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La multa di Achille

Pubblicato da: Categoria: EDITORIALI

1
MAR
2017

Mi chiedo come avrebbe reagito il pelide Achille, che di ira funesta se ne intendeva, se gli avessero multato il carro sotto le mura di Troia. «Per tutti i talloni!» avrebbe esclamato l’eroe, acciuffando il malcauto vigile troiano, attaccandolo al carro come i barattoli just married e trascinandolo per nove giorni attorno alla circonvallazione della città.
Ecco, di fronte a una multa ingiusta anch’io avrei reagito come la sorella climaterica di Godzilla e invece ho fatto emergere l’iceberg che è in me e che al confronto quello del Titanic è tenero come un Calippo sotto al sole. Ero a Taranto, una città dove risultano impuniti atti di delinquenza, di sporcizia, di inquinamento, di vandalismo ma non il mio parcheggio, fra l'altro graziosamente a spina di pesce, a pochi centimetri fuori dall'area concessa. Neanche dieci minuti e mi trovo la macchina sul carro attrezzi: il fulmine della giustizia divina sarebbe stato meno veloce e immediato.
Il sospetto che talune incursioni di vigili urbani abbiano come unico scopo quello di rimpinguare le casse comunali non è peregrino: peccato che a fronte di episodici eccessi di zelo, la città viva in uno stato di anarchia automobilistica, in cui l’educazione non proprio elvetica dei tarantini al volante non è che l’aggravante. Non bisogna essere necessariamente gran geni per capire che il problema del traffico può divenire ben serio in un centro urbano dove se la circolazione è difficoltosa, figuriamoci i parcheggi.
Nelle ore di punta e più volte al giorno all’entrata e all’uscita dalle scuole, si assiste a scene inenarrabili di caos dove solo i più prepotenti sopravvivono, sotto lo sguardo assente o peggio complice degli stessi vigili, sempre che ci siano. L’origine del male viene da lontano, né si può pensare di radere al suolo la città per costruirne una dall'impianto planimetrico più funzionale. Di contro, rimane intoccabile il diritto alla mobilità senza la necessità di affidarsi ai numi tutelari ogni volta che si affronta il centro cittadino in macchina.
Se la dirigenza della pulizia municipale pensasse più a un serio piano urbano del traffico piuttosto che commissionare contravvenzioni forsennate, ne guadagnerebbero tutti. Di contro, portare avanti una politica autoritaria senza offrire un buon servizio è deleterio per i cittadini, che non hanno alternative se non il parcheggio sbarazzino e gli ingorghi nelle ore di punta, e per i vigili, costretti a un compito ingrato e incomprensibile agli occhi dei cittadini. Come in un girone infernale i cui condannati verrebbero multati per le bestemmie pronunciate sotto la pena, allo stesso modo i cittadini – già  obbligati a una cattiva qualità di vita - vengono penalizzati per comportamenti che in qualche modo sono forzati ad adottare.   



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