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Informati o indottrinati: quando i politici non sempre dicono il vero

Pubblicato da: Categoria: EDITORIALI

20
GEN
2020

Tutti, specie se genitori e assidui frequentatori dei bambini, conoscono quella fase dello sviluppo infantile compresa fra il secondo e il terzo anno di vita, caratterizzata da una domanda insistente: “Perché?”. Seppure possa apparire perfino tediante, a quella domanda è importante fornire risposte, semplici ma concrete, tali da soddisfare la curiosità infantile e appagare la richiesta di attenzioni. A pochi anni di vita, i bambini devono confrontarsi con un universo di realtà e argomenti sconosciuti, nel quale potrebbero sentirsi disorientati. Con lo sviluppo, s’impara, o si dovrebbe imparare, a indirizzare gli interrogativi verso le giuste fonti e, tanto più s’individuano quelle corrette, quanto più aumentano cognizione e discernimento. Il problema, quindi, non è per nulla la “fase dei perché” nell’infanzia, quanto la crescente diminuzione d’interrogativi che si pongono gli adulti, progressivamente più passivi nell’accettare risposte occasionali e, spesso, funzionali ad altro, anche prive di fondamento. Lo spirito critico, infatti, tende a essere sopito a favore dell’acquisizione d’informazioni provenienti da una miriade di canali differenti, primo la rete internet, dove le nozioni sono dispensate da chiunque e in modo indistinguibile. Non per questo, la responsabilità è della rete, dei giornali, dei libri o dei canali televisivi ma degli utilizzatori. Se gli strumenti di ricerca sono adoperati in modo scorretto, assimilando informazioni apaticamente e, peggio, essendo convinti di aver ricevuto una risposta inconfutabile, si ottengono gli stessi benefici provenienti dal pettegolezzo. È evidente che le esigenze di sapere si confrontino con la praticità e affidarsi a risposte non debitamente avallate, è molto probabile. In tal senso, piuttosto che imbattersi in argomenti complessi, suscettibili di molteplici teorie, è più corretto partire da concetti basilari, capaci di formare coscienza e conoscenza proprie, cercando attentamente le spiegazioni laddove le fonti siano il più sicure e autorevoli possibile. Meglio evitare teorie terrapiattiste o novax se non si possiedono precise cognizioni di geodesia e immunologia, evitando categoricamente di acquisirle dalla rete, ma seguendo i canali accademici tradizionali non prima di avere cognizione di tutte le materie propedeutiche. La ricerca di risposte ai propri interrogativi, non solo è giusta ma necessaria alla propria crescita intellettiva e alla maturità pertanto, non è sempre necessario ricercare in proprio le risposte ma ci si può affidare a chi ha maggiori competenze specifiche. Un’attenzione particolare deve essere posta nell’acquisizione di notizie quotidiane e nell’ascolto delle opinioni politiche. Nel primo caso, in assenza di strumenti di verifica, è sempre consigliabile ascoltare più fonti, tralasciando quelle non sufficientemente affidabili e osservando con cautela quelle molto differenti sullo stesso argomento. La valutazione delle opinioni soggettive presenti nelle notizie, devono essere rinviate alla conoscenza certa degli eventi. Ad esempio, il caso Bibbiano. Circa le dichiarazioni e i comunicati stampa politici, è necessario essere ancora più cauti. Partendo dal presupposto che i politici non sono esseri superiori inviati dall’Olimpo per indicare la giusta strada, i loro argomenti sono, ovviamente, dettati dai propri interessi e quelli del proprio schieramento, pertanto tendenziosi e tesi ad acquisire consensi. Quando i politici esprimono opinioni su argomenti strettamente connessi alla loro funzione, devono essere ascoltati con l’attenzione che meritano ma se diffondono informazioni o tesi su temi a loro estranei, salvo che non abbiano specifiche competenze, devono essere valutati alla pari di chiunque altro. Per quanto si possa essere fedeli al proprio beniamino politico, è buona prassi verificare le sue dichiarazioni per evitare di sminuire la propria intelligenza e rischiare di apparire stupidi indottrinati. Chi continui a nutrire il bisogno di verificare in prima persona, può trovare risposte reali nei siti istituzionali posti a disposizione dai diversi dicasteri per informare i cittadini. Le affermazioni ampiamente diffuse dai politici su immigrazione, criminalità, stupefacenti, campagne vaccinali, imposte, spesa pubblica e altri argomenti d’interesse comune, sono sempre verificabili. Le possibilità sono due: vero o falso. Le ricerche comportano lo stesso tempo necessario per informarsi sui reality show o il gossip. Nel caso delle notizie e degli argomenti politici, porsi interrogativi su quello che si legge o ascolta è segno di maturità e capacità di discernimento. È meglio interrogarsi in eccesso, piuttosto che commettere errori grossolani, come nelle urne, per doversene pentire a posteriori quando, ormai, è troppo tardi.



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