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Piccoli gesti dal grande valore

Categoria: ATTUALITA'

10
NOV
2016
Si è svolta nell’atrio di Palazzo ducale, una iniziativa che ha visto insieme i ragazzi dell’Amar Down e gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Martina Franca
 
 
Conoscere il territorio è anche confrontarsi con quelle realtà che sembrano tanto distanti ma che nella realtà sono a noi così vicine. Per accorciare le distanze, ci si incontra, ci si confronta e alla fine si realizza. 
Così è stato per i ragazzi dell’Associazione Amar Down che, lo scorso giovedì 3 novembre nell’atrio di Palazzo Ducale, hanno vissuto un pomeriggio davvero speciale in compagnia degli agenti del Commissariato di Martina Franca e ai loro ai colleghi del nucleo artificieri e antisabotaggio, della Stradale e del 15° Reparto Mobile di Taranto.
Guidati dal Vice Questore aggiunto, il dottor Francesco Salmeri, gli uomini e le donne della Polizia di Stato hanno mostrato e nel limite del possibile fatto “vivere” agli entusiasti ragazzi presenti, i mezzi di controllo del territorio, il tele laser della Polstrada così come il robottino “Pedsco” in dotazione al nucleo artificieri e antisabotaggio.
“Sono state due ore vissute  in grande serenità, ha dichiarato il dottor Salmeri, e grande è stata la nostra soddisfazione nel poter incontrare questi ragazzi, presentando loro i nostri mezzi e le nostre attività. Questo incontro – ha continuato il Vice Questore – non è nato per caso, ma grazie al nostro continuo interagire con il territorio e le varie realtà presenti su di esso. Ho voluto che tutto si svolgesse non nei pressi e con i soli mezzi del nostro Commissariato ma, grazie anche alla disponibilità e preziosa collaborazione del Questore, in uno spazio aperto fortemente simbolico e accessibile a tutti anche a dimostrare che noi siamo tra la gente, per la gente .”
L’iniziativa è nata e si è svolta in “punta di piedi”, senza tanti clamori e in un’atmosfera simile a quella vissuta dalle famiglie in festa.
La gioia dei ragazzi che seppur per pochi minuti hanno avuto la possibilità di indossare una divisa di servizio o sono saliti sui mezzi, era palpabile e lo è stata ancora di più quando, sempre il dottor Salmeri, a consegnato a ognuno di loro un ricordo “griffato” Polizia di Stato. 


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