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Salvini ci prova

Pubblicato da: Categoria: EDITORIALI

20
SET
2018

Molti sapranno che il reato di atti osceni in luogo pubblico è stato depenalizzato ("Un altro regalo del Pd", tuona il Ministro degli Interni). Senza entrare in particolari, il buon senso e il buon vivere impongono a chi commette atti osceni la massima libertà di farlo tranne che - non si dispiacciano gli estroversi - davanti allo sguardo di altre persone per cui assistere a certe performarce risulterebbe una vera e propria violenza. Se prima però questo atteggiamento veniva punito penalmente (mai avverbio fu più appropriato), ora gli sporcaccioni se la cavano con una semplice multa. Ovvero - e qui divento ahimè più esplicita - eiaculare in tram sulla gamba di una donna inconsapevole (è successo davvero) diventa meno grave che far fare la pipì al cane. Sempre di liquidi si tratta, vero, ma una donna ha una sensibilità diversa rispetto a un muro o alla ruota di un'auto ed è un peccato vedere maggiormente tutelati questi ultimi.
Il confine che separa l'espressione di un impulso incontrollato e incontrollabile da un atto di violenza è molto incerto, per questo pare opportuna la richiesta di Salvini affinchè l'autoerotismo in pubblico torni a essere punito più duramente ma destano sospetto la tempistica e i modi delle sue dichiarazioni. In queste ore è necessario infatti distrarre l'attenzione pubblica da quei 49 milioni di euro che la Lega deve restituire a seguito della vicenda giudiziaria che ha visto condannare in primo grado Umberto Bossi e il tesoriere Francesco Belsito per la truffa dei falsi rimborsi elettorali del biennio 2008-2010. Le condizioni dell'accordo sono quantomeno inusuali e di favore: seicentomila euro ogni 12 mesi, per circa 75-80 anni. Quale migliore argomento così pruriginoso può catalizzare l'attenzione e lo sdegno giustizialista del popolo indirizzandoli altrove? La cronaca poi è dalla sua parte, visto che l'ultimo a beneficiare della "sanatoria" è stato un 28enne albanese che si era esibito davanti a una ragazzina a Venezia: nessuna pena, solo una multa. E via con il solito linguaggio salvifico (anzi, è il caso di dire salvinifico) "giù le mani da donne e bambini!", neanche fosse mica un ministro della repubblica quanto piuttosto l'uomo della provvidenza venuto a toglierci dai guai in questa valle di lacrime invasa dai selvaggi e martoriata dagli iscritti al Pd. Ci prova. E purtroppo ci caschiamo.



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