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Luigi Secondo/Gioco di squadra

Pubblicato da: Categoria: ATTUALITA'

25
GEN
2013

 

La sua politica è solo a favore degli studenti. Il nuovo Senatore Accademico ci spiega qual è il suo ruolo e quali gli obbiettivi da raggiungere, grazie anche al suo gruppo di fedelissimi
 
Lei è stato eletto a rappresentare gli studenti all’interno del Senato Accademico: quale era la sua lista di appartenenza?
«Sono stato eletto con la lista Studenti Indipendenti, associazione attiva principalmente nelle facoltà baresi, ma che comunque ha sempre dimostrato dedizione e interesse alle esigenze degli studenti universitari tarantini. Ho scelto questa lista perchè ho sentito assieme ad altri amici la volontà di creare un legame o comunque un “collegamento” tra il Polo Jonico e quello barese, ed in particolar modo la mia scelta è stata influenzata da fatto che il nostro gruppo è privo da qualunque vincolo di partito».
Quale è stata la ricetta per ottenere un consenso così largo?
«Per quanto riguarda il consenso ricevuto credo che sia dovuto principalmente a molteplici fattori: innanzitutto l'attività svolta da me e dalla mia associazione è stata ben vista dalla comunità studentesca nel corso di questi anni in cui siamo stati sempre al fianco degli studenti, poi credo che sia evidente anche da parte degli stessi il bisogno di avere all'interno di un organo centrale come il Senato Accademico la presenza di uno rappresentante che abbia vissuto attivamente la realtà universitaria tarantina e tutte le sue problematiche. E in ultima analisi, non perchè meno importante delle altre, è stato sicuramente l'aiuto e il sostegno da parte del mio gruppo che ha giocato un ruolo fondamentale nella mia elezione». 
Certamente questo è un incarico molto impegnativo. Quanto era sicuro della sua elezione?
«Ovviamente non avevo la certezza al 100%, ma sono stato fiducioso sin dal primo momento perchè ero consapevole dell'impegno costante e del lavoro svolto da me e dalla mia associazione,  a dir la verità devo dire che il risultato è andato anche oltre le mie aspettative e credo che questo sia il segno tangibile che l'attività svolta nelle facoltà fin ora ha prodotto i suoi frutti e ha dato i suoi risultati. E pienamente convinto di ricambiare la fiducia che mi è stata posta dimostrando la mia disponibilità e il mio impegno affiche le cose vadano per il verso giusto».
Vuole spiegarci quale è fondamentalmente il ruolo del Senatore Accademico?
«Sinteticamente possiamo dire che il Senato Accademico svolge una azione di controllo e di supporto in merito a le varie iniziative e attività svolte dalla nostra Università. Più dettagliatamente possiamo definire che il Senato Accademico esercita tutte le competenze relative alla programmazione e al coordinamento delle attività didattiche e di ricerca dell'ateneo; assicura il costante collegamento con le Istituzioni e le forze sociali e produttive. Ma oltre tutto questo il mio ruolo sarà sicuramente quello di essere un punto di riferimento per l’intera collettività studentesca, mostrando la mia collaborazione e facendo sì che sia il megafono e il portavoce di tutte le problematiche degli studenti frequentanti il nostro Ateneo».
Quali sono le scelte che in futuro si troverà a fare?
«E’ inutile negare l’evidenza ma bisogna dire con chiarezza che il momento in cui ci troviamo non è affatto semplice. Credo che sia necessario che ogni singola decisione o iniziativa riguardante la nostra quotidianità e il nostro percorso studentesco debba essere presa con estrema calma e riflessione. Uno dei miei grandi obbiettivi sarà sicuramente quello di discutere sul fatto di introdurre nuovi corsi di studi all'interno della mia città fortificando l'offerta formativa dell'intera università».
Cosa vuol dire a tutti gli studenti che rappresenta?
«Prima di ogni cosa vorrei ringraziarli tutti ad uno ad uno,  perchè è  solo grazie al loro sostegno se ora ricopro questa importantissima carica nella speranza di non deluderli. Inoltre sento il dovere di consigliare a tutti gli studenti di vivere a pieno la vita universitaria con i pro e i contro che essa consegna, poiché a mio parere esso rappresenta il periodo più bello e significativo della nostra vita. In conclusione mi piacerebbe  condividere con loro un mio sogno:  e cioè quello di sentir parlare in tv o leggere sui giornali della nostra amata Taranto città Universitaria».
 


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