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Tarantini alla ribalta, insieme alle scuole martinesi

Pubblicato da: Categoria: ATTUALITA'

16
NOV
2017

Ingegno e talento ionico primeggiano in campi diversi. Mario Balzanelli è riuscito a concretizzare il progetto di insegnamento di Primo soccorso nelle scuole; Mirko Barletta è promotore di un'impresa di spesa online: un'idea che potrebbe rivoluzionare la nostra quotidianità. E intanto una classifica premia gli istituti scolastici di Martina Franca

La “copertina” della nostra rubrica questa settimana è tutta per loro: Mario Balzanelli e Mirko Barletta, più noto il primo e meno il secondo, ma c’è anche l’Asl di terra jonica.
Sì, è proprio così, questa settimana i tarantini possono andare orgogliosi perché il progetto dell’insegnamento nelle scuole italiane di Primo Soccorso, ideato e tenacemente portato avanti dal dott. Balzanelli, direttore del 118 di Taranto, componente del Tavolo Interministeriale ed ispiratore del Progetto, che si articola in 5 fasi, finalmente è realtà legislativa e tra poco opererà tra i banchi di scuola. Si inizia con un progetto di sperimentazione nazionale, ma che, siamo certi, sarà un successo fin dal suo esordio.
La sperimentazione sarà portata avanti da Taranto, unica città pugliese, e da altre 12 province italiane.
Il progetto partirà a febbraio 2018 e saranno selezionate 15 classi di scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I e II grado che seguiranno un corso tecnico-pratico della durata di due mesi.
Si partì con una proposta di legge popolare e con la raccolta di 93 mila firme in città e poi si è andati avanti con l’iter legislativo.
Si partirà in concreto dall’anno scolastico 2018-19. I bambini della scuola dell’infanzia impareranno in modo ludico la catena della sopravvivenza. I più grandi dovranno imparare ad eseguire il massaggio cardiaco e altre operazioni connesse con il Primo Soccorso. Non mancheranno i richiesti e necessari supporti come i manichini, ma anche fumetti tematici, video giochi educativi e cartoni animati per i più piccoli.
L’Italia, grazie all’opera di Mario Giosuè Balzanelli, si allinea oggi ai Paesi più evoluti a livello mondiale che da anni assicurano in età scolare la trasmissione di questo sapere fondamentale per la vita.
Per questo suo progetto, ormai diventato realtà, il dott. Balzanelli  ha ricevuto lo scorso venerdì, alla Camera dei Deputati,  la nomination al Leone d’oro di Venezia per meriti professionali.
Marco Barletta, tarantino di 25 anni e laureato in Economia e Commercio, decise qualche anno fa di trasferirsi in Inghilterra pensando di trovare buona fortuna, ma dovette accontentarsi di fare il cuoco. Oggi ha deciso di tornare a Taranto per mettersi in gioco e realizzare un attività per consentire a chi non può muoversi da casa per vari motivi di poter fare la spesa on line. La merce sarà rapidamente recapitata ai destinatari sia a Taranto che in molti comuni della Provincia. Si tratta di un grosso investimento perché nella nascente struttura si potrà trovare di tutto proprio per venire incontro alle esigenze dei clienti che, attraverso le loro adesioni, potranno stabilire se anche questo servizio di grande importanza sociale potrà attecchire e diventare realtà per il futuro di terra jonica.
Per contattare l’azienda si potrà telefonare al n. 340-8401713 o collegarsi al sito www.okspesa.it.
E adesso apriamo il notes di questa settimana che è ricco di notizie per il nostro “Almanacco”.
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Per servizi digitalizzati ai pazienti l’Asl jonica è stata la più votata dai 29 giurati tra i 212 progetti presentati. Soddisfazione è stata espressa per tale importante riconoscimento a livello nazionale dal Direttore Generale dell’Asl di Taranto, avv. Stefano Rossi, e dal responsabile del Settore Servizi Digitalizzati, dott. Nek Albano.  


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Uno dei “tesori”, non da tutti conosciuti come tali, sono i legumi, ma è altrettanto vero che non vi è continente nel quale non vi sia una leguminosa.
Tra i legumi il ruolo di regina spetta alla fava che era molto usata dai greci e dai romani nei riti funebri e nei banchetti. A Taranto è ancora in uso il I novembre la tradizione di mangiare le fave di zucchero. Nell’antichità la fava ha avuto tanto successo che Pitagora fece uscire da un campo di fave un bue che le stava mangiando e si crede che lo stesso Pitagora perse la vita perché, inseguito, si fermò davanti a un campo di fave e non lo attraversò per non calpestare le fave che si credeva incarnassero nel loro baccello le anime dei defunti.
Del resto un proverbio ricorda che “di tutti i legumi la fava è la regina, cotta la sera, scaldata la mattina”. Ma non sono da meno tutti gli altri legumi, ricchi di proteine e di sali minerali e, come disse Umberto Eco: “In Europa senza fagioli la popolazione non si sarebbe raddoppiata in pochi secoli”.
 
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Cresce il turismo in terra jonica ma si tratta di una crescita lenta. L’Istat ha certificato per il 2016 per Taranto e provincia la presenza di 1.116.592 turisti di cui poco più di 182 mila stranieri. La provincia di Taranto può contare su 4 aree turistiche diverse: Taranto, le località della Litoranea salentina con l’exploit di Pulsano, Martina Franca e l’area della Valle d’Itria e quella delle gravine dove si registra l’ottimo risultato di Castellaneta.

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Si parla con insistenza di elevare l’età pensionabile a 67 anni. Dal provvedimento sarebbero escluse, e quindi interessate, quindici categorie per un totale di 15 mila lavoratori. Tra le categorie con lavori usuranti ci sono muratori, infermieri, maestre d’asilo, marittimi, pescatori, braccianti, siderurgici, braccianti agricoli, operai delle industrie estrattive, conduttori di treni e personale viaggiante, conduttori di camion e mezzi pesanti, assistenti di persone non autosufficienti, facchini, operatori ecologici.
Protestano i postini e i pompieri perché, almeno fino ad ora, ne resterebbero fuori.

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Si riparla di copertura dei parchi minerali dell’Ilva che dovrebbero essere portati a termine entro il 2020. L’opera di copertura sarà alta 80 metri e lunga 260 metri.

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Questi i cibi che non fanno ingrassare: sedano, cavoli, mirtillo, cetriolo, pomodori, pompelmo, broccolo, meloni giallo e verde, cavolfiore, more, lattuga, arance e fragole.

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I consiglieri comunali di opposizione al Comune di Taranto, Giampaolo Vietri e Cosimo Ciraci, hanno rivolto una interrogazione scritta al Sindaco chiedendo che vangano sgomberati due palazzi storici del 1700 nella Città Antica di Taranto. Si tratta di Palazzo De’ Bellis in via Duomo e del Palazzo Carducci-Artenisio, entrambi di proprietà comunale, in vico Seminario, entrambi di proprietà comunali ed occupati da tempo da abusivi. Per questi ultimi gli interroganti invitano i  Servizi Sociali del Comune di esaminare le condizioni degli occupanti per ricercare soluzioni alternative ai loro bisogni.

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Sono due milioni le donne italiane malate di diabete. Nel mondo una su 10 soffre della malattia. Il diabete per le donne può anche portare a difficoltà a concepire un figlio. Ci sono poi le complicanze comuni a uomini e donne come il rischio di perdere la vista per la retinopatia, di amputazioni, di dialisi, di morte per infarto o per ictus.

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“Mi scappa la pipì, papà!”. Così diceva una canzone dello Zecchino d’Oro degli anni ’70, ma allora il problema riguardava principalmente i bambini. Oggi è diverso, perché ogni notte 2 milioni di persone fanno la pipì a letto, 1 milione e 200 mila sono bambini o adolescenti tra i 5 e i 14 anni, mentre gli altri 800 mila sono adulti con problemi dimenticati da tutti. Si tratta non soltanto di anziani ma anche di adulti che non curarono il fastidioso problema in età infantile. Nasce da qui l’invito ai genitori a vincere questa sorta di omertà che li porta a non parlare con il pediatra forse perché se ne vergognano.

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I cibi afrodisiaci non sono quei pochi di nostra conoscenza, ebbene vediamo di conoscerli un po’ tutti. Sono cibi afrodisiaci le ostriche, il cacao, il peperoncino, l’aglio, la cicoria, gli asparagi, le mandorle, lo zenzero, l’avocado e il vino rosso.

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Ogni giorno si sente parlare di destinare le risorse governative in maniera equa al Sud e al Nord del Paese. Sembra, però, che non sia proprio così, vista l’ultima beffa che parla dell’assegnazione del 74% dei fondi per le scuole dell’infanzia al Nord, e la restante parte, una miseria, al Sud. Signori deputati del Sud, perché non intervenite? Vi abbiamo eletti anche per questo e, non soltanto!

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Si continua a morire per esposizione all’amianto. I dati, che non sono ancora completi, parlano di oltre 300 casi di esposti tra Marina e operai dell’Arsenale Militare  di Taranto. Ad una famiglia tarantina colpita da questo lutto che si era rivolta all’Associazione “Contramianto”, sono stati riconosciuti 200 mila euro, ma nessuno potrà mai più restituire il loro parente ucciso dall’amianto. Quest’ultimo in Italia tra il 1997 e il 2012 ha ucciso 1.123 persone. A Taranto si registra un eccesso di oltre il 60% di casi di malattia rispetto alla media nazionale.

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A febbraio del prossimo anno inizieranno i lavori di ristrutturazione del grande edificio dell’ex Distretto Militare alla Ringhiera. I lavori dureranno 4 anni per realizzare uno “Stile Hotel” per valorizzare l’enogastronomia locale. L’immobile è stato assegnato per 48 anni in concessione alla “Dea Gest” di Policoro.

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Martina Franca sugli scudi per l’istruzione.
Secondo la classifica stilata dalla “Fondazione Agnelli” il Tito Livio di Martina Franca è in vetta alla classifica tra i licei di terra jonica sia per il classico che per lo scientifico e il linguistico. Al primo posto il Pitagora di Taranto per l’indirizzo economico, il “Maria Pia” per quello tecnologico e il “V. Da Feltre” per Scienze Umane. Per gli sbocchi lavorativi va bene il “Righi” di Taranto e in provincia lo “Sforza” di Palagiano.
Nel settore servizi primeggia il “Mediterraneo” di Pulsano e per il settore artigianato il “L. Da Vinci” di Martina Franca.

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I consiglieri comunali di M5S del Comune di Taranto, Massimo Battista e Francesco Nevoli, al termine della visita ai 67 edifici scolastici del capoluogo ionico fanno sapere che solo 5 sono in possesso del certificato di agibilità, in altre 14 è in corso la relazione del certificato, niente per il restante 72%. Il 78% degli edifici non ha la certificazione di idoneità statica, l’86,9% si trova senza certificazione sanitaria e il 27% non ha gli impianti elettrici a norma.



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