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UNA RIVOLUZIONE INUTILE

Pubblicato da: Categoria: EDITORIALI

16
MAG
2014
Ventidue anni fa si è consumato il più grande imbroglio ai danni di un intero popolo. Una cricca male assortita di magistrati, guidata da un Procuratore capo invasato che si credeva Robespierre, dal tribunale meneghino e nel tentativo, apparente, di moralizzare la vita pubblica italiana estirpando la mala pianta della corruzione, ha commesso un crimine forse ancora più odioso di quello che dichiarava di voler combattere. Ci hanno fatto credere che il marcio fosse principalmente negli storici partiti politici che avevano guidato il Paese dalla fine del conflitto mondiale e che la loro opera avrebbe dato vita a un nuovo rinascimento morale e alla nascita di una nuova repubblica. Oggi, di fronte allo sconcertante quadro offerto dalle vicende dell’Expò milanese, mi chiedo ancora una volta, e con maggiore sconforto, a cosa sia servito lo scempio che è stato fatto della storia politica del nostro Paese. A cosa è servito demolire la DC, il PSI, il Partito Repubblicano, il Partito Liberale, il Socialdemocratico per lasciare al loro posto un deprimente bestiario di sigle vuote di contenuti ideali così come vuoti sono i lillipuziani leader che le guidano. Non poche responsabilità sono poi da addebitare a una generazione di giornalisti modesta anziché provinciale e serva del potere, qualunque esso sia, che ci hanno imbastito la favola della nascita della Seconda Repubblica. Arroganti e supponenti hanno ignorato il particolare che il passaggio dalla Prima alla Seconda Repubblica presuppone una revisione della Costituzione se non la stesura di una nuova Costituzione. Studiare la storia dei nostri cugini francesi avrebbe potuto essere utile. Dopo due decenni viviamo sulle macerie di un Paese che non ha più ideali di riferimento, un Paese nel quale il 50% della popolazione non va più a votare perché non si riconosce in sigle e in uomini che non la rappresenta, un Paese che ha fatto strame delle virtù costituzionali, un Paese nel quale la voce popolare viene soffocata con la soppressione di fatto delle libere elezioni, un Paese dove il Capo del Governo non riceve investitura popolare ma viene deciso nel chiuso delle stanze del Quirinale come se fossimo regrediti ai tempi nefasti del “Papa Re”, un Paese che ha svenduto la propria sovranità alla tecnocrazia che spadroneggia nelle istituzioni europee. Unica e immutabile è rimasta solo la corruzione e il malaffare a testimoniare che il marcio è negli uomini, non nelle idee. Sappiamo bene, e ce ne ricorderemo a tempo debito, chi ci ha fatto vivere la rivoluzione più inutile e perniciosa della storia dell’Umanità.
 



Commenti:

Club Forza Silvio Martina 18/MAG/2014

Oggi, 18 maggio, Angelo Panebianco sul Corriere della Sera scrive che: "La Procura di Milano non è una Procura qualsiasi. Le inchieste di Mani Pulite di venti anni fa modificarono la nostra «costituzione materiale. Da allora, la Procura di Milano è uno dei centri di potere più importanti del Paese..." Da leggere tutti, a cominciare dal commentatore dei punti esclamativi: http://www.corriere.it/editoriali/14_maggio_18/conflitto-procura-9e1f4080-de54-11e3-a788-0214fd536450.shtml#

Marinò Piero 17/MAG/2014

"Una Cricca di magistrati, un tribunale meneghino ha commesso un crimine odioso..." Forse qualcuno vuole ancora quei magistrati abituati ad insabbiare, come si faceva negli anni '60 e '70! Qualcuno non gradisce che la giustizia sia uguale per tutti! I politici non debbono rispondere a niente e a nessuno! Forse non ci sono politici corrotti!!! O forse ci sono ma non devono essere incriminati!!! "Demolire i partiti..." Quei partiti si sono sciolti come neve al sole perché in gran parte corrotti! Il rinnovamento della politica non dipendeva da Mani Pulite, ma dalla capacità (se esistente!) dei partiti di capire e rinnovarsi autenticamente! Questo non è accaduto, ma non per colpa di Davigo, Colombo, Boccassini, Di Pietro!! Oggi i partiti sono ancora più corrotti di prima perché il Berlusconismo ha tentato in tutti i modi l'impunità per i politici e la delegittimazione della magistratura!! Questa è la conseguenza del mancato rinnovamento!!!

Giacomo Dalessandro 16/MAG/2014

Per di più si è entrati in una Arroganza Strafottente e Dittatoriale, quella di chi ha vinto le elezioni del 2013 con una percentuale di Coalizione pari al 21,42% degli elettori (PD), rispetto al 21,16 ( PDL), rispetto al 18,52% del M5S. Inoltre il PD con il 18,43% di voti rispetto agli Elettori è risultato il 2° Partito dopo il M5S . Per di più il Presidente del Consiglio Renzi Governa con una maggioranza senza essere stato Eletto dagli Elettori. Ha Ragione Berlusconi a dire che in Italia ci sono stati dei Colpi di Stato Incruenti e la Stampa, le TV, le Radio non fanno affatto il loro Dovere di Difensori della Libertà e della Democrazia. Se si aggiunge a tutto ciò la Sentenza della Corte Costituzionale che ha Definito anticostituzionale la Legge Elettorale, si capisce in quale Baratro di Inciviltà si trova l'Italia comandata da Lobby di Potere. A questo si sono aggiunti inoltre le manovre destabilizzanti internazionali che portarono alla caduta del Governo Berlusconi nel 2011. E da allora la situazione economica dell'Italia è peggiorata enormemente in Deficit-PIL, Disoccupazione, Condizione economica dei Cittadini e delle Impresae Italiane che rischiano il tracollo oltre quanrto già avvenuto. E Renzi peggiora la Dose Svendendo anche le Aziende Sane, in un illogico tornaconto Effimero di Cassa, con il " Piatto di Lenticchie" di Esaù in cmbio della Primogenitura: Renzi ed il PD stanno affossando l'Italia !!!!!!! Lo dico con rammarico da Uomo di Sinistra, Cattolico, che dal 1977 al 2012 ha votato PD e predecessori. https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10203103329377665

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