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All'opera / "Anche noi lavoriamo per la rinascita della città"

Pubblicato da: Categoria: ATTUALITA'

28
SET
2017

Intervista a Luca Dragone, Grande Ispettore Provinciale all’Oriente di Taranto della Gran Loggia d’Italia degli ALAM

Di solito il binomio “musica-massoneria” porta alla mente Mozart che, come è noto, era stato iniziato massone: perché una Obbedienza Massonica come la Gran Loggia d’Italia degli ALAM organizza una manifestazione culturale dedicata solo a Pasiello?
In effetti l’anno scorso sostenemmo, sempre nell’ambito del Giovanni Paisiello Festival, proprio un convegno su Paisiello e Mozart, due compositori che vissero in quella “età dei lumi” in cui in tutta Europa nacque e si sviluppò la massoneria, mentre in questa edizione del Giovanni Paisiello Festival abbiamo sostenuto un altro evento culturale, a favore di tutta la cittadinanza, dedicato a un’opera del genius loci tarantino.

Perché avete scelto questa iniziativa in un cartellone molto ricco e variegato?
L’Ispettorato Provinciale all’Oriente di Taranto ha scelto di sostenere questo convegno in quanto è una iniziativa che tende a fornire al pubblico la conoscenza per poter affrontare poi l’ascolto dell’opera con maggiore consapevolezza e spirito critico. È la stessa mission della Massoneria Universale che da sempre tende a fornire, a uomini liberi e di buoni costumi, gli strumenti per affrontare l’esistenza, rispettando tutte le Leggi dello Stato, ispirandosi a principi etici e morali che hanno la loro cifra distintiva nella tolleranza e nella solidarietà verso il prossimo, con il solo fine di perseguire il bene dell’Umana Famiglia.

Da una cultura “universale” a un argomento legato al territorio…
Taranto ha estrema necessità, oltre di operare un immediato recupero del decoro urbano e della vivibilità, di riappropriarsi di quelle radici e di quei riferimenti culturali che rappresentano il legame indissolubile che trasforma un semplice novero di cittadini in una comunità coesa. Ecco perché abbiamo deciso di sostenere, nei limiti del possibile, l’opera di Paolo Ruta che da oltre quindici anni si dedica con passione e competenza alla valorizzazione e alla promozione dell’immenso patrimonio artistico rappresentato dall’opera del massimo musicista tarantino.

Solo Paisiello?
Nell’occasione di questa splendida serata ho registrato, nel folto pubblico accorso, la presenza di rappresentanti delle altre Obbedienze Massoniche presenti sul territorio cittadino, ai quali ho rivolto l'invito a costituire insieme un manifesto condiviso per la rinascita di Taranto, in particolare mediante attività che ci vedano trasversalmente collaborare per ridare dignità alla nostra città. Penso alla casa del compositore Paisiello, abbandonata a se stessa, e a tanti palazzi di valore storico presenti in Città Vecchia deturpati dal tempo e dall'incuria.



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