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Non è offesa, ma disapprovazione

Pubblicato da: Categoria: ATTUALITA'

19
APR
2017

Definire qualcuno, in sua assenza, come "puttaniere" non sempre configura il reato di diffamazione

Nella lingua italiana con questo termine si indica non solo chi sia dedito alla frequentazione di prostitute ma il suddetto termine  ha anche un ulteriore significato; si intende anche un uomo playboy alla facile ricerca di avventure.

Il caso
Nel caso di specie una donna aveva definito puttaniere il suo ex marito, alla presenza del figlio e della fidanzata dello stesso dopo aver scoperto,  durante la causa di separazione, che il marito aveva una storia con un'altra donna. La Corte d'Appello aveva condannato la donna ritenendo la suddetta espressione offensiva senza però dare una spiegazione. Per la Cassazione, invece, la donna non poteva essere condannata perché l'espressione utilizzata dalla stessa era circostanziata ad un episodio specifico, quindi, si tratta di una esposizione corretta della critica. In buona sostanza l' espressione è stata giustificata perché rientra nelle finalità di disapprovazione e non è semplice invettiva volta ad offendere la personalità dell' altro.
 La sentenza è stata cassata con rinvio, quindi, il giudice del merito dovrà valutare con attenzione tutti questi aspetti.
[ Corte di Cassazione sentenza n. 37397 del 2016 ]



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