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La musica che gira intorno

Pubblicato da: Categoria: ATTUALITA'

19
APR
2018

Grandi eventi musicali e non solo in vista per la primavera tarantina, a riprova del fatto che la città ha tutte le carte in regola per mettersi in pari con le grandi capitali di cultura. E intanto ottimi risultati anche al Vinitaly

Molto spesso le città che si dimenano tra il dilemma se mantenere l’economia industriale pesante o cambiare rotta verso qualcosa di meno invasivo nel tessuto sociale, affidano a progetti faraonici o a studi di settore specializzati il compito di disegnare il proprio futuro economico.
Sia ben chiaro, spazio pure alla professionalità di tali studi, ma resta il fatto che ogni realtà deve fare i conti con ciò che si ritrova attorno. Così, una città di mare come Taranto non può non tener conto di questa realtà, anzi dovrebbe trarre dalla stessa tutte quelle opportunità per tentare di imboccare la strada giusta per uno sviluppo diversificato.
Taranto, ad onor del vero, da un po’ di tempo sta tentando, ma in maniera non forte, di “aggredire” questa opportunità, ma non basta, si deve essere più decisi e stilare programmi a medio e lungo termine e monitorarli in corso d’opera.
C’è, poi, la bella stagione che sollecita altre opportunità alle quali forse non si pensa nella stagione invernale quando ogni attività sembra raggelarsi unitamente al clima.
Con il ritorno della primavera e l’attesa dell’estate le fantasie si moltiplicano e ogni occasione sembra essere quella giusta per tentare di vedere se, mettendo in campo progetti e manifestazioni a largo respiro, una città come Taranto può fare quel tanto auspicato salto di qualità che dovrebbe lanciarla in un circuito economico e commerciale al quale molto spesso forse non si pensa.
E’ il caso del “Medimax” che si svolgerà a Taranto dal 7 al 10 giugno e che rappresenta certamente una occasione “storica” per la città perché possa portare migliaia di persone in quella che sarà la capitale della musica. La manifestazione si svolgerà in vari siti che vanno dalla Rotonda del Lungomare al Circolo Ufficiali, al MarTa e alla Villa Peripato.
Si tratta di grandi nomi della musica nazionale ed internazionale che si alterneranno e di cui daremo l’intero e specifico programma qualche giorno prima del grande evento.
Per alcuni concerti si dovrà pagare un ticket di 15 euro, ma chi vorrà fare l’abbonamento per l’intera kermesse musicale potrà pagare 25 euro. Il grande evento si concluderà con il “Raffo Fest”, un appuntamento atteso dai tarantini e che di anno in anno va riscuotendo sempre maggiore successo.
Del resto, che questa sia una grande opportunità, non lo diciamo soltanto noi ma lo stesso assessore regionale pugliese al Turismo, Loredana Capone, nei giorni scorsi ha pubblicamente dichiarato che occorre per Taranto un progetto culturale che duri l’intero anno.
Noi crediamo che la musica abbia le potenzialità per avviare questo processo diversificato.
A giorni Taranto diventerà per 24 ore la Capitale della musica che piace a tutti, ma anche palcoscenico per discutere tutti insieme ai cittadini quale futuro si vuole dare al capoluogo ionico.
Ci riferiamo al Concerto del Primo Maggio che ha già messo in cantiere un nutrito cast di artisti tra cui Emma Marrone, Irene Grandi, Noemi, Modena City Ramblers, Brunori Sas, Levante, Lacuna coil, Colapesce, Francesco di Bella, Med Free Orchestra, Bud Spencer  Blues Explosion, Mezzosangue, Teresa de Sio, Terraross, Meganoidi, Fido Guido, Mama Marjas, Ghemon, Piotta.
Partiamo dalla musica ma non trascuriamo il turismo che, se destagionalizzato, e da noi ciò è possibile, rappresenta un canale vitale al quale si può attingere per l’intero anno. A tale proposito da maggio ad ottobre prossimo scaleranno il Porto di Taranto 3 grandi navi da crociera. Il primo approdo avverrà giovedì 3 maggio alle ore 9 per la nave “Marella Discovery” con 1.830 passeggeri a bordo. Questi turisti avranno a disposizione sette ore di tempo per conoscere, sia pur in maniera affrettata, le bellezze della nostra città.
Si replicherà il 25 giugno con la “New Caledonia Panorama” che porterà a Taranto 50 passeggeri che si tratterranno dalle 9 alle 19.
La nave da crociera “Saga Sapphire” sarò nel porto di Taranto il 31 ottobre con 600 passeggeri.
Il prossimo anno di navi ne arriveranno almeno cinque.
Sarebbe stato auspicabile avere navi da crociera con  numeri più considerevoli di turisti, ma è già un fatto importante che oltre 2.500 crocieristi conosceranno le bellezze paesaggistiche, artistiche e culturali del nostro territorio.
Esiste anche un filone di grande importanza di tipo commerciale e ci riferiamo a quello enogastronomico. Non riusciamo a capire perché nei ristoranti del capoluogo ionico, ma anche in quelli della Litoranea non si debbano proporre piatti tipici della nostra marineria considerando il fatto che Taranto resta la capitale della produzione delle cozze e dei frutti di mare e che nelle acque dei nostri due mari si pescano prelibati pesci.
Ed ecco che nei giorni scorsi la Puglia ha vestito  i panni di “Regina” del Vinitaly,  che si è svolta a Verona, dismettendo quelli di Cenerentola che fino a qualche anno fa le andavano un po’ stretti.
Quella di Verona del Vinitaly è una grande opportunità per far conoscere al mondo i nostri vini, infatti quest’anno sono stati 4.200 gli espositori con la presenza di circa 130 mila espositori. La Puglia è stata presente con 155 produttori, ma le grandi novità di questa appena trascorsa edizione del Vinitaly sono state la presenza della ceramica grottagliese che ha finito per impreziosire ancora di più i nostri eccellenti vini e spumanti, ma non è stata da meno la presenza del Consorzio Vinum Apuliae che ha visto insieme una azienda di Troia, una di Gioia del Colle, una di Cellamare di Bari e l’Azienda Erminio Campa di Torricella.
Ed è proprio quest’ultimo che ha assunto la funzione di presidente in seno al Consorzio.
Dunque vino e cultura, ma anche cultura classica visto che oggi, venerdì 20, e domani, sabato 21, al MarTa di Taranto si parlerà di olio e vino tra cosmesi e arte culinaria.
Si conclude oggi la Settimana Europea del Mare che a Taranto è stata organizzata dalla Fondazione Michelagnoli e che ha consentito ai tarantini di visitare il Museo Storico dell’Arsenale, i resti archeologici dell’Ospedale della Marina Militare, il Porto Mercantile, di ascoltare un concerto della Fanfara della Marina Militare e di ammirare una esposizione tematizzata sul mare nella Piazza D’Armi del Castello Aragonese.
Parlando di presenze turistiche in Puglia con grande piacere notiamo che su tutti i 29 comuni della provincia jonica svetta Taranto che nel 2017 ha totalizzato 87.482 arrivi e 231.617 presenze secondo i dati forniti da Puglia Promozione e confermati dall’Istat.
In Puglia i primi posti sono occupati da Bari, Vieste e Lecce, ma in terra ionica è il mare a fare la differenza visti gli ottimi risultati raggiunti da Castellaneta Marina e Ginosa Marina. Ottimo anche il piazzamento di Martina Franca con 43.368 arrivi e 114.450 presenze.
Queste sono soltanto alcune delle opportunità per diversificare l’economia tarantina, ma c’è ancora altro su cui si dovrà far perno e ci riferiamo alla struttura laboratoriale e navale Jonian Dolphin Conservation di Carmelo Fanizza che offre ogni anno a migliaia di turisti lo spettacolo affascinante dei delfini che nuotano nelle acque del Mar Grande, non da meno il discorso sulla valorizzazione dell’affaccio al mare del secondo seno del Mar Piccolo con i suoi fiumi e l’Oasi La Vela che conserva una flora e una fauna che in tanti vorrebbero avere, per non dimenticare la Cattedrale, il MarTa, il Museo Diocesano, il Castello Aragonese, gli ipogei e i palazzi nobiliari, lo splendido scenario del Lungomare e l’invito, a chi di competenza, di consociarsi per dar vita a gite in barca senza dimenticare il progetto di qualche anno fa dell’Amat che aveva previsto che le idrovie non funzionassero soltanto in estate ma anche d’inverno collegando fra loro quartieri molto distanti come da San Vito a Paolo VI.
C’è infine un altro capitolo sul quale si dovrebbe insistere: è quello di programmare nei mesi estivi sagre da tenersi settimanalmente nella Città Antica per non spegnere mai i riflettori su questo autentico tesoro.
E che se poi avessimo la certezza che il toccasana per il rilancio dell’estate tarantina sia veramente la musica, allora potremo tutti insieme cantare con gli intramontabili Pooh: “Chi fermerà la musica?”.



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