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VIVERE A LUNGO E BENE?... BASTA MUOVERSI!

Pubblicato da: Categoria: ATTUALITA'

10
NOV
2016
Ricerche hanno dimostrato che un buon livello di attività fisica è correlato a una maggiore aspettativa di vita, soprattutto a una migliore qualità di vita… cosa aspettate? 
 
 
La moderna vita non consente di soddisfare le naturali esigenze dell’ organismo;  da  un lato impone ritmi di vita sempre più frenetici e stressanti, dall’altro riduce le possibilità di movimento, di attività fisica. Non sempre si rimane al passo con le richieste che ogni giornata propone. Ecco che allora diventa difficile il raggiungimento di una buona forma fisica, dell’energia necessaria e, ancora di più il mantenimento nel tempo. 
VI E’ UN’INDISCUTIBILE RELAZIONE TRA FORMA FISICA, ENERGIA  E STATO DI SALUTE 
Quanto migliore è la forma fisica, tanto minore è il rischio di malattia e tanto maggiore è l’aspettativa di vita. I fattori che condizionano la forma sono principalmente una sana e regolare attività fisica, il controllo della propria alimentazione, soprattutto sotto il profilo qualitativo, il mantenimento di un corretto peso corporeo, soprattutto una buona composizione corporea (rapporto tra massa magra e massa grassa), il controllo dello stress e il riposo-relax. 
L’alimentazione giornaliera, ad esempio è troppo spesso sacrificata dalle esigenze della vita moderna, le conseguenze sono: calo di energia, spossatezza oltre che di rischi di obesità e patologie. Ma l’aspetto più importante rimane l’attività fisica, anche quest’ultimo spesso sacrificato alla necessità di spostarsi velocemente in automobile (addio propositi di sane camminate a piedi!). Siamo sempre di fronte alla mancanza di tempo da dedicare alla tanto agognata palestra, allo sport e siamo in uno stato di stanchezza cronica. Dovremmo ogni giorno ritagliarci un po’ di tempo per noi, per queste esigenze. Basterebbe un’oretta che potrebbe essere “rubato” alla già fin troppo programmata e impegnata giornata.
PER ANNI LA SALUTE È STATA INQUADRATA COME CONDIZIONE DI ASSENZA DI MALATTIA 
Si tratta di un concetto molto limitativo. Negli ultimi anni la definizione di salute è stata estesa, così da includere, oltre al benessere fisico, anche quello mentale e la necessità di essere anche fisicamente tonici e pieni di energie, ovvero “frizzanti”. Oggi il senso di benessere e la salute sono pertanto visti come un’entità dinamica, un processo in continua evoluzione dove l’individuo diventa il responsabile primario della sua stessa salute. L’acquisizione e il mantenimento della forma fisica, e quindi di quel senso di benessere psico-fisico, dipende oramai da singolo individuo, si basa sulla prevenzione e sulla riduzione dei fattori di rischio. 
Se raggiungere e mantenere una buona forma fisica è un’esigenza di ogni persona, indipendentemente dal sesso e all’età, ci sono particolari momenti e situazioni della nostra esistenza che richiedono una maggiore attenzione e un impegno più costante.
Esigenze specifiche sono proprie dei bambini e degli adulti, senza dimenticare che è man mano che si va avanti negli anni che si beneficia di più di un regolare e idoneo esercizio fisico. 
LE RAMANZINE DEL TUO MEDICO CHE SUGGERISCE PIÙ MOVIMENTO NON VI BASTA PER SALVARVI DALLA VOSTRA PIGRIZIA?
Sono arrivate anche la prove scientifiche che i ricercatori della Saarland University (Germania), hanno pubblicato sulle pagine della rivista “Circulation” che lo sport ha anche un importante effetto anti-invecchiamento. Gli scienziati hanno studiato i telomeri, la parte finale dei cromosomi che come un “cappuccio” protegge e mantiene stabile il Dna delle cellule, ma che con l’avanzare dell’età tende ad “accorciarsi”. Dalle rilevazioni effettuate su campioni di sangue di alcuni atleti professionisti (abituati dunque a lunghi e costanti allenamenti) è emerso che i telomeri delle loro cellule immunitarie, si consumano meno velocemente rispetto alle persone che, pur in salute, non praticano sport regolarmente. Sembra che questo effetto anti-accorciamento sia messo in moto dall’attivazione dell’enzima telomerasi che aiuta a stabilizzare i telomeri stessi, e sia più pronunciato man mano che aumenta la quantità di esercizi fisici: corse, bracciate, pedalate, saltelli, sollevamento pesi.
Anche secondo uno studio neozelandese, condotto su quasi 4.400 adulti sani, le persone che si tengono moderatamente in forma, man mano che gli anni passano si garantiscono una vita più lunga rispetto a coloro che restano completamente inattivi con l’avanzare dell’età. 
Gli scienziati hanno scoperto che le persone che non svolgevano alcuna attività fisica (circa il 20% del totale) avevano il doppio delle probabilità di morire nei successivi nove anni rispetto agli individui anche solo un pò più attivi. A tal proposito la coordinatrice della ricerca, la dottoressa Sandra Mandic, della University of Otago a Dunedin, Nuova Zelanda dichiara: “I nostri risultati suggeriscono che uno stile di vita sedentario, più che le differenze nei fattori di rischio cardiovascolari o l’età, possa spiegare i tassi di mortalità doppi negli individui sedentari rispetto a quelli leggermente più attivi”. 
L’ATTIVITÀ FISICA MODERATA RIDUCE FINO AL 24% IL RISCHIO DI MORTE PREMATURA! 
Anche uno studio condotto dai ricercatori della London School di Igiene e Medicina Tropicale (LSHTM) in collaborazione con l’Università di Cambridge e con il Karolinska Institute (Svezia) fa emergere che anche solo camminare o andare in bicicletta, anche senza sforzi eccessivi si può notevolmente ridurre il rischio di morte precoce. 
Lo studio, pubblicato su International Journal of Epidemiology, ha incrociato i dati raccolti da diverse ricerche sulle conseguenze per la salute dalla pratica di attività fisica e sport, mettendo in evidenza che i benefici maggiori provengono da un movimento leggero o moderato: con 30 minuti quotidiani di attività moderata per 5 volte alla settimana il rischio di morte risulta ridotto del 19%, mentre con 7 ore a settimana si arriva al 24%. ‘’Questa ricerca conferma che anche l’attività fisica moderata, come camminare e andare in bicicletta, può avere dei benefici - spiega James Woodcock, principale autore dello studio. Per vivere più a lungo basta anche camminare per i negozi o accompagnare i bambini a scuola a piedi’’. 
IL MINIMO DI ATTIVITÀ FISICA CONSIGLIATA È DI 30 MINUTI, 5 O PIÙ VOLTE A SETTIMANA
“Due terzi delle persone più sedentarie dello studio non facevano nemmeno questo”, sottolinea la Mandic. “Per essere più sicuri di un buon livello di salute e energia, occorre mantenere un certo livello di fitness svolgendo regolarmente esercizio fisico! 
Lo studio, pubblicato da Medicine and Science in Sports and Exercise, ha incluso 4.384 donne e uomini di mezza età o anziani; all’inizio sono stati testati i loro livelli di fitness e, in base all’allenamento, i partecipanti sono stati divisi in cinque gruppi. Il follow-up è durato 10 anni. Insomma, più sport si fa e più a lungo, più si allontana il momento in cui il fisico inizia a risentire dell’età. L’autore dell’indagine, sottolinea infatti: “Questa è una evidenza scientifica diretta che prova inconfutabilmente l’effetto anti-invecchiamento dell’esercizio fisico, a dimostrazione che lo sport può ridurre l’impatto delle malattie legate all’età e far vivere meglio. MOVIMENTATI SUBITO!


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