Pubblicato da: 
Categoria: POLITICA
Nel secondo congresso provinciale che si è svolto a Taranto lo scorso fine settimana, il consigliere comunale Giuseppe Cervellera è stato eletto delegato provinciale e regionale di Sinistra Ecologia e Libertà. Al termine di un interessante e partecipato dibattito congressuale, si sono tenute le votazioni per l'elezione dell'assemblea provinciale, per i delegati regionali e nazionali con il risultato che ha premiato il giovane consigliere comunale martinese.
"Esprimo grande soddisfazione - il commento di Cervellera - per l'esito finale, ringraziando tutte le amiche e gli amici di Martina Franca che hanno contribuito alla mia elezione a delegato provinciale e regionale.
Nella mia relazione ho sostenuto con convinzione l'esigenza di costruire una sinistra unitaria ed europea che sappia dare risposte concrete ai temi del lavoro, dei diritti civili, dello sviluppo economico, alla tutela delle fasce più deboli. In particolare lo sviluppo economico, deve ripartire dalle piccole e medie imprese, con politiche forti che favoriscano l'innovazione e le nuove tecnologie e con politiche che diano inizio ad una riconversione ecologica della nostra produzione. Quando si parla di sviluppo, si deve intendere contestualmente l'esigenza di dare slancio immediato all'istruzione e alla ricerca, introducendo importanti e razionali investimenti dagli asili nido sino alle Università. È su questi temi che si gioca il superamento della crisi nel nostro paese.
Per realizzare un soggetto politico forte, che possa contribuire con efficacia all'applicazione delle politiche progressiste e socialdemocratiche, è necessario avere una sguardo ampio, rinnovato e volto all'apertura nei confronti di cittadini, movimenti ed associazioni che hanno una medesima prospettiva. Occorre "risiedere" tra la gente comune e non chiudersi nelle rigide regole burocratiche e nelle stanze di partito. Occorre una classe dirigente entusiasta, audace, coraggiosa ma anche paziente e capace di ascoltare e recepire i bisogni dei cittadini. Occorre assolutamente un partito che non sia leaderistico, fondato ed appiattito solo sul volere e sulle decisioni del suo leader."
