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IL BUONISMO IMPERANTE CI PERDERA'

Pubblicato da: Categoria: EDITORIALI

12
SET
2014
Da alcuni decenni una subdola patologia sta imperversando nel vecchio continente ed in Italia in particolare: il buonismo! Una sindrome inquietante come gran parte degli "ismi" che incombevono ed ancora oggi incombono sulla nostra malandata Europa: il comun"ismo", il naz"ismo", il fondamental"ismo", il terror"ismo", il colonial"ismo", il razz"ismo", il terzomond"ismo", ma anche il bull"ismo", il mach"ismo", il femmin"ismo", e ancora il corporativ"ismo", il sindacal"ismo", l'ambiental"ismo". E chi più ne ha più ne metta. Ma la peculiarità del buonismo rispetto a tutti gli "ismi" suddetti sta in una perversa trasversalità e, ancor più grave, a senso unico perchè si esercita esercita sempre nei confronti di chi delinque o, quantomeno, di chi agisce in violazione delle regole civili e sociali. Per tentare di dimostrare che non si tratta di una mia personale ossessione vorrei portare alcuni esempi, a partire dalla tragica vicenda accaduta a Napoli pochi giorni fa. dato per assodato l'umano sentimento di pietà nei confronti di una giovane vita spezzata, i fatti ci raccontano di un posto di blocco forzato, un obbligo a fermarsi all'alt delle forze dell'ordine non rispettato, un motorino abilitato al trasporto di un solo passeggero su cui viaggiavano in tre e tutti senza il casco regolamentare. Ed ecco entrare in azione il buonismo che condanna aprioristicamente chi, forse anche sbagliando, cercava di far rispettare le regole e si schiera compatto a difesa di chi quelle regole stava oggettivamente trasgredendo. Ma, al di là di questo relativamente piccolo episodio per quanto drammatico, il buonismo si manifesta in forme virulente in tutti i grandi avvenimenti che stanno caratterizzando il nostro tempo. I terroristi dell'ISIS inaugurano la nuova stagione del reality degli sgozzamenti ed immediatamente una falange di buonisti ci invitano a comprendere le buone ragioni degli sgozzatori e a richiamarci al dialogo con essi. Il nostro Paese è meta incessante di immigrati irregolari, quelli che non possiamo chiamare più "clandestini". Ebbene il buonismo nostrano non solo li accoglie ma mette a loro disposizione alberghi di 3 e 4 categoria, vitto che viene contestato perchè non gradito a questi "palati sopraffini", sigarette a gogò ed un mensile che si aggira intorno ai 400 euro. E gli italiani che vivono al di sotto dei livelli minimi di sopravvivenza? Si arrangino! E i pensionati a 500 euro al mese? Si arrangino! Ancora. La multietnicità ci mette a contatto stretto con etnie e credi religiosi diversi dal nostro. Ed ecco tornare il buonismo peloso e viscido che, più realista del re, si preoccupa di togliere i crocifissi dalle aule scolastiche per non urtare le diverse sensibilità di chi professa altre religioni. E la sensibilità dei cristiani, che per ora ancora sono la maggioranza nel Paese? Si adeguino! Poi c'è il buonismo giudiziario, sempre a vantaggio del re. Hai ucciso un uomo, una donna, un bambino perchè in stato di ubriachezza o sotto l'effetto degli stupefacenti li hai travolti sul ciglio della strada e non ti sei neanche preoccupato di soccorrerli? Non temere, c'è sempre un giudice buonista che ti rimanda a casa con una tiratina d'orecchi. Hai molestato una donna o l'hai addirittura violentata per strada? Non temere, c'è sempre un giudice buonista che accuserà la vittima di istigazione alla violenza perchè i jeans erano troppo attillati o la gonna troppo corta. E ti rimanderà a casa, libero di violentare ancora. Potrei continuare per pagine intere. Allora qui, da queste pagine, voglio rivendicare il mio diritto alla cattiveria. Voglio fortemente essere al fianco delle forze dell'ordine che ogni giorno sacrificano la loro vita sulle strade per consentire a tutti di vivere al meglio la giungla quotidiana. Voglio fortemente che chi arriva da clandestino venga rinchiuso e rispedito nel paese d'origine (discorso altro è quello dei veri rifugiati o dei veri profughi). Voglio fortemente che chi sceglie legalmente di vivere nel nostro Paese rispetti le nostre leggi e le nostre tradizioni, altrimenti sono invitati a tornare nei loro paradisi d'origine. Voglio fortemente che la giustizia del mio Paese sia giusta e certa. Chiamatelo pure "cattivismo", se volete. Di certo questo buonismo ci perderà!  
 



Commenti:

Lucia laporta 12/SET/2014

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