MENU

Dibattito /Quando la politica si accende di rosa

Pubblicato da: Categoria: ATTUALITA'

1
FEB
2013

 

Da Eleonora d’Alborea a Nilde Iotti, verso una donna al Quirinale: il passo non è breve ma intanto se ne è parlato in un incontro con alcune rappresentanti della società civile   
 
Si è svolto venerdì 25 gennaio, l’incontro organizzato da ‘La Destra’ sul tema “Il Ruolo della donna nella società – È un valore aggiunto in politica?”. Mi piacerebbe partire dal presupposto che si tratti di un valore che ‘va’ aggiunto in politica. Isabella Bossi Fedrigotti, editorialista del Corriere della Sera e scrittrice, in una recente intervista ha affermato che: “avere donne elette o con incarichi di governo, viene ancora usato come una bandiera, come se non fosse la cosa più normale del mondo” e devo ammettere che, purtroppo, in questa riflessione c’è un triste fondamento di verità. Reduci da anni di lotta per l’emancipazione, le quote rose e le pari opportunità, le donne sono state sempre considerate da un’inquadratura sociale di secondo piano, ma col tempo sono riuscite a far emergere lentamente il loro ruolo e il loro potere. Grandi esempi sono Dilma Rousseff, presidente del Brasile dal 2011 e Mariam Sidibè, prima donna alla guida del Mali, un paese popolato per il 90% da musulmani e alle italiane Eleonora d’Alborea, promotrice del primo sistema di leggi sardo, e Nilde Iotti, ricordata come la ‘signora della politica’, che impreziosì il nostro paese di una presenza femminile reale e concreta, fino allora solo vagheggiata. Si pensi, anche, alle ‘First Lady’ d’America, non più ombre dei loro mariti e presidenti ma donne autentiche, in grado di ritagliarsi il loro spazio di credibilità e autorevolezza. Edith Galt Wilson docet: ricordata come la ‘zarina’ ha preso le redini degli Stati Uniti per due anni, dopo che suo marito, il presidente Woodrow Wilson, fu colpito da un ictus. Michelle Obama, presente, ma non invadente è stata definita come il lato più umano di Obama, che grazie al suo contributo è volato verso il secondo mandato. È proprio qui che si gioca la vera partita di ogni donna: nel riuscire a mantenere e sviluppare una posizione di rilievo pur rimanendo delle ottime madri e compagne di vita. Queste donne non vanno strumentalizzate, serve collaborazione e rispetto reciproco, e se qualcuno pensi di inneggiare a una politica che apra le porte all’universo femminile, solo per guadagnarsi qualche consenso, è bene che sappia che la donna che vuole raggiungere i suoi obiettivi non aspetta che le venga dato spazio, è perfettamente in grado di prenderselo da sola.
 
Sei donne attive
Protagoniste del dibattito, sei donne legate al mondo politico, imprenditoriale e istituzionale: la dott.ssa Graziana Bruno, Segretaria Provinciale de “La Destra”, la dott.ssa Donatella Infante, Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Martina Franca, l’Ing. Francesca Colaninno, Presidente Ance Giovani, la dott.ssa Stella Mele, Segretaria provinciale BAT “La Destra”, la dott.ssa Beatrice Lucarella, Presidente Confindustria Giovani e Simona Candita, Responsabile Cittadino Donne “La Destra”. Presieduto dall’Avv. Guglielmo Boccia, il dibattito ha dato voce esclusivamente alle donne presenti, testimonianze dirette di una concreta realizzazione individuale, non esente da difficoltà. Drammaticamente realistiche le parole dell’Ing. Colaninno, quando posticipa al 2014, una probabile ripresa del mondo edilizio, decisa e precisa, invece, la dott.ssa Lucarella, quando analizza le richieste da parte del mercato del lavoro. Tutte unanimemente concordi sull’importanza della collaborazione tra uomo e donna, nella società, non si sono sottratte dall’analisi di alcune difficoltà ancora presenti per le donne, manager di sé stesse, che devono necessariamente districarsi al meglio tra lavoro e famiglia. Breve, ma significativo, anche l’intervento dell’Avv. Boccia, unico uomo presente al tavolo che tuttavia ha saputo esemplificare il giusto rapporto tra uomo e donna, assolutamente estraneo a ogni forma di dualismo, in virtù di un rapporto di cooperazione che sappia affrontare interferenze e divergenze di pensiero. 
 


Lascia un commento

Nome: (obbligatorio)


Email: (obbligatoria - non sarà pubblica)


Sito:
Commento: (obbligatorio)

Invia commento


ATTENZIONE: il tuo commento verrà prima moderato e se ritenuto idoneo sarà pubblicato

Sponsor