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Poveri ma spreconi

Pubblicato da: Categoria: ATTUALITA'

15
FEB
2018

I numeri delle statistiche parlano chiaro: non ce la passiamo molto bene. Eppure si continua a buttare il cibo nella spazzatura, una operazione che stride con la povertà e che vede bruciati 12 miliardi all’anno

Due amici si incontrano e si scambiano questa battuta: “Ti ricordi quando eravamo poveri?”. “Sì”, risponde l’altro, “perché adesso siamo diventati poverissimi”.
Battuta a parte, è forse questo il reale specchio della situazione per quanto riguarda la povertà che viviamo nel nostro Paese.
A ben guardare le cifre che riguardano la povertà, ci si accorge che si tratta di indicatori drammatici. Così l’Istat informa che il 47,8% della popolazione è in difficoltà e, intanto, tutti si chiedono cosa fare per aggredire nel concreto la povertà.
E’ certamente un problema di natura politica e, visto che siamo in campagna elettorale, andiamo a conoscere che cosa propone il centrosinistra di Renzi, il centrodestra di Berlusconi e il Movimento 5 Stelle di Di Maio.
La sinistra di Renzi propone il REI (Reddito di inclusione) al quale dovrebbero essere interessati, per un ammontare di 2 miliardi di euro, 400 mila nuclei famigliari e che potranno disporre di un tetto massimo di 480 euro al mese.
Berlusconi annuncia il RED (Reddito di dignità) e cita: “Per l’Istat padre, madre e due figli dovrebbero possedere un reddito di 1.155 euro mensili” per cui, aggiunge Berlusconi, se una famiglia guadagna di meno deve essere lo Stato a farsi carico di coprire la differenza. Berlusconi mira anche ad aumentare le pensioni minime e ad anticipare l’età pensionabile.
Il Governatore pugliese Michele Emiliano propone di mettere sul tappeto 120 milioni annui di euro per venire incontro alle famiglie che vivono in stato di indigenza.
L’ultima ricetta è quella del leader pentastellato Luigi di Maio che propone il RDC (Reddito di cittadinanza) consistente in un assegno  da 780 euro netti mensili per un totale annuo di 9.360 euro da assicurare a tutti i residenti almeno diciottenni, disoccupati e con lavoro e con pensione sotto la soglia di povertà. Propone, anche, come salario unico garantito il pagamento di un’ora di lavoro a 9 euro e un bonus assunzione di 600 euro al mese per le imprese che assumono i beneficiari del reddito di cittadinanza.
Fa da contraltare, certamente in termini di contraddizione, la notizia che ogni anni gettiamo nella spazzatura 12 miliardi di cibo,  comprensivo di quello lasciato nella spazzatura dai supermercati. Pertanto gli italiani sprecano 37 chili di cibo all’anno. Ma la situazione va migliorando perché nel dato precedente si parlava di ben 70 chili. Pertanto si è operato un risparmio pro-capite di 110 euro all’anno.
In  particolare gli italiani buttano nella spazzatura il 47% del cibo perché non consumato in tempo, cioè scaduto o ammuffito e avariato, il 26% per preferenze negative personali (“questo cibo non mi piace!”), lo 0,34% per errori di acquisto, l’1,74% perché il piatto è caduto o la minestra si è bruciata, il 18% perché il cucinato preparato è superiore al fabbisogno.
Si sprecano di più verdure, latte, latticini, frutta, prodotti da forno, carne e il 15% tra pesce, uova, pasta, bevande e condimenti. Il tutto pari a circa il 37%.
Andiamo ad aprire il nostro Almanacco settimanale.
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La consigliera comunale Gina Lupo ha proposto l’istituzione a Taranto del “taxi rosa” che dovrebbe funzionare dalle 21 alle 6 del mattino con tariffe agevolate e riservate soltanto alle donne che oggi hanno paura di circolare nella fascia oraria sopra indicata.
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Sappiamo bene che quello degli statali è un lavoro che finisce per rendere un servizio ad ogni cittadino. Ebbene, tale servizio costa ogni anno all’utente 2 mila e 200 euro. La sola scuola incide con oltre 654 euro all’anno. Dal rapporto della “Ragioneria Generale” è risultato un dato allarmante rappresentato dall’invecchiamento dei dipendenti la cui età media va oltre i 50 anni.
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Sono sempre meno i giovani che, secondo l’Istat, si sposano. Si tratta degli under 35 che hanno fatto registrare un calo record del 24%. Intanto negli ultimi 5 anni è aumentato del 5% il numero dei single, mentre per i divorzi la flessione è contenuta in un meno 3,4%.
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La Puglia è terza al Sud per l’industria della salute con il 3,3% di imprese e l’1,1% di addetti. Inoltre la stessa regione è una delle 13 italiane che ha scelti la salute come una priorità di investimento nella strategia nazionale di specializzazione intelligente
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Lo chef martinese trentunenne Martino Ruggieri rappresenterà l’Italia al “Bocuse d’Or”  nella gara che designerà i finalisti per Lione 2019. Il bravo chef martinese attualmente guida un tre stelle a Parigi, si è formato nell’Istituto Alberghiero di Castellana Grotte e vanta anche una esperienza a Sidney.
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Si sono da poco concluse le iscrizioni negli Istituti secondari di II grado in Italia e tra le scuole prescelte il Liceo Scientifico risulta essere al primo posto seguito da quello Classico. Dai risultati emersi è necessario rilanciare gli Istituti Professionali, per questo il Ministero ha fatto sapere che sta per partire la riforma. Strano a dirsi, ma vero, sono fanalino di coda gli istituti che insegnano un mestiere. In particolare a Taranto il primato delle iscrizioni spetta al Liceo Linguistico Aristosseno.
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Alla Bit 2018 la Puglia sarà presente con nuovi prodotti turistici, in particolare saranno 9 i comuni tarantini presenti all’importante Borsa del Turismo di Milano e precisamente Palagiano, Palagianello, Massafra, Laterza, Ginosa, Mottola, Statte, Grottaglie e Taranto. L’offerta turistica del capoluogo ionico a Milano sarà affidata all’assessore comunale allo Sviluppo Economico, Valentina Tilgher, e alla direttrice del Museo MarTa, Eva degl’Innocenti.
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Potrebbero essere 14 milioni gli italiani a restare senza assistenza medica perché è previsto che entro 5 anni andranno in pensione 45 mila medici compresi quelli ospedalieri. Il Lazio potrebbe essere la regione più a rischio.
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Si nasce sempre di meno in Italia e nel 2017 la flessione è stata del 2%, ma la Regione che ha subito il calo più alto resta il Lazio. Pertanto i partiti, soprattutto in questa fase di campagna elettorale, stanno mettendo in atto una serie di incentivi a favore delle nascite che vanno dagli sconti fiscali ai pannolini con Iva agevolata.
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Sono scettici i giovani diciottenni che il 4 marzo si recheranno in un numero di poco superiore al milione alle urne per la prima volta. Il loro voto vale il 2% di quello nazionale. Intanto preoccupa sapere che il 50% di questi è intenzionato ad astenersi dal voto.
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Sono dieci le località italiane che il Touring Club ha riconosciuto come i “borghi del vino” e tra queste risulta Manduria che sembra vivere un momento veramente favorevole.
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Per la sicurezza nelle scuole sono pronti 6 milioni di euro. Sono previsti interventi in otto istituti di Taranto e provincia.
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La Regione Puglia potrà contare su una dotazione finanziaria di 4 milioni di euro per permettere il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati.
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Con il 9% in più di frutta esportata nei primi 9 mesi dello scorso anno rispetto a quello del 2016, la Puglia si presenta con un bigliettino da visita da 283 milioni di euro al suo attivo alla vetrina della Fruit Logistica di Berlino. Oltre che al mercato consolidato tedesco la Puglia si è imposta in Tunisia, Francia, Polonia, Regno Unito, Svizzera, Benelux, Scandinavia, Spagna, Albania e Grecia. In particolare la Puglia ha numeri da record su pesche, uva da tavola e agrumi, per quanto riguarda la frutta, mentre nelle produzioni riguardanti gli ortaggi troviamo lattughe, fave, carciofi e pomodori da industria.



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