnali della grave situazione che si andava via via delineando, risalgono a molti decenni fa. Nel 1991 fondai l’associazione “Caretta caretta” per portare alla luce situazioni di degrado ambientale che vedevano tra i responsabili, il siderurgico. Ciò che viviamo oggi avrebbe potuto essere evitato se ci fosse stata più attenzione e se i cittadini non avessero mantenuto per troppo tempo un atteggiamento neutro e di sottomissione ai ricatti occupazionali. Pensa che nel 1992 decidemmo di far effettuare le analisi chimiche sui fanghi che venivano prodotti dall’Ilva. I centri di ricerca di Taranto e di Bari che contattammo non sembravano volessero farsene carico. Dovemmo rivolgerci a un centro oltre i confini pugliesi (Reggio Calabria) per poterci garantire una certa affidabilità. I risultati, come puoi immaginare, furono gravi: i fanghi risultarono tossico nocivi e si lanciò l’allarme benzo(a)pirene. Facemmo anche un esposto alla magistratura che però non ebbe seguito…»
I vertici dell’acciaieria tarantina ti hanno querelato per aver diffuso su YouTube un video da te girato che mostra le emissioni notturne di fumi dagli altiforni ILVA…
«Quella è stata la sesta querela! Attualmente sono a quota 8… Dalle precedenti sono uscito “pulito” e a testa alta perché i magistrati hanno riconosciuto sempre la mia ragione. Nel video diffuso su YouTube, da me girato con una telecamera di tipologia militare, ho aggiunto un commento “Vedete questi fumi e queste polveri? Questo costituisce un reato penale!” Oggi il capo d’accusa è che “avrei già dato una sentenza”. Comunque sono fiducioso, e sto aspettando con ottimismo di ricevere una notifica di archiviazione.»
 
 
 
E le altre due querele?
«Le altre due ancora in corso di valutazione da parte degli inquirenti, mi sono giunte da alcuni mitilicoltori perché avrei prodotto un danno all’economia mitilicola, parlando della contaminazione dei mitili del primo seno del Mar Piccolo.  I risultati della ASL però hanno confermato la veridicità delle mie affermazioni, e hanno vietato la commercializzazione di quei mitili perché sono state confermate le alte percentuali di diossine e PCB contenute in essi e ciò mi porta a credere che anche queste due querele si  dovrebbero chiudere quanto prima come le precedenti.»
Finalmente l’inchiesta sulle emissioni nocive sembra procedere nella giusta direzione. Davanti al G.I.P. Patrizia Todisco, proprio in questi ultimi due mesi, i 4 periti dallo stesso G.I.P. incaricati, hanno esposto dettagliatamente quanto emerso in un anno di lavoro…
«Per la prima volta verrebbe dimostrata la relazione tra l’inquinamento e le patologie mediche in città. I danni che esso produrrebbe non sarebbero solo a carico degli  animali ma anche delle persone. A Taranto, e in particolare nel rione Tamburi, è impressionante il numero degli abitanti colpiti da gravissime malattie - anche mortali – riconducibili, secondo quanto dichiarato dai periti,  proprio alle emissioni nocive.»
I cittadini erano presenti in quell’occasione con un fazzoletto bianco al braccio, a testimoniare – numerosi – la concreta determinazione a voler riscattare Taranto dall’inferno causato dalla “fabbrica della morte”…
«Il fazzoletto in verità ce l’hanno fatto togliere prima di entrare in tribunale! Comunque sì, oggi indubbiamente c’è più consapevolezza. Credo che un ruolo importante sia da attribuire al web. In rete c’è un archivio di filmati che chiunque può consultare quando vuole per conoscere la verità. A differenza della televisione in cui c’è sempre “qualcuno” che decide cosa e quando mostrare, nel web il mondo si apre a tutti incondizionatamente!»
Le diossine sono presenti anche nel latte materno, spesso oltre la soglia, dunque i nostri neonati allattati dalle mamme, durante le poppate bevono oltre al latte anche queste sostanze velenose!
«Terrò una conferenza stampa su questo argomento. E’ difficile crederlo, ma molti pediatri hanno paura a dire alle mamme di non allattare i loro piccoli. Io invece, pur non essendo un pediatra, ed ovviamente senza arrogarmi un titolo che non ho, sento di poter affermare con assoluta certezza che quando nel latte materno si trovano livelli di diossine e PCB in quantità elevata come abbiamo trovato nel latte di molte mamme fatto analizzare dal Fondo Antidiossina Taranto, i pediatri dovrebbero avere il coraggio di consigliare a queste donne l’allattamento misto - naturale e artificiale - in modo da ridurre l’eventuale incidenza che potrebbero avere le suddette sostanze pericolose e nel contempo garantire l’apporto di quelle sostanze naturali fondamentali per la sana crescita dei bambini.»
A breve i cittadini saranno chiamati a votare per eleggere il nuovo sindaco di Taranto. Come mai non hai deciso di candidarti?
«Innanzitutto non mi sono candidato perché non avrei potuto sopportare di sentire dire a qualcuno che i decenni che ho dedicato alla lotta contro il degrado ambientale a Taranto erano finalizzati a dare un seguito a una mia successiva candidatura. Ma c’è dell’altro. Non amo confrontarmi con persone che non stimo e non apprezzo, che reputo di poco valore, e che sicuramente incontrerei nell’ambito politico, perché sappiamo che purtroppo la politica è fatta anche di tante persone che hanno scelto questa “carriera” esclusivamente per motivi personali. Al di là di questo, ho deciso comunque di spalleggiare la candidatura di Bonelli, uomo che stimo e che sono sicuro che svolgerebbe il ruolo di sindaco con estrema onestà. Se venisse eletto sarebbe un segnale decisivo: finalmente una rottura con il passato che ha ridotto la nostra amata città in condizioni pietose, finalmente basta con i politici che per questioni personali difendono i millantatori.»  
Tra l’altro quest’anno la rosa dei candidati alla poltrona è risultata quanto mai variegata,  arrivando a includere – tra gli altri papabili – anche il nome di due pornostar…
«Credo che coloro che appoggeranno la candidatura di una pornostar lo faranno solo per esprimere un voto di protesta, per dimostrare appunto l’allontanamento da quella politica che ha prodotto risultati disastrosi nel tempo.»
Cosa senti di voler consigliare ai tarantini nell’imminenza delle votazioni?
«Sicuramente di non votare le solite persone ma di scegliere chi nel tempo ha dimostrato coi fatti di avere a cuore il bene della nostra città.»
Che futuro vedi per Taranto?
«Se non si arriverà alla chiusura almeno delle cokeria, per la nostra città i risultati saranno catastrofici. Nel 2020/2022 si stima che raggiungeremo i picchi massimi di malattie derivanti dall’esposizione massiccia agli agenti inquinanti. Se non si fermeranno quelle industrie che non rispettano le leggi procurando malattie e morte,  non ci sarà futuro per Taranto. Questa è l’unica, amara verità.»



Commenti:

Sabina 17/AGO/2012

Forza, forza, anche se da lonntano dalla mia Taranto, seguo la sua sofferenza e ringrazio te per l'impegno profuso!!!!

Antonio 27/LUG/2012

Siamo tutti con te non finiremo mai di RINGRAZIARTI

Lascia un commento

Nome: (obbligatorio)


Email: (obbligatoria - non sarà pubblica)


Sito:
Commento: (obbligatorio)

Invia commento


ATTENZIONE: il tuo commento verrà prima moderato e se ritenuto idoneo sarà pubblicato

Sponsor