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Mimmo Lardiello/«Sindaco, la colpa è tua»

Pubblicato da: Categoria: ATTUALITA'

19
APR
2013

 

Il Coordinatore provinciale di Giovane Italia denuncia il comportamento di Stefàno per il referendum: «Ennesimo atto di assoluta mancanza di rispetto per la città»
 
Taranto non risponde al Referendum di domenica 14 aprile sulla questione Ilva. Poco meno del 20% degli aventi diritto al voto si sono recati alle urne. Il restante 80% ha preferito non esprimere alcun voto in merito.  C’è chi lamenta la mancata organizzazione, chi la poca informazione e chi accusa ambientalisti, mass media e sindacati per non aver amplificato il referendum. Fatto sta che la città di Taranto aveva tra le sue mani una grande possibilità, e se l’è fatta scappare alla grande. 
Ai quesiti posti nel Referendum i cittadini tarantini hanno risposto con una assenza ingiustificata. Un esito, quello di domenica, al di sotto delle aspettative. Conti alla mano, hanno votato 33.774 votanti pari al 19.5 % su 173.061 elettori.
Sul tema interviene il Coordinatore provinciale della Giovane Italia, movimento giovanile del Popolo della Libertà, l’Avv. Mimmo Lardiello che dichiara: «E’ ridicola la presa di posizione del Sindaco che, al posto di evitare commenti in relazione al capolavoro di imperfezione e confusione che ha riguardato l’organizzazione del referendum, ha oggi interpretato il pensiero dei tarantini, etichettando la scelta di non votare come un atto di fiducia nelle istituzioni. Inoltre, non si può non porre l’accento sulle gravissime deficienze organizzative che hanno riguardato lo stesso referendum». 
Dichiarazioni dure, quelle di Lardiello, mirate direttamente al primo cittadino Stefàno attribuendogli la colpa del mancato successo referendario. 
«Un Sindaco rispettabile –ha espresso il Coordinatore- e realmente amante dell’espressione dei suoi cittadini avrebbe dovuto essere in prima linea non certo per una parte, dovendo mantenere un ruolo di terzietà, ma evidentemente per sensibilizzare la gente sulla necessità di recarsi alle urne, per dare forza allo strumento democratico e sensibilizzare la città alla partecipazione civica. Non una parola in questo senso da parte sua e da parte della sua inesistente Giunta, capace solo ogni giorno di ritrovarsi intorno a tavoli inutili nella speranza di prolungare di un giorno in più il loro personale ludibrio e, di pari passo, l’agonia della città sofferente per la loro inutilità amministrativa». 
Secondo Lardiello, il Sindaco avrebbe compreso l’esito del Referendum interpretando una estrema fiducia nelle istituzione da associare a tutti coloro che non si sono espressi.
«Sindaco, -ha concluso Lardiello- se solo sabato avessi fatto capire ai tarantini che l’astensionismo sarebbe stato assunto come segnale di fiducia verso di te, credo avremmo avuto il 110% di affluenza alle urne”.
 
 


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