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Le pareti si freddano, il cuore si scalda

Pubblicato da: Categoria: ATTUALITA'

1
DIC
2016
Si avvicina a grandi passi il Santo Natale, la festa più bella dell’anno, e noi di Extra Magazine vi accompagniamo lungo il percorso mostrandovi quelle che sono le ricorrenze più importanti, da Santa Caterina, Sant’Andrea, Santa Bibiana fino a Santa Barbara e l’Immacolata.
In seguito tutte le notizie più importanti della settimana appena passata.
 
 
Possiamo con notevole anticipo rispetto alla data del 25 dicembre prevedere, come la proverbistica dialettale tarantina ci ha spiegato, che il cielo sarà nuvoloso e il clima umido tendente verso la pioggia. Diciamo questo perché dei due proverbi riguardanti Santa Caterina il primo prevedeva che ci poteva essere la neve, ma non abbiamo visto nemmeno quella artificiale, per cui non resta che il secondo che vuole che il tempo di Santa Caterina si ripeta il 4 dicembre, festa di Santa Barbara, e il 25 dicembre, Natale.
Scriviamo queste note natalizie con un po’ di tristezza nel cuore vedendo il capoluogo ionico non vestito a festa perché Comune e commercianti non intendono dare un tocco natalizio alle strade dei vari quartieri.
Martedì scorso, 29 novembre, la statua dell’Immacolata è stata portata in processione dalla Chiesa di San Michele e, attraverso via Garibaldi, nella Basilica Cattedrale di San Cataldo dove si svolgerà la novena in preparazione della festa dell’8 dicembre.
Il calendario ci ricorda che il 30 novembre, festa di Sant’Andrea, le pareti si raffreddano, ma, sempre sull’onda della meteorologia popolare oggi, venerdì 2 dicembre, festa di Santa Bibiana, staremo attenti perché se pioverà, la pioggia non ci lascerà almeno per un mese e una settimana.
Il 4 dicembre si festeggia Santa Barbara e la festeggiano in maniera particolare la Marina Militare ei Vigili del Fuoco.
Taranto conserva a Marimuni una statua della Santa del 1946.
I nostri nonni invocavano Santa Barbara che li potesse liberare da fulmini e saette.
Il 6 dicembre i baresi sono in festa per San Nicola, ma la storia ci ricorda che nel passato anche i tarantini venerarono San Nicola attraverso ben quattro chiese tutte ormai scomparse. Era il 1086 quando il marinaio tarantino Steffano, unitamente ai baresi, trafugò da Mira le spoglie di San Nicola, come leggiamo nella storia di San Nicola di Padre Beatillo e come ci ricorda lo storico tarantino Ambrogio Merodio.
Il 7 dicembre, come già accaduto il 25 dicembre, i tarantini saranno svegliati all’alba dalle pastorali eseguite dalle bande e nelle case si friggeranno le squisite pettole.
Nel passato le nostre nonne il giorno della Vigilia facevano il digiuno, cioè non mangiavano le pettole ma a mezzogiorno una pagnotta di pane azzimo aspettando di consumare il grande cenone della Vigilia dell’Immacolata. Un detto ricorda che “chi non fa il digiuno la Vigilia di Natale dell’Immacolata o è turco o è cane”.
Per la storia ricordiamo che i tarantini veneravano nell’ex convento di San Francesco la miracolosa statua dell’Immacolata fin dal 1679, ma l’intercessione della Vergine si manifestò la prima volta il 7 dicembre 1710 e la seconda volta il 20 febbraio 1743 attraverso due terremoti che non provocarono alcun danno nel capoluogo ionico.
L’8 dicembre, festa dell’Immacolata, patrona di Taranto, i tarantini la sera seguiranno la processione nelle strade della Città Antica ma nelle case si respirerà già aria di Natale. 
 
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Sfogliando l’almanacco di questa settimana troviamo notizie che confermano la nostra idea che spesso e volentieri ai tarantini viene somministrato il fumo negli occhi e che le promesse non vengono mantenute ma si disciolgono come bolle di sapone nell’aria.
E’ il caso dei 50 milioni destinati all’Ospedale di Taranto per la sanità che nella Commissione della Camera stranamente non ha voluto assegnare al capoluogo ionico suscitando le ire di tutti i parlamentari ionici e facendo scendere in campo membri del Governo che hanno assicurato che saranno recuperati e salvati ma dopo il 16 dicembre. Un bel pasticcio per Renzi perché il 4 dicembre si vota per il referendum ed anche questo ennesimo screzio potrebbe riservargli brutte sorprese.
 
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Nei giorni scorsi è stato inaugurato l’Anno Accademico del Paisiello di Taranto, ma la gioia dell’evento è stata effimera perché il sottosegretario D’Onghia ha fatto sapere in quella stessa circostanza che per la statizzazione dell’Istituto Musicale si dovrà rifare tutto daccapo e ha aggiunto di pressare i nostri parlamentari. Ma non ce ne va bene nemmeno una! 
 
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Il Governatore della Puglia, Michele Emiliano, continua la su battaglia perché il carbone sia eliminato dall’Ilva e da altre zone della Puglia e sostituito con il gas. Si dirà che è tutto giusto e tutto bello ma con quali soldi si compreranno le apparecchiature necessarie per la riconversione da carbone a gas? 
 
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Ogni tanto la natura ci insegna che è più saggia dell’uomo. E’ il caso registrato a Torre San Giovanni, nella Marina di Ugento, in provincia di Lecce, dove molti anni è riapparso il pesce flauto, un esemplare lungo un metro e 20 centimetri e dal peso di 700 grammi. Gli specialisti sostengono che la specie sia arrivata nel Mediterraneo per il surriscaldamento delle acque. 
 
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Non tira aria serena tra i dipendenti dell’Amiu che hanno proclamato lo stato di agitazione, scusandosi con i tarantini per i disagi, a causa di problemi connessi con pagamenti e tredicesime. Siamo alle solite, per Natale l’immagine di una Taranto con i cassonetti prorompenti di immondizia non è certamente delle più belle. 
 
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Continua senza sosta la protesta dei commercianti di Via Liguria e Via Cesare Battisti per la messa in opera dei cordoli, un provvedimento che, a detta dei commercianti, darà il colpo di grazia al già languente commercio a favore dei centri commerciali. Sono state inscenate forme di protesta come lo spegnimento delle vetrine e l’accensione di lumini mortuari sui marciapiedi. 
 
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A gennaio il Brico Center dell’Auchan dovrebbe chiudere i battenti e si cerca un’alternativa per i lavoratori per i quali, tra le ipotesi, c’è quella del trasferimento in altre sedi del Gruppo Adeo del Brico Center. Negli ultimi quattro anni sono stati registrati due milioni di euro di perdite. 
 
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E’ proprio vero che lo smog uccide attraverso le polveri sottili e, in particolare, nell’area ionico-salentina. Si tratta di un problema che non può essere più rimandato perché gli studi di settore e le statistiche fanno registrare il 26% di ricoveri di bimbi affetti da tumore al Quartiere Paolo VI di Taranto. 
 
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Dalla Giunta regionale pugliese è stata approvata la delibera a favore dei comuni della Regione che fino ad oggi hanno pagato il fitto per coloro che non se lo potevano permettere. Sono pronti 7 milioni di euro che saranno distribuiti secondo quanto previsto dalla delibera. 
 
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Il Porto di Taranto marcia sicuro perché si possa fare sempre più strada come autostrada del mare. Così, fa sapere la Grimaldi, sulle nostre autostrade del mare, viaggiano merci che collegano Genova, Catania e Taranto. In questo modo si abbattono i costi e soprattutto l’inquinamento si riduce del 50%.
 
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Chi pensava che la carne fosse l’unico e solo elemento indispensabile unitamente al formaggio, alle uova e al pesce per nutrire l’uomo, si sbaglia perché i legumi, definiti la buona carne dell’orto, apportano una quantità di proteine pari alla carne, al pesce e alle uova e sono privi di colesterolo.
E a proposito di cibo, signori bevitori di birra, ricordatevi che bere una birra al giorno, fa aumentare ogni anno il peso corporeo di 5 chili. 
 
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Un tempo erano i docenti a dare i voti agli studenti, oggi gli studenti danno i voti alla scuola e la bocciano per la pulizia e la promuovono per l’impegno per la lotta al bullismo e alla criminalità. 
 
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E’ risaputo che il Morbo di Parkinson è un malattia che non viene accettata con rassegnazione, eppure nella giornata nazionale che si è celebrata sabato 26 novembre, è stato ribadito che anche quattro passi al giorno possono risultare efficaci per fermare la malattia. 
 


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