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Quello che Lonoce non dice

Pubblicato da: Categoria: POLITICA

25
MAR
2014

Nella querelle che vede contrapposti l'onorevole Gianfranco Chiarelli e il vice sindaco di Taranto, Lucio Lonoce, interviene il consigliere regionale di Forza Italia, l'avvocato Arnaldo Sala, che puntualizza alcuni aspetti a Lonoce, suo vecchio compagno di maggoranza ai tempi dell'amministrazione Di Bello. 

"Nei giorni scorsi il neo Coordinamento provinciale di Forza Italia ha chiesto le dimissioni del Sindaco di Taranto Ippazio Stefano.

La cosa ha fatto inalberare il Vice Sindaco Lucio Lonoce secondo il quale la maggioranza al Comune di Taranto godrebbe invece di ottima salute, che l’opposizione è invece irresponsabile in quanto in Consiglio comunale fa veniremeno il numero legale e, infine, l’onorevole Chiarelli, piuttosto che occuparsi di cose tarantine, meglio farebbe a procurare a Roma opportunità di lavoro per
Taranto…
Pur non avendo l’Amico Gianfranco Chiarelli bisogno della mia difesa, come consigliere regionale e come cittadino di Taranto non posso esimermi dall’intervenire sulla querelle con Lucio Lonoce, al quale mi lega una sincera Amicizia nata nelle tante riunioni quando lui, consigliere comunale, appoggiava l’Amministrazione di Rossana Di Bello.
Che Taranto, dopo oltre otto anni di amministrazione Stefano, sia caduta in uno stato di degrado assoluto, tanto da giustificare la richiesta di dimissioni del Primo cittadino, non lo dice il centrodestra, ma lo riporta la Classifica sulla vivibilità nei capoluoghi italiani del Sole 24 Ore che ha relegato la nostra amata città all’ultimo posto...
Devo ricordare a Lucio Lonoce che nel “gioco democratico” compito di una opposizione è proprio evidenziare alla cittadinanza comportamenti e atti amministrativi negativi della maggioranza: se viene meno in Consiglio comunale il numero legale pur essendoci importanti questioni da discutere, il problema non dipende certamente dall’opposizione, ma da quei consiglieri comunali di maggioranza che irresponsabilmente si assentano in gran numero: se la prenda con loro il Vice Sindaco, e non certo con l’opposizione, avendone piena l’autorità…
Sempre per le suddette regole del “gioco democratico”, a Roma a livello governativo, come peraltro Bari a livello regionale, è sempre la “maggioranza governativa” che ha il potere decisionale, non i partiti che, come Forza Italia in questo momento, stanno all’opposizione.
Pertanto, chi oggi ha il potere a Roma per procurare opportunità lavorative per Taranto non sono gli esponenti di Forza Italia, ma gli esponenti del PD, a cui Lucio Lonoce potrà e dovrà chiedere legittimamente di adoperarsi in tal senso…
A proposito di opportunità lavorative per Taranto: vorrei ricordare che la Giunta Vendola ha definanziato il Distripark di Taranto al quale sono stati così sottratti i fondi che, va riconosciuto, per lustri e lustri gli uomini del Centrosinistra tarantino non sono stati capaci di spendere.
All’epoca il Comune, sempre politicamente prono rispetto ai voleri della Regione Puglia, non osò protestare per il definanziamento di una infrastruttura che avrebbe potuto creare a Taranto numerosi posti di lavoro…"



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