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Questa settimana un Tè con FRANCO SCIALPI

Pubblicato da: Categoria: POLITICA

2
MAR
2012

 

Il tratto principale del tuo carattere?
«Sono un Ariete con tutti i tratti caratteristici, positivi e negativi, di questo segno zodiacale, quindi: irrequieto, iper-attivo, incline all’avventura, deciso, leale, impulsivo, impetuoso, impaziente, generoso, espansivo, testardo.»
 
Il tuo principale difetto?
«Senza dubbio l’impazienza che mista all’impulsività può apparire come arroganza ma in realtà è solo il frutto del mio decisionismo.»  
 
Se potessi cambiare qualcosa in te?
«Non cambierei nulla spinto dalla convinzione che non esistano pregi o difetti ma solo varie sfaccettature della propria personalità o del proprio aspetto fisico. Se solo volessi correggere anche solo il più piccolo dettaglio di me, io cesserei di esistere. Certo, mi piacerebbe essere più ponderato nelle decisioni, che difendo fino alla testardaggine, potrei dire di voler cambiare caratterialmente, preferirei essere meno impulsivo e testardo, ma in quel caso il mio carattere muterebbe, e forse non sarei più in grado di riconoscermi.»
 
Se potessi cambiare qualcosa in Italia?«
«Non mi ritengo all’altezza di distribuire ricette per l’Italia. Ma sono fiero di essere italiano. L’Italia è un grande Paese per storia, bellezza, tradizioni e cultura.»
  
Chi e cosa avvelena Martina Franca?
«Il “Tutti Contro Tutti” di quei politici locali che perseverano in  battaglie di retroguardia ed eccedono nei personalismi ma senza offrire una visione futura. L’opinione pubblica è stanca di questo modo di far politica ed è giunto il tempo di fare quadrato per la Città. Una città che ha bisogno di rimettersi in discussione, attraverso un impegno civile per una causa che non sia una poltrona da consigliere comunale. L'impegno amministrativo è un modo per servire la propria Comunità, e quindi deve essere compiuto con spirito di servizio e non di protagonismo.»
 
Chi e cosa la salva?
«Il cittadino martinese, per il suo imprinting storico culturale.»
 
Indignato o rassegnato?
«Né indignato né rassegnato, ma pienamente convinto che occorra rimettersi al lavoro per recuperare il nostro Paese. Lo sforzo deve essere compiuto da tutti per dare un futuro migliore ai nostri figli.»
Stato d’animo attuale? «Sereno variabile.» 
 
Canzone preferita?
«Amo la musica e non potrei stare senza.. Indipendentemente dai gusti personali, la musica rappresemta la colonna sonora dei migliori momenti della mia vita.
Amo la musica e non potrei stare senza.. Indipendentemente dai gusti personali, la musica rappresemta la colonna sonora dei migliori momenti della mia vita.
Amo la musica e non potrei stare senzaAmo la musica e non potrei vivere senza. La musica rappresenta la colonna sonora dei momenti migliori della mia vita. Gli Eagles (“I Can't Tell You Why”), i Toto (“Georgy Porgy”), Mina, Lucio Battisti, non disdegno Giorgia che mi porta a pensare a Roberta, mia figlia, mentre Cremonini (Lunapop) a mio figlio Carlo.»
 
Cosa c’è sul tuo comodino?
«Un’immagine di Gesù Cristo, un’altra raffigurante la Madonna della Sanità, la foto dei miei figli e un libro in questo periodo sul training autogeno.»
 
La cosa di cui vai più fiero?
«La mia famiglia.»
 
E quella di cui ti penti di più?
«In quasi mezzo secolo di vita ho certamente commesso diversi errori, ma fanno parte del mio percorso di vita.»
 
In quale personaggio storico ti reincarneresti?
«Sono un appassionato di storia, dal Risorgimento alla Seconda Guerra Mondiale. Mi piace l’idea del patriota che dà tutto se stesso per il raggiungimento del fine prefissato.» 
 
Se non avessi fatto l’impiegato, quale mestiere ti sarebbe piaciuto fare?
«L’agente di commercio, attività che ho comunque svolto con discreti risultati prima di fare l’impiegato. Sono sempre stato attratto da lavori che offrono possibilità di contatto con gli altri e quindi di un continuo confronto.»
 
Oggetto feticcio?
«Non sono un feticista quindi non porto con me nessun particolare oggetto.»
 
Oggetto del desiderio?
«Desideri ne ho tanti, vorrei avere una piccola casetta nella campagna di Martina e vedere realizzati gli obbiettivi dei miei figli.»
L’ultima zingarata?
«Ogni qualvolta ho avuto la compagnia giusta, forse l’ultima l’estate scorsa.»
Cosa ti fa più ridere?
«Un buon comico, Totò, Peppino De Filippo, Vincenzo Salemme, Carlo Buccirosso.»
 
Cosa ti fa più paura?
«L’idea di non poter rivedere le persone a cui sono legato affettivamente, la mia famiglia.»
 
Luogo del cuore?
«Ho vissuto tante tappe della mia vita in un posto di mare sul litorale Adriatico, Monticelli.»   
 
Omonimi: Franco Palazzo e Gianfranco Chiarelli. Con chi dei due andresti in vacanza?
«Pur avendo stima del dott. Franco Palazzo e dell’avv. Chiarelli in vacanza ci vado con la mia famiglia.»
 
Franco Ancona e Michele Marraffa. Se un giorno l’ascensore del Comune si bloccasse, con quale dei due probabili candidati a Sindaco condivideresti più volentieri quello spazio angusto fino all’arrivo del tecnico?
«Abito in una palazzina al primo piano e non utilizzo affatto l’ascensore, quindi per abitudine ho poco usato l’ascensore del Comune. Perciò non mi pongo il problema di condividere quello spazio angusto con i due probabili candidati alla carica di Sindaco.»
 
Con quale politico, possibilmente locale, riuscirebbe più piacevole un viaggio auto da Martina a Roma?
«Parlare di politica in viaggio non è così tanto piacevole, comunque, se dovessi fare un viaggio in auto sino a Roma, per motivi politici, sceglierei certamente mio fratello Riccardo.»
 
Chi salvi della passata amministrazione martinese?
«Non mi piace giudicare e criticare l’operato degli altri, certamente non salverei me.»
 
Secondo la legge del contrappasso, quale sarebbe la tua pena più grande?
«Sono caratterialmente molto attivo e noi vorrei mai finire per trovarmi indifferente e pigro.»
 
Cosa c’è nel frigo di un ex Consigliere comunale?
«Non mi occupo personalmente di fare la spesa, ritengo che mia moglie, in modo oculato e nel limite delle nostre possibilità, non faccia mancare niente, soprattutto ai figli.»
 
E nell’armadio?
«L’abbigliamento è per me una passione, per questo nel mio armadio ci deve essere sempre tutto quello che necessita per ogni occasione.»
 
C’è qualcosa che dici in privato e che neghi in pubblico?
«Di solito no, forse in alcune occasioni ho dovuto farlo per causa di forza maggiore.»  


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