Can che abbaia può mordere

Risolviamo il problema dei randagi, prima che qualcuno si faccia male 

 

Che bello avere un animale domestico.

L’uccellino che cinguetta e allieta la giornata.

Il gatto che accarezzato fa le fusa.

Il cane che corre in contro al padrone e scodinzola.

Avere un animale domestico cambia la vita, rende più responsabili.

Ma, sfortunatamente, non sempre questi animali hanno una casa, e così girano la città in cerca di cibo. I cani randagi, purtroppo, possono diventare aggressivi, specialmente se in branco. Il problema dei cani randagi è dilagante in tutta Martina. Ad esempio in via Massafra, all’incrocio con via vecchia per Crispiano, calata la sera,  si riempie di cani randagi, un branco composto da una ventina di cani, non di piccola taglia, anzi! Cani che ormai vivono nei locali abbandonati della confezione IC-Man, che considerano come loro territorio, e lì, proprio di fronte alla loro “casa” vi sono i cassonetti per i rifiuti. La sera, passando, si vede il branco famelico che banchetta tranquillamente, indisturbato. Se solo una persona prova ad avvicinarsi, in quella che ormai si può definire proprietà privata canina, come è successo a una mia amica, escono tutti insieme ringhiando, mostrando i denti, con un aria che intimorisce e fa paura; e se non ci fosse stato con lei il padre che ha “ringhiato” più forte dei cani, chissà quale testimonianza avrebbe dato.

Questa è una zona residenziale, dove vi abitano moltissimi ragazzi, che spesso si ritirano “on foot” alla loro dimora, rischiando la propria incolumità.

A tale problema bisogna trovare una soluzione.  È vero, il canile comunale è pieno, ma una domanda nasce spontanea: Affinché si trovi una soluzione a tutto ciò, deve necessariamente succedere qualcosa di irreparabile?