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Il sogno americano? È un incubo

Pubblicato da: Categoria: EDITORIALI

2
FEB
2017

Non ho mai avuto particolare passione per la cultura americana e per quel grande, contraddittorio Paese dove anche un tipastro come Trump può diventare presidente. Una terra in cui noi europei ci mandavamo i galeotti, i reietti e i tipi alla Manon Lescaut, e le cui grandi fortune sono state costruite da manopera maltrattata e sottopagata. Una terra dove si pratica ancora la pena di morte: tremila persone attendono la fine in nome della giustizia. Una terra che ha esportato un sistema alimentare insostenibile, tanto che l'obesità interessa in maniera preoccupante una larghissima fetta di popolazione, con gravi ricadute sui costi sociali e delle risorse. Una terra dove chiunque può possedere un'arma da fuoco e uccidere: 12000 persone all'anno muoiono lì in questo modo. Una terra dove "in God we trust" è scritto pure sulle banconote ma il loro sistema valoriale ha partorito tutto il peggio possibile confezionato nell'ipocrisia e nel bigottismo ignorante. È la stessa terra dove l'american dream lascia il posto più concretamente a una disparità sociale scandalosa per noi europei, con al vertice poche famiglie da operetta (i Kennedy e i Trump insegnano).
E ora, mentre il mondo va dritto verso una naturale condivisione e fusione di popoli, arriva il presidente razzista che pretende di costruire muri. È un progetto folle e anacronistico voluto da un uomo ridicolo che ha avuto la gran fortuna di ereditare un notevole patrimonio immobiliare ma che non è riuscito a costruire nulla di buono: Lombroso stesso, a vederlo, si farebbe una grande risata o - visti i suoi primi provvedimenti - avrebbe un moto di sconforto.
Questo fenomeno da baraccone, ora in un posto decisivo per gli equilibri mondiali, può avere un'influenza positiva solo in un modo: fungendo da involontario campanello d'allarme per evitare di spingersi ancora più in là.
Da poco sono terminate le celebrazioni della Giornata della Memoria: ebbene, facciamo sì che l'ondata populista e razzista che portò agli orrori del nazifascismo non vengano a ripetersi di nuovo.
 



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