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OBIETTIVO SENSIBILE/CAMERA HARDENTE

Pubblicato da: Categoria: ATTUALITA'

12
DIC
2018

Due deputati, una grillina e un leghista sarebbero stati beccati a fare sesso nei bagni al quarto piano della Camera dei Deputati

Pare che fossero così affaccendati da non essersi nemmeno accorti dei colleghi che facevano cucù: non avevano avuto nemmeno il tempo di cercare un posto più o meno al riparo da occhi indiscreti.
Auguri ai giovani piccioncini nella speranza che questo “contatto” di Governo possa essere reciprocamente soddisfacente e che le varie problematiche possano essere sviscerate in ogni possibile angolatura e posizione.
Che in questa Italia triste, sfigata e depressa alcuni mostrino qualcosa di godereccio è confortante e fa ben sperare per il futuro.
Non abbiamo certo nostalgia di quei deputati miopi (chissà perché), pelati, tristi e sovente panciuti che si aggiravano come morti nei palazzi del potere trascinandosi nella loro triste vita perbene (nel migliore dei casi) se non addirittura doppia: blu ministeriale di giorno e rossa come il reggicalze della signorina che li intratteneva di notte.
Dopo il doveroso attestato di simpatia per i giovani onorevoli in preda ai bollenti spiriti (e quindi vivi) non possiamo non rimbrottarli benevolmente perché quel gesto così istintivo e hard non può che decretare la fine delle Istituzioni che credevamo zeppe di manigoldi, ignoranti, affaristi, ipocriti e imbecilli ma non di erotomani incapaci di raggiungere casa o al massimo di chiudersi in un ufficio quando c’è urgenza di certo tipo di riunioni.
Al netto del giacobinismo grillino e del pauperismo un tanto al chilo, i padri costituenti pensarono di remunerare più che degnamente i Deputati della Repubblica perché essi potessero condurre una vita dignitosa che li preservasse da qualsiasi ricatto, non esponendoli a condotte inappropriate che potessero ledere la dignità della Repubblica.
Ragion per cui due spicci per un albergo ad ore o per un taxi che li conducesse rapidamente a casa potevano pure tirarli fuori.
Questo per una questione di buon gusto ma anche per un fatto puramente etico, per non trasformare il palazzo del potere legislativo in una Camera a ore, il luogo nel quale trionfa la fallocrazia e non la democrazia.
Già le leggi sono scritte usando l’arnese di cui sopra e non vorremmo che qualcuno dicesse che vengono distratti strumenti della democrazia per fatti intimi e personali perché sarebbe una vera vergogna che qualcuno ci beccasse nell’ennesimo conflitto di interessi.
Sì perché c’è qualcuno che ha costruito una carriera politica speculando sulle nipoti di Mubarak, sulla presunta mignottocrazia e sulle cene eleganti: siamo nella quarta repubblica, altro che cene eleganti, questi scavallano direttamente al dopo cena.



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