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Onestà intellettuale

Pubblicato da: Categoria: POLITICA

14
DIC
2013

 

Sulla vicenda TARES interviene il consigliere comunale di SEL Giuseppe Cervellera il quale, nel dfendere l'operato dell'Ammnistrazione Comunale, si dice pronto a chiedere scusa ai martinesi per i disagi che stanno vivendo i questi giorni; anche per le resposabilità e gli errori commessi dall'Amministrazione Comunale (questo lo aggiugiamo noi). A cervellera va comunque dato atto di essere stato, al momento, l'unico componente della "plaudente" maggioranza consiliare, ad averci messo la faccia. 
 
“La politica del far male e della gamba tesa è stata già perpetrata ai danni dei cittadini martinesi quando, negli anni passati, nessuno ha mosso un dito per creare un nuovo appalto dei rifiuti basato sulla raccolta differenziata”. Ecco la risposta di Giuseppe Cervellera, consigliere comunale di SEL, dopo l’attacco che il movimento politico IdeaLista ha sferrato alla maggioranza, accusata addirittura di essere la responsabile della crisi economica dei martinesi. “Le conseguenze – prosegue Cervellera – del pessimo malgoverno dell’ultimo decennio, purtroppo continuano ancora oggi a riverberarsi sulla nostra comunità, considerata la prossima entrata in vigore della nuova ecotassa regionale, che peserà come un macigno sulla testa dei martinesi. A tal proposito – sollecita l’esponente di SEL – invito il presidente Vendola e tutta l’amministrazione regionale a prorogare l’entrata in vigore dell’ennesimo balzello ai danni dei cittadini martinesi. L’amministrazione comunale in carica non ha responsabilità sulle percentuali di raccolta differenziata, in quanto la legge regionale istitutiva degli Aro è entrata in vigore solo nel mese di agosto 2012. L’Aro di cui il nostro comune è capofila è riuscito a dotarsi in tempi record di un piano industriale dei rifiuti, pronto ad esser portato in consiglio. Pertanto, ritengo non sia corretto far gravare ancora una volta sui cittadini le complicazioni burocratiche necessarie per dar esecuzione al Piano regionale dei Rifiuti, che pur condivido. Pare più opportuno far slittare di un anno l’applicazione della nuova ecotassa, imponendo un cronoprogramma ai comuni che sono in ritardo con gli adempimenti della raccolta differenziata”.
Dopo i riferimenti alla politica locale e regionale, Cervellera tira in ballo anche il Governo nazionale: “Una menzione merita anche la grande confusione generata dal Governo centrale sulla questione della Tares, che ha creato nella pratica inevitabili ritardi e disguidi. In merito all’invio delle cartelle riguardanti la maggiorazione di tariffa per la tassa sui rifiuti, che prevedono l’aumento di 0,30 centesimi a metro quadrato e che, soprattutto, costringono i martinesi a dover pagare il conguaglio entro lunedì, è vero – spiega il delegato provinciale e regionale del partito vendoliano – che sin dalla circolare del ministero del 9 settembre era previsto, entro i termini del 16 dicembre, il pagamento maggiorato della Tares a favore dello Stato, ma soltanto a fine ottobre, tra incertezze e ripensamenti, il decreto è diventato legge ed il 2 dicembre, con nuova circolare ministeriale, il tutto è stato definitivamente sancito. Nonostante ciò, sono comunque disposto a scusarmi con i cittadini che stanno subendo questa decisione, imposta dallo Stato e che mette in seria difficoltà gli abitanti di Martina ed anche noi amministratori, che siamo costretti a svolgere il ruolo di meri esattori chiedendo loro un tributo da destinare al Governo centrale”.
“Tutto questo – conclude Cervellera – dimostra che noi paghiamo lo scotto di avere al governo le larghe intese, che hanno creato una politica fiscale contraddittoria e confusionaria, che nasce da due visioni, ideologie e culture politiche completamente diverse, visto che sia l’una che l’altra tendono a soddisfare, in primis, la propria base elettorale. Non a caso, ci sono state numerosissime modifiche delle leggi sulla Tares e sull’IMU, che adesso ha anche un nuovo nome, IUC. Spero che l’elezione di Matteo Renzi a Segretario Nazionale del Partito Democratico riesca ad influire maggiormente nelle scelte del governo centrale per generare meno contraddizioni, visto che il vincitore delle primarie è un sindaco ed ha ben presenti le difficoltà che le amministrazioni comunali incontrano nella gestione della fiscalità. In Italia non possono funzionare le larghe intese, anche nella forma ridotta del momento: più le si portano avanti, maggiori danni e confusione porteranno al Paese”.


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