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WUNDERKAMMER/CHIARA, IL SUPER E IL SEDANO

Pubblicato da: Categoria: EDITORIALI

25
OTT
2018

Chiara Ferragni organizza, insieme alla suocera, un party a sorpresa nel Carrefour di City Life a Milano per il suo Fedez. Reduce da infinite polemiche sull'acqua a 8 euro la bottiglia - griffata con il suo logo -, la bionda influencer ha pensato di regalare al consorte una festa alquanto originale per il suo ultimo genetliaco prima dei trenta: in realtà pare - come recita il comunicato di Carrefour - che già quel supermercato fosse stato affittato come set fotografico e feste aziendali (?), ma l'idea di Chiara era quella di divertirsi alla parola d'ordine "possiamo prendere quello che vogliamo". Gli invitati, insieme alle committenti e al festeggiato, hanno fatto il loro dovere, ovvero offrire il migliore show possibile ai social, giocando con i carrelli, strusciandosi addosso un sedano, palleggiando con i panettoni e altre cose goliardiche che si fanno sia quando si è ricchi e spensierati ma anche quando si è semplicemente un po' su di giri.
Apriti cielo.
L'italico popolo di Istagram ha iniziato ad attaccare in diretta il comportamento dei festaioli con una violenza tale che Fedez, che si vede essere in fondo un bravo ragazzo, timorato non dico di Dio ma della madre e della moglie sì, prende da parte la consorte - più esperta in queste cose - e dice riferendosi al cibo sballottato, tocchicchiato, strusciato: "Diciamo che lo diamo in beneficenza?", dando in pasto con questo labiale rubato ulteriore alimento per le polemiche. Come se si cadesse dal pero pensando alla perduta spontaneità di questi ragazzi, capaci di spostare milioni con un solo post. La verità è che il loro è un lavoro, finanche duro, perchè per essere quello che sono devono essere veloci, arrivare primi in un mondo che non chiede tanto il talento quanto la rapidità, soprattutto ora che di influencer ce ne sono tantissimi e tutti agguerriti. Facciamocene una ragione, l'asticella valoriale è saltata da un bel po', inutile indignarsi per lo spettacolo - bruttino, in verità - del party al super, perchè dovrebbe infastidire più la cultura dell'all you can eat e la voracità con cui molti riempono i piatti ai buffet abbandonandoli poi appena smangiucchiati: in entrambi i casi c'è non solo spreco di cibo ma anche quella pessima abitudine ad abbuffarsi come se si fosse reduci dell'Armir. Non ho l'abitudine di strusciarmi addosso del sedano ma molto sedano è transitato - mea culpa - dal frigo al contenitore dell'umido nell'attesa mai conclusa di essere cucinato: insomma, chi è senza peccato scagli la prima pietra. Invece, piuttosto che fare a chi si scandalizza di più, io ringrazierei questa ragazza perchè, in maniera del tutto inconsapevole, sia chiaro, offre degli spunti di riflessione chiari come il suo nome: mai si era parlato dell'importanza dell'acqua come nel caso dell'Evian griffata e quando mai l'italiano medio si era così infervorato nel vedere maltrattare il cibo. Si è tirato in ballo anche lo sfruttamento del personale nei supermercati, in un'ondata di indignazione che è alimentata anche dal pensiero un poco invidioso del: "ma vedi questi, belli, ricchi e cafoni che se la spassano". Insomma: più che farci sognare, Chiara Ferragni ci fa riflettere. Bene così.
 



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