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DOVE MUOIONO LE RONDINI

Pubblicato da: Categoria: EDITORIALI

9
DIC
2016
Ho votato. Come, sono fatti miei. L'emergenza del paese non è la mia. Sono anni che di emergenza in emergenza, noi siamo qui ad aspettare. E quando dico noi, intendo le persone tranquille, pacate, che hanno fiducia negli altri. E di emergenza in emergenza, il tempo passa. Ma ci sono sempre tavole imbandite, e morti di fame che non sanno che mettere a tavola. Abbiamo votato in tanti: bellissimo, il sale della democrazia. Ma come al solito l'un contro l'altro armati. Hanno votato i giovani, il nostro futuro. Altra cosa bellissima. E quanti anni sono, di grazia, che non si spiega ai giovani la Costituzione nella scuola?
L'emergenza del paese non è la mia. Non sono io che rifaccio la segnaletica orizzontale di una strada appena riasfaltata e traccio una doppia linea continua in terra, deliberatamente (perchè - testuale - non voglio assumermi responsabilità di eventuali incidenti), e impedisco la svolta a destra e sinistra alle numerose contrade che si affacciano su quella via.
L'emergenza del paese non è la mia. La mia emergenza è il continuo confronto con imbecilli e presuntuosi, che siccome hanno in testa un cappello con scritto sopra "capo qualcosa"  pensano di essere chissà chi. Come i capo scala dei condomini fascisti.
Siamo uomini o caporali?
Ecco, la mia emergenza sono i caporali, gli ominicchi. Anche se sono molto più eleganti di me e se hanno più soldi di me.
Io sono libero, come una rondine.
E nessuno sa dove muore una rondine, e quando.
*Giuseppe Caravita di Toritto è avvocato del Foro di Roma e scrittore.


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