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L'avvelenata

Pubblicato da: Categoria: ATTUALITA'

30
AGO
2018

Hai voglia a prendere consapevolezza che la nostra è una terra splendida: fino a quando ci saranno gli incivili, gli sporcaccioni, i chiassosi e gli illeciti la vita di tutti i cittadini sarà sempre di bassa qualità

Non è della famosa canzone di Guccini del '75 che vi voglio parlare in quanto questo "cantastorie" non mi è mai piaciuto sia come cantante che come politico, ma voglio mettervi al corrente, spero condiviso da voi lettori, dell'avvelenamento che, episodicamente ma sempre più frequentemente, assale la mia vita vissuta a contatto dei tarentini. Con Carotone, tanto per restare in ambito musicale, condivido il brano "È un mondo difficile" che a Taranto si adatta benissimo, in quanto città difficile da vivere a causa di quelli che si appellano comunemente "Zuinghi". Non scopro l'acqua calda dicendovi che ogni giorno, più volte al giorno, ci sarebbe l'occasione per fare a "mazzate".  In settentrione, dove ho vissuto per moltissimi anni, ti alzi la mattina sapendo già come si svolgerà la giornata. Qui, invece, appena desto, un ginepraio di avvenimenti, belli ma soprattutto brutti, ti coinvolgeranno fino a sfinirti. Mi è capitato ultimamente di fare lunghi tratti di strada a piedi in strade semi centrali e, vuoi la canicola ma soprattutto il degrado, mi hanno procurato enorme dispiacere per una città sfuggita da tempo alle regole del vivere civile e credo, oramai, difficilmente raddrizzabile. Cassonetti bruciati, intere camere da letto, soggiorni, fatti a pezzi con relativi materassi, certe volte questi ultimi, quasi nuovi, buttati con arte quasi a ricostruire in strada la stanza primitiva. Piante incolte infestanti, miracoli della natura che fioriscono dappertutto, ai bordi dei marciapiedi ma certe volte forando l'asfalto e il cemento vanno ad abbellire queste camere allestite per strada. Durante la marcia poi, bisogna stare molto attenti a dove si mettono i piedi per la disseminazione random di cacchette o cacconi, a seconda delle dimensioni delle bestie che hanno partecipato alla realizzazione di questi singolari mosaici. lo so che porta bene ma farei volentieri a meno di simili ricordi stampati nelle suole delle scarpe. Questo è niente paragonato al fatto che tra macchine in seconda fila e in tanti casi parcheggi fantasiosi, ti fanno trovare allo scoperto al centro strada, pronto ad essere investito da automobilisti lenti come le lumache ma disattenti.
La città è pervasa tutta non da profumi esotici ma da una puzza di ILVA ed ENI. Non parliamo poi dei clacson delle auto suonati a più non posso da veri giustizieri del traffico. Nel mio viaggio verso il borgo, come non notare, l'abusivismo spinto all'eccesso. In ogni angolo venditori seriali di cozze, pescate non si sa dove, tenute o sul classicissimo APE, regolarmente  senza targa o assicurazione, o su dei tavolinetti di plastica, allestiti all'uopo con scritte di birra RAFFO, riparate dal sole da un misero ombrellone che sicuramente però non le protegge dai gas di scarico delle auto. Stessa cosa per gli ambulanti della frutta e verdura, oramai proveniente sempre da Fasano e non più da le Caggiune (furbastri!). Mi sono anche imbattuto in ambulanti in corso Italia che vendevano ahimè la miseria nera, come quelli del mercato Salinella: stracci, oggetti riciclati dai cassonetti dell'immondizia. Proseguendo nella mia camminata sono giunto in quello che rimane delle vestigia di piazza Marconi, un tempo sede di un fiorente mercato e ora preda degli escrementi dei cani e del solito parcheggiatore abusivo che ti indica la strada al costo di un misero euro. Se non è pizzo questo, vera estorsione che paghi perchè non ti distruggano l'auto... Da questo punto in poi, sino al cuore del borgo è un fiorire di questa "professione" illecita ma tollerata da svariati anni. Ora in questo periodo estivo che gli Zuinghi emigrano al mare, poi, voglio parlarvi dell'assalto a forte Apache, rappresentato dai litorali più vicini a Taranto, con il viale del Tramonto che regge l'urto più violento di questo vero e proprio assalto e che inizia subito dopo "Praia a Mare". Occupazione abusiva di suolo pubblico, con vere e proprie costruzioni edificate in una notte, litigiosità sino alle botte con gli sfortunati possessori di ville che si lamentano dei parcheggi davanti ai propri cancelli con tanto di passo carraio e non, veri e propri sequestrati impossibilitati a uscire con la propria auto. La notte poi è il vero clou e motivo conduttore della giornata con musiche sparate a decibel inimmaginabili, schiamazzi a qualsiasi ora e "Vuoti a perdere" (canzone di Noemi) di Raffo disseminati anche questi in tutti i luoghi e tutti i laghi. Ieri facendo retromarcia, nell'impossibilità di vedere a terra la bottiglia, con la gomma ne ho fatto scoppiare una che a sua volta mi ha forato il pneumatico.
I veri poveri sono persone dignitose ma questi Zuinghi, zacchei e vastasi, non sanno neppure cosa significhi avere una dignità.  La desertificazione del borgo con vie tipo Principe Amedeo, una volta centro del commercio, la dissoluzione dei Vigili Urbani presenti oramai solo nelle processioni, fanno capire ancora una volta qualora ce ne fosse bisogno che gli Zuinghi e l'illecito si sono impadroniti di questa città.
Taranto città turistica ? Ma fatemi il piacere, con questo tipo di gente e questi mali perniciosi, non ci potrà mai essere alcun turismo stabile, se non quello "mordi e fuggi" della durata massima di tre giorni. Un velo pietoso poi su ILVA ENI ecc... Auspico in maniera istantanea le dimissioni di questa rabberciata giunta nata morta che cerca, neanche tanto affannosamente, di "Salvare il salvabile" (E. Bennato).

 



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