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Giù le mani dalla nostra intelligenza

Pubblicato da: Categoria: EDITORIALI

28
APR
2016
Cominciamo bene rifuggendo ogni ambiguità: la teoria gender non esiste. Quindi, come ogni numero moltiplicato per zero dà zero, così ogni dibattito intorno a questo tema non ha motivo di esistere. È come disquisire di ufo e scie chimiche, non è la quantità di chiacchiere che riuscirebbe mai a concretizzare il nulla. E invece ci ritroviamo a parlarne se non fosse perchè di mezzo vi è un cardine fondamentale del nostro vivere civile, la tolleranza delle diversità.
Nei giorni scorsi si è tenuto a Martina Franca un convegno in cui relatore era Gianfranco Amato, avvocato che - a ben vedere le foto - dà ragione alle teorie lombrosiane ma non a quelle del nomen omen, vista l'inesistente amabilità del personaggio. Il titolo dell'incontro era: "Giù le mani dai nostri bambini", con tanto di foto di biondissimi e sorridenti infanti, ariani al punto giusto, perfetti per fare da contraltare alla micidiale teoria gender, espressione che esaltati come Amato usano per sostenere che esistano oscuri progetti votati a distruggere l'istituzione della famiglia. Gay, lesbiche, promiscuità sessuale e incitamento alla depravazione, tutto  in un unico calderone senza alcuna pretesa di validità scientifica. Fesserie. Fesserie su fesserie argomentate da oltre duecento slide, il nulla moltiplicato per se stesso e mischiato a teorie di complotto: immaginate voi quale possa essere il risultato, ovvero la creazione di un mostro e delle prove (false) della sua esistenza, per avere il pieno controllo dell'immaginario collettivo attraverso il terrore psicologico. 
Non sono i "diversi" a qualunque titolo i veri pericoli della società, anzi ne costituiscono un valore aggiunto, come ha ben detto Papa Francesco: ben vengano la promozione del rispetto delle identità di genere e il superamento di stereotipi sessisti (come quelli che vogliono il maschio violento e la femmina sottomessa) attraverso la diffusione dell'educazione affettiva e sessuale. Solo così si attueranno i principi di pari dignità e non discriminazione sanciti dalla Costituzione, dal cristianesimo e dal buon senso.
 



Commenti:

Giuseppe ancona 29/APR/2016

Ottimo editoriale, Direttora. Mentre non condivido per nulla la chiusura con l'immancabile riferimento a papa Bergoglio che sembra ormai obbligatorio citare per qualunque schieramento o posizione politica, quando si parla di diritti civili, questioni etiche e valori umani. Povera quella terra che ha bisogno di ...papi

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