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Mi permetta una "demand"

Pubblicato da: Categoria: EDITORIALI

8
GIU
2017

Nel comizio di domenica 28 maggio l’ex sindaco Franco Ancona si scaglia contro Extra Magazine definendolo “un giornaletto on demand” per via dell’intervista rilasciata dall’onorevole Gianfranco Chiarelli. Eppure i fatti gli danno ancora una volta torto.

I tutti questi anni che mi hanno visto prendere in mano carta e penna, sostituiti poi da tastiera e stampante, la cosa che mi ha sempre più divertito è stata quella di essere definito di destra se chi leggeva era di sinistra, e di sinistra se chi leggeva era di destra. Ci sta, c’è sempre stata e ci sarà ancora. Ma in tutte le cose che ho scritto, giuste o sbagliate che fossero, c’ho sempre messo la faccia, il cuore e la ricerca della verità senza mai piegarmi ad alcun dettame o richiesta. In questi dieci anni di Extra Magazine abbiamo dato voce a tutti, proprio a tutti. Nessuno può dire di aver trovato chiusa la porta della nostra redazione e di non aver ricevuto ascolto. E non può dirlo nemmeno l’ex sindaco Franco Ancona che nel comizio di domenica 28 maggio, non avendo “digerito” le dichiarazioni dell’onorevole Gianfranco Chiarelli apparse su Extra Magazine, ha definito il nostro settimanale. “un giornaletto on demand”. Chiaramente si è ben guardato da farne il nome e questo ci dispiace non poco, perché un atto del genere dimostra mancanza di coraggio e anche un pizzico di omertà. Del resto quel comizio è stata la sagra dell’omertà; abbiamo sentito urlare di piovre, poteri forti, giornali on demand ma mai è stato fatto un nome. Mai.
A smentire Ancona, per qual che ci riguarda, come al solito ci sono i fatti. E i nostri fatti sono le interviste, alcuna da prima pagina, che nel corso del tempo Extra Magazine ha dedicato proprio all’ex primo cittadino (siamo stati i primi a lanciare la sua candidatura nel 2012) e ai suoi assessori. Ne abbiamo scelte alcune che riproponiamo ad Ancona insieme a una “demand”: se dedica spazio a chi non la pensa come lei, Extra Magazine è un giornaletto “on demand”; nel caso contrario cos’è, la celebrazione assoluta della libertà di stampa?  Così, giusto per saperlo.
Devo dire anche che evidentemente non ho la fortuna, la bravura, la simpatia e la parentela di Donato Carrisi che durante lo spettacolo realizzato insieme a Renzo Rubino lo scorso dicembre al Palazzetto dello sport, (qualcuno sosteneva che il fine ultimo era lanciare la candidatura a sindaco di Stefano Coletta) disse: “l’amministrazione è caduta per colpa di una persona arrogante e presuntuosa”. Proprio quella persona “arrogante e presuntuosa” che domenica 4 giugno era in prima fila al Park Hotel ad applaudirlo.
 



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