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UN MATRIMONIO FUORI DAL COMUNE

Pubblicato da: Categoria: ATTUALITA'

16
NOV
2017

Una cerimonia “da sogno”? Finalmente possibile. Dopo le numerose richieste da parte di operatori locali e privati cittadini, è stata approvata la delibera che permette di sposarsi con rito civile in strutture diverse dalla Casa Comunale. Già operativi Palazzo Pantaleo e Castello Aragonese, possibilità di candidatura anche per altre strutture private

Buone nuove per la città. Da più parti, infatti, provenivano richieste in merito: pertanto, con la delibera di giunta del 26.10.2017, il Comune di Taranto ha deciso cedere ai desideri di tanti tarantini romantici e di accoglierle una volta per tutte. Così finalmente tantissimi privati cittadini in procinto di sposarsi potranno farlo civilmente anche in luoghi diversi da quelli già in uso per la celebrazione del rito (le varie sale circoscrizionali e il Salone degli specchi di Palazzo di Città).
L’obiettivo del legislatore è certamente quello di valorizzare le bellezze della città - per ragioni legate ad aspetti storico-architettonici, paesaggistici o di tradizione religiosa e culturale - ma l’occasione è ghiotta anche per le tantissime strutture ricettive locali che potranno candidarsi a ospitare qualsiasi lieto evento tra le propria mura. Basterà soltanto rispettare alcune condizioni.
Il provvedimento sicuramente vuole dare una risposta all'evoluzione dei costumi e della società, allorché un gran numero di comuni sta già da tempo provvedendo a celebrare i matrimoni civili al di fuori della casa comunale, ma ha incassato anche il parere favorevole del Consiglio di Stato che, dunque, ha ritenuto legittima la celebrazione di matrimoni al di fuori dell’edificio comunale, in luoghi di rilevanza storica, culturale, ambientale e turistica.
Inoltre, non solo si stabilisce che sin da subito si potrà fruire del bellissimo Palazzo Pantaleo o, previo apposito accordo con la Marina Militare, delle storiche sale interne al Castello Aragonese, ma qualsiasi privato in possesso di una struttura in linea con tutti i requisiti di legge - a cui peraltro sono sottoposti anche i pubblici esercizi - potrà ospitare un matrimonio civile semplicemente concedendola in comodato d'uso gratuito al comune di Taranto attraverso un contratto di tre anni, rinnovabili previo accordo tra le parti. Occorre però che la struttura sia decorosa e adeguata, quindi sottoposta al nulla-osta della giunta, e in ogni caso si potrà pronunciare il fatidico “sì” nel luogo più suggestivo prescelto dai futuri coniugi.
Un’idea fantastica, ma… occhio alla spesa. Se il matrimonio è gratuito quando celebrato presso la sede circoscrizionale (per quelli celebrati nella sede del Palazzo di Città ricordiamo, invece, il costo è di all’incirca 350 euro), coloro i quali vorranno sposarsi in strutture private, oltre al probabile costo commerciale legato all’utilizzo delle stesse, dovranno versare una tariffazione aggiuntiva all’ente comunale corrispondente al rimborso spese per il costo del personale necessario al servizio. Ma con la bellezza di ben due mari, le attrezzatissime e sempre più ricercate strutture ricettive della zona e gli elegantissimi palazzi nobiliari di pregevole interesse storico che ci ritroviamo, forse, spendere qualcosina di più per un giorno indimenticabile ne vale la pena.



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