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Tasse/Ve l´avevamo detto

Pubblicato da: Categoria: POLITICA

14
MAR
2014
Michele Fedele, dirigente locale di Forza Italia con le deleghe relative ad Ambiente e Tributi, torna sul capitolo TARES ricordando che gli aumenti voluti dall’Amministrazione Ancona, erano stati previsti da Forza Italia già nel luglio del 2013 
 
Michele Fedele, lei è il dirigente locale di Forza Italia con le deleghe relative ad Ambiente e Tributi. Soprattutto per il lavoro svolto possiamo affermare che imposte e tributi sono un po’ il suo “pane quotidiano”. Mesi fa sulla vicenda TARES lei, così come l’onorevole Gianfranco Chiarelli, ha fatto delle previsioni che, sfortunatamente per i cittadini di Martina Franca, stanno per concretizzarsi.
«Purtroppo sì; infatti, con la pubblicazione delle tariffe TARES sul sito istituzionale del Comune, è arrivata la conferma di quanto il sottoscritto, Forza Italia e l’On. Gianfranco Chiarelli avevamo previsto sin dal mese di luglio 2013, in merito alla stangata TARES, che ha seguito l’aumento dell’IMU, dell’ICP e della TOSAP da parte dell’amministrazione Ancona».
 
Vogliamo fare qualche esempio?
«Sempre che gli errori grossolani sulle tariffe rimangano circoscritti alla presenza degli stabilimenti balneari a Martina Franca, e a due diverse tariffe per le mense, l’aumento TARES relativo alle abitazioni private (utenze domestiche) da 60 mq. con quattro occupanti dovrebbe essere del 151,54% (da € 117 a € 294,31) e del 231,50% (da € 117 a €. 387,85) nel caso in cui a parità di mq. gli occupanti siano sei; ovviamente, più è grande l’abitazione, maggiore è l’importo da pagare, e più alta è la percentuale di aumento della tassazione».
 
Questo per quanto riguarda le abitazioni. Per le attività commerciali invece?
«La musica non cambia. A titolo esemplificativo l’aumento TARES per le piccole attività commerciali (utenze non domestiche) dovrebbe essere del 202,63% per un piccolo negozio ortofrutticolo, che per gli ambulanti dei generi alimentari varia al 126,48%, al quale, però, si dovrà sommare il 25% di maggiorazione alla tariffa giornaliera per le occupazioni inferiori ai 183 giorni, seguono i ristoranti col 123,42%, ecc...
Contestualmente, però, la tariffa dei supermercati, (che vendono anche l’ortofrutta e i generi alimentari), è inferiore del 183,93% rispetto alla tariffa dei piccoli negozi di ortofrutta e del 112,11%, esclusa la maggiorazione giornaliera del 25%, per gli ambulanti di generi alimentari, mentre la tariffa dei cinematografici/teatri con annesso bar è inferiore del 686,81% rispetto alla tariffa dei piccoli bar ecc... più piccola è l’attività commerciale e più TARES si paga!».
 
Non va meglio circa la tassazione per l’occupazione delle aree pubbliche.
«In una città definita dalla stessa amministrazione Ancona a vocazione turistica, la tassazione per l’occupazione delle aree pubbliche è catastrofica. Per i bar con 30 mq. di tavolini, l’aumento annuale dovrebbe essere del 372% (da € 91 a € 429,6), mentre per i ristoranti, pizzerie, birrerie e pub, l’aumento annuale dovrebbe essere del 541,54% (da € 91 a € 583,8); come già significato, si dovrà sommare il 25% di maggiorazione alla tariffa giornaliera in caso di occupazione inferiore a 183 giorni.
Assodato che l’attuale servizio di igiene urbana non è adatto al TARES, per i cittadini sarebbe stata più equa la proroga TARSU e l’amministrazione Ancona avrebbe evitato di confermare il suo noto e triste primato per la maggiore tassazione dei martinesi e peggiore gestione dell‘ufficio tributi»..
 


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