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IL DRAMMA/ NADIA, TUTTA LA CITTÀ TI ASPETTA

Pubblicato da: Categoria: ATTUALITA'

7
DIC
2017

 A Taranto non vi è famiglia che non abbia acquistato una maglietta con la scritta “Ie jesche facce per te!!!” i cui proventi hanno permesso di far giungere in ospedale due medici oncologici per i bambini ammalati

    Sabato due dicembre, quando si è sparsa la voce che Nadia Toffa fosse stata colpita da malore, i primi a preoccuparsi per la sua salute sono stati, soprattutto, i bambini del quartiere Tamburi di Taranto.

 Il fatto. La famosa inviata delle Iene aveva perso conoscenza presso un hotel di Trieste. Fortunatamente, Nadia è uscita dal coma domenica pomeriggio, come confermato anche da un post pubblicato su Facebook, prima della puntata del programma di Italia 1 che è andata in onda senza di lei. Anche se ora non è più in pericolo di vita, la giovane conduttrice resta ricoverata al San Raffaele di Milano, nel reparto di neurorianimazione, dove è stata trasportata in elisoccorso. Permane il mistero sulle cause del malore.
 Mentre vi scriviamo, non è possibile, al momento, sapere quando potrà lasciare l'ospedale né, tantomeno, conoscere il suo immediato futuro nell’ambito lavorativo. Da nostre fonti accreditate, possiamo confermare che non è stata colpita da  aneurisma né di ictus, anche se la prognosi resta riservata.
La situazione resta comunque molto delicata. I due primari che la stanno seguendo, ovvero Luigi Beretta e Pietro Mortini, non si vogliono esprimere sull'evoluzione delle cure. Sottolineamo che mai, come in questo caso, la privacy è ai massimi livelli.
La storia tutta tarantina di Nadia Toffa.   E’ passato un anno da quando, una gelida mattina dell’inverno scorso, una esile biondina vestita di nero, andò a prendersi un caffè nel “Mini bar” dei fratelli Ignazio ed Enzo D’Andria. Ignazio non credeva ai suoi occhi nel vedere, nel proprio esercizio commerciale, la sua giornalista televisiva preferita, sempre al fianco dei più deboli. E pronunciò una frase in dialetto tarantino che colpì al cuore Nadia: “Ie jesche facce per te!!!”. Quanto avvenuto in seguito, è dominio di un’intera nazione. Quella ragazza tutto pepe ha creato, insieme alla comunità legata al “Mini bar”, un brand con una maglietta che riportava la scritta di quella famosa frase pronunciata quella mattina, praticamente divenuto, in seguito, l’urlo dei residenti al quartiere Tamburi.
Ogni famiglia con una storia a sé, tutte con in comune gravi malattie causate dall’inquinamento industriale. E Nadia Toffa riportò tutto in una puntata delle Iene su Italia 1, indossando la maglietta con “Ie jesche pacce pe te!!!”, ovvero “Io impazzisco per te”.
Praticamente, un servizio per “Le Iene”, divenne occasione per promuovere una iniziativa benefica. Il quartiere si affiancò al reparto di pediatria dell’ospedale “Moscati”, grazie a lei, ad Ignazio ed Enzo D’Andria, ai frequentatori del bar, all’associazione Arcobaleno, a tutta la città. Poi Nadia Toffa reincontrò tutti in più occasioni, tanto da suggellare una sorta di gemellaggio fra il quartiere Tamburi e la sua trasmissione. In una delle occasioni che l’abbiamo incontrata, ci disse “Sono tornata per lavoro, che mi cattura “h 24”, ma anche per affezione nei confronti dei residenti del quartiere a un palmo dal siderurgico; vi voglio un sacco di bene, non speculiamo sulla pelle della gente, qui ai Tamburi dove ho coltivato una serie di amicizie, torno anche nei “day off”, quando cioè non sono impegnata con la tv; la maglietta: mi è piaciuta, l’ho indossata, più avanti mi hanno informata della lodevole iniziativa a favore di quei bambini che richiedono cure e attenzioni, ho subito sostenuto la causa: sono contenta che la pallina di neve rotolando da cima a valle si stia trasformando in una generosa valanga di adesioni». Queste frasi resteranno nei nostri cuori ma, ne siamo certi, presto la rivedremo qui in città, ancor più forte di prima.
Domenica 3 dicembre Piazza Gesù Divin Lavoratore era triste. I bambini dei Tamburi, consci di quanto abbia fatto Nadia Toffa per loro (e si spera, continuerà a fare), avevano perso il sorriso. Il Mini Bar di Ignazio e Enzo D’Andria era diventato il punto di riferimento per conoscere lo stato di salute della giornalista delle Iene. Intanto, tutti insieme, si sono recati in chiesa a pregare. E ci pare che i risultati siano stati immediati. Forza Nadia, ti attendiamo per un altro caffè, col solito sorriso che ti contraddistingue.



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