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WUNDERKAMMER/VI AUGURO DI DESIDERARE

Pubblicato da: Categoria: EDITORIALI

20
DIC
2018

Nel De Bello Gallico di Giulio Cesare i desiderantes erano i soldati che aspettavano i loro compagni dal campo di battaglia, non ancora tornati nonostante la notte già scesa (da "sidera", stelle).
Desiderio. Ho sempre amato questa parola che contiene in sè, con quel "de" iniziale e privativo, una componente di nostalgia e di lontananza, ma allo stesso tempo anche un'esortazione potente di attesa e di ricerca verso la propria stella.
L'esperienza del desiderio è l'unica in grado di destabilizzare, di portare verso altro o l'Altro. O l'alto.
È questa l'unica forza capace di costringere a non guardare più nello specchio le proprie sofferenze narcisistiche, l'unica in grado di distrarci dall'Io per sbilanciarsi verso l'esterno della nostra gabbia di comfort: tutto questo per (ri)unirci a qualcosa che è già nostro, che è già Noi.
È la spinta del desiderio quella che aggiunge grazia e distingue la nostra vita da quella vuota e tormentata di Sisifo. Vero è che anche il desiderio può non essere buono, può essere eccessivo e malvagio, come l'umanità che crea e da cui è creato: è il tormento impotente e forsennato dell'avaro, dell'invidioso, del Don Giovanni o della mantide vorace, del bulimico, dell'anoressico, dell'accidioso, di colui che non desidera nulla e che vive lontano dalla vita. Desiderare altro da sè o l'Altro, invece, significa riconoscere e voler essere riconosciuti, significa dare un nome e quindi un senso a quello che si fa e come lo si fa per arrivare a un nuovo equilibrio che comprenda l'oggetto del desiderio. Cos'è la nostra storia se non l'insieme dei nostri desideri?
Ecco perchè per il nuovo anno che verrà non vi augurerò felicità, benessere, amore, ricchezza: ho imparato che ognuna di queste cose va lavorata, sudata, guadagnata, meritata e nessuna congiunzione astrale o reddito di cittadinanza o fortuna planata dal cielo può molto se l'animo non vale, se non è audace, costante, disciplinato, concentrato. Per il 2019 vi auguro di desiderare maggior benessere, di desiderare l'amore, di desiderare una Gucci, di desiderare un mondo migliore, di desiderare un lavoro migliore o anche solo un lavoro, di desiderare una casa con un camino, un mucchio di gattini, un bambino, qualcuno che ci voglia bene, qualcuno a cui voler bene, nuove conoscenze, l'assenza di chi non ci ama, la presenza di chi amiamo, un viaggio, una meta, un risultato, questo e tutto quello che di buono si può desiderare vi auguro e anche di più: vi auguro di desiderare, nostalgici e in attesa come i soldati di Cesare sotto le stelle, pieni di speranza.

 



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