MENU

Eva, "Giunior Chelli" a Sanremo e la censura dell´odio

Pubblicato da: Categoria: EDITORIALI

29
GEN
2020

L’immagine dipinta da Michelangelo la conosciamo tutti. Peccato che contenga uno sbaglio. Posso dirvi che l’uomo lo ha cretato Eva, non Dio. Non è un’eresia, né una bugia. Eva crea l’umanità quando le dona la conoscenza del bene e del male. Suvvia, siamo seri, ma quei due ragazzotti ignari, inebetiti, privi di sofferenze e bisogni, non vorremo mica definirli “umanità?”

La più grande fake news della storia riguarda la favola più famosa al mondo, e ne stiamo pagando le conseguenze ancora oggi. Ci sono in giro infatti un sacco di falsi dei, che pensano di poter privare i figli di quel morso alla mela della conoscenza del male. Qualcuno vuole ridurci ad automi, cancellare una cospicua porzione del nostro cervello, programmarci per impedire di nuocere, a noi stessi e al prossimo. Il processo prevede una riduzione dell’umano a sorridente pupazzo, per mezzo dell’aspirazione dei file che possono indurlo in tentazione.

Niente pensieri impuri, parole sporche, via i libri e i filmati che ispirano violenza, stando al massimo bene attenti che tra i documenti rimossi dalla nostra anima non ci scappi pure la nona di Ludovico Van, che non si sa mai, basta distrarsi un attimo e il Dio di turno può cancellare pure quella.

Non siamo proprio in grado di essere grati ad Eva, la nostra progenitrice. Ci ha insegnato a scegliere il bene, a desiderare il possesso della nostra ragione critica, ma ci piace confondere la mancata conoscenza del male con la sua sconfitta. Se qualcosa di brutto e malvagio si affaccia nel nostro piccolo mondo, come magari le parole di una canzonaccia qualsiasi, invece di opporgli i nostri valori, la capacità di trasmetterli ai figli, si scatena il panico, e parte la corsa alla censura.

Stiamo così correndo una folle e pericolosa corsa verso la perdita della memoria, privando potenzialmente chi verrà dei ricordi necessari ad esercitare e vivificare la critica, la conoscenza ed il consapevole ripudio del male. Se non ci piace l’odio non proviamo a contrastarlo, ma cerchiamo di sotterrarlo, ignorando che non solo ciò è tecnicamente impossibile, ma che si è anche mostrato sempre inutile, nel corso di secoli di storia della nostra specie.

Il male è in noi, per nostra fortuna. Conoscerlo, pensarlo, riflettere sulla sua manifestazione, sono presupposti essenziali per poterci difendere da una sua rinascita. Eva aveva già capito tutto, ci aveva dato la chiave per cavarcela, ma sembra che la paura di essere umani voglia impedirci di fare il bene. 



Lascia un commento

Nome: (obbligatorio)


Email: (obbligatoria - non sarà pubblica)


Sito:
Commento: (obbligatorio)

Invia commento


ATTENZIONE: il tuo commento verrà prima moderato e se ritenuto idoneo sarà pubblicato

Sponsor