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Che bello se due solitudini diventano famiglia

Pubblicato da: Categoria: EDITORIALI

25
MAG
2016
Non so se la notizia più ghiotta sia l'apertura alle adozioni per i single oppure che a promuoverla sia una deputata della stessa parte politica che finora si è dimostrata più imbarazzata che entusiasta riguardo temi affini. Ma procediamo con ordine.
E' stata presentata a Montecitorio dalla parlamentare di Forza Italia Laura Ravetto una proposta di legge riguardante la possibilità di adozione per i single. Attualmente in Italia la legge 184 del 1983 già lo permette ma solo in casi particolarissimi. Come al solito scontiamo un forte ritardo rispetto al resto del mondo civile: Gran Bretagna, Spagna, Francia, Stati Uniti e persino la Cina riconoscono le adozioni per i single. La deputata Ravetto ha chiesto consensi a Forza Italia ma anche a tutto il resto del parlamento: è il momento giusto, sperando questa proposta possa sfruttare la buona onda della legge Cirinnà sulle unioni civili. Ed è stata brava Ravetto a scalzare il pregiudizio verso le persone non sposate evitando che il dibattito si spostasse direttamente dalle famiglie coniugate a quelle omo-affettive saltando il passaggio che riguarda l'adozione dei single. Qualcuno potrebbe obiettare che un bambino ha bisogno di due genitori per crescere sereno: ebbene no, e non lo dice solo la casistica di numerosi individui cresciuti benissimo pur con una famiglia monogenitoriale. Ai bambini manca il genitore nel caso l'abbiano conosciuto e interagito con lui, ma in caso contrario non sembrano evidenziarsi particolari mancanze. Il genitore adottante, dal canto suo, essendo ben motivato, sembra che riesca a cavarsela bene da solo, risparmiando al piccolo anche eventuali stress del rapporto con il partner. I bambini vanno incontro a esiti meno favorevoli quando vivono in famiglie monogenitoriali a causa di un divorzio o di una gravidanza non desiderata: allora sì che pesano tutti quei fattori che invece sono esclusi da un'adozione, come i conflitti fra genitori, problemi psicologici della madre e carenze di sostegno sociale. 
Insomma, se la domanda affettiva incontra l'offerta e due solitudini diventano famiglia, ben venga.
 


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